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Moralia Blog

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Il creato come parabola. Sulla legge naturale: una lettura sapienziale

Tra le grandi parole che attraversano la storia della riflessione etica vi è quella – sempre attuale e sempre controverso – di legge morale naturale. Un'etica teologica, però, non potrà affrontarlo adeguatamente senza passare attraverso il vaglio del testo biblico: si tratta di cogliere il possibile radicamento di questa tradizione nella Scrittura, ma anche l'eventuale forza critica che la Parola di Dio può manifestare verso una sua articolazione eventualmente inadeguata. Natura / creazione /sapienza Il termine di legge morale naturale come tale non è presente, nel testo biblico, ma si ritrova...

Quando le macchine decidono da sole: di chi è la responsabilità?

La notizia dell’uccisione di un volontario italiano prigioniero dei jihadisti da parte di un drone statunitense ha rimesso al centro dell'attenzione la questione dell'utilizzo di macchine controllate a distanza per uso militare, evidenziando le gravi problematiche etiche e politiche collegate. Droni e non solo. In ambito militare si utilizzano correntemente nelle diverse operazioni sui campi di battaglia droni, esploratori robotizzati e sistemi di fuoco robotici. I droni o Unmanned Aerial Vehicle (UAV) sono mezzi aerei che possono essere completamente automatizzati (cioè seguire un profilo di...

La strage dei migranti, le nostre virtù di cristiani e cittadini

Come fare per non naufragare nel gioco delle emozioni transitorie, dopo una strage come quella del 18 aprile? Propongo un itinerario etico attraverso alcune virtù.Fortezza e temperanza. Invito a fare lo sforzo di leggere ogni giorno su Internet i notiziari di qualità in varie lingue, pubblicati nei cinque continenti, che troppo spesso parlano delle sofferenze e del lutto dei rifugiati, dei migranti e delle loro famiglie. È un arduo esercizio ascetico guardare la realtà da altri continenti, leggerla in altre lingue, non cliccare sui video che vendono il sensazionalismo, ignorare i pettegolezzi presentati...

Verso Parigi: un brutto clima morale

Tra i temi toccati nel primo Dialogo pubblicato su Moralia, "Aspettando l'Enciclica", uno si segnala per la sua complessità e merita di essere ripreso: il mutamento climatico. Proprio questo 2015 è, in effetti, un anno assolutamente critico per il futuro del pianeta (e di noi tutti), ma il clima non è facile. A Parigi, nella Conferenza delle Parti che si terrà nel prossimo dicembre, la comunità internazionale è chiamata a definire misure condivise per mitigare il riscaldamento globale. È quasi un ultimo appello a superare finalmente le incertezze assumendo decisioni efficaci per il contrasto...

Chirurgia estetica: come un burqa di carne?

L’incisiva espressione è contenuta nella traccia di lavoro dell’assemblea plenaria del Pontificio consiglio della cultura (4-7 febbraio 2015) sul tema Le culture femminili: uguaglianza e differenza, ed è sta pronunciata dal card. G. Ravasi nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, suscitando vivaci reazioni mediatiche in difesa della legittimità del ricorso alla chirurgia estetica. Non era questo, però, il senso inteso, visto che il ricorso alla chirurgia per migliorare il proprio aspetto fisico può essere affrontato in termini bioetici con un prudente bilanciamento dei principi classici...

Troppa libertà fa male? Sulla cifratura dei dati, dopo Parigi

Dopo i fatti violenti accaduti a Parigi il premier britannico Cameron, all’apertura della campagna elettorale, e a pochi giorni di distanza il presidente americano Obama, durante il discorso sullo stato dell’Unione, hanno sostenuto di voler impedire in futuro la possibilità degli utenti Internet di potersi scambiare messaggi o file criptati, cioè di fatto illeggibili a chiunque comprese le agenzie governative di intelligence e le forza di polizia. Aprendo la sua campagna elettorale, il premier britannico ha affrontato la questione chiedendo: “Nel nostro paese vogliamo permettere un mezzo di comunicazione...

La sabbia e la marmellata: cosa vale una persona?

Davanti alle sfide educative che toccano la famiglia e la comunità il criterio etico di discernimento dev’essere, prima di tutto, la persona. Il cristiano è convinto che la persona, una singola persona umana, sia quanto di più nobile esiste nell’universo e non una «ignobile marmellata» – come si esprimeva Jean-Paul Sartre – o un volto di sabbia che sta per essere cancellato dall’onda, per dirla con le ultime parole di un libro di Michel Foucault. Al contrario, come si è recentemente espresso papa Francesco, la «persona è al centro dell’azione della Chiesa. […]. Allora la nostra prima preoccupazione...

Teoria del gender, oltre l'ideologia

Le ferme espressioni con cui nella sessione primaverile del Consiglio permanente della CEI il card. Bagnasco ha stigmatizzato la teoria del gender meritano qualche considerazione. La drastica denuncia dei rischi connessi a tale teoria è espressa nell’affermazione secondo cui essa “pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un ‘transumano’ in cui l’uomo appare come un nomade privo di mèta e a corto di identità”, e di conseguenza, grazie a essa, ha luogo il prodursi di una “identità senza essenza” o la creazione di “persone fluide che pretendono che ogni desiderio si trasformi in bisogno,...

Francesco, san Tommaso, il card. Martini: la misericordia esalta il giudizio

Tra i molti spunti introdotti nella bolla Misericordiae vultus di papa Francesco, merita un approfondimento il passo della Summa Theologiae di Tommaso d’Aquino: «È proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenza» (II-II, q. 30, a. 4), così commentato dal pontefice: queste parole «mostrano quanto la misericordia divina non sia affatto un segno di debolezza, ma piuttosto la qualità dell’onnipotenza di Dio». Attribuendo in modo pieno a Dio la possibilità di agire (onnipotenza) in accordo al suo essere, l’Aquinate afferma che la misericordia può essere ritenuta...

Bene comune: cose concrete, cose vitali, cose di tutti

Per la tradizione antica e medievale era la ricerca del bene comune di un popolo che giustificava la politica; in sant’Agostino, in assenza di giustizia nelle relazioni sociali e politiche, i regni e coloro che li guidano sono solo una banda di ladri (“magna latrocinia”, De civitate Dei 1.4, c.4). Il bene comune era concetto globale, riguardante il benessere materiale e spirituale di un popolo, anche se di fatto – in società non ancora democratiche – era il sovrano che decideva quale fosse e come raggiungerlo. Tale carattere indeterminato del bene comune col tempo è apparso inadeguato e gli sono state...