La quasi coincidenza delle elezioni americane con i 35 anni della caduta del Muro di Berlino ha un significato particolare.
Negli ultimi due anni la politica religiosa in Ucraina è cambiata in modo significativo. Inizialmente il presidente Volodymyr Zelensky non aveva mostrato alcun interesse per le questioni religiose.
Alla vigilia del concistoro del 7 dicembre, dove è stato creato cardinale da papa Francesco, abbiamo incontrato mons. Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio, amico e allievo del teologo recentemente scomparso Gustavo Gutiérrez e arcivescovo di Lima.
La vittoria di Donald Trump alle elezioni del 2024 è stata più netta del previsto (cf. Regno-att. 20,2024,593) ed è una sconfitta per i cattolici che avevano visto in Joe Biden la cura contro il populismo nativista.
Nel discorso pubblico di papa Francesco è ripetutamente emerso il richiamo all’importanza della storia.
Nell’antichità cristiana, con la denominazione «concilio» ci si riferisce a un’assemblea che riunisce vescovi per discutere di problemi organizzativi, dottrinali e disciplinari.
Il 3 dicembre scorso la Corte costituzionale con la sentenza n. 192/2024, relatore il giudice Giovanni Pitruzzella, ha esaminato alcuni ricorsi presentati dalle Regioni governate dal centrosinistra contro la legge sull’autonomia differenziata.
In Italia si lamenta la mancanza di manodopera mentre si lasciano vegetare nel sommerso giovani atti al lavoro e desiderosi d’inserirsi. L’ideologia prevale sugli interessi del paese e del sistema economico.
La sovrapposizione di diverse fedi ha portato nello sviluppo storico del Giappone a un arricchimento reciproco senza che venisse a perdersi l’identità di ciascuna.
Ho fatto un sogno. Dal balcone della basilica di San Pietro a Roma si affacciava il papa appena eletto. Spiegava alla folla il nome che aveva scelto.
La Schindler’s List è il titolo di un film di Spielberg (1993) universalmente noto. L’opera, oltre a far conoscere la vicenda al mondo intero, ha indotto vari studiosi a intraprendere approfondite ricerche storiche.
Da sempre la filosofia ha cercato d’afferrare la differenza umana, ciò che fa dell’uomo un uomo, distinguendolo dall’animale.
Il poeta è Remo Pagnanelli, scomparso volontariamente nel lontano 1987, che la casa editrice AnimaMundi ha voluto intelligentemente riproporre.
Nel 2022 lo psicanalista Massimo Recalcati pubblicò, sempre per Einaudi nella collana «Frontiere», La Legge della parola. Radici bibliche della psicoanalisi.
Sedicesimo della collana «Icone» ideata nel 2017 da Massimo Cacciari, anche quest’ultimo volume conferma l’originaria vocazione a un «pensare per immagini».
Stavo confezionando per Il Regno un pezzo sul tema «giustizia e uomo giusto» (uomo come genere maschile) con al centro tre film molto diversi tra loro per regia, genere, approccio estetico e, se vogliamo, anche pubblico di riferimento.
«Questa mattina, il dolore del 15 aprile 2019 è stato cancellato». Nelle parole di mons. Ulrich, arcivescovo di Parigi, è racchiuso tutto il valore simbolico dell’incendio che ha colpito cinque anni fa la cattedrale di Notre-Dame e della ricostruzione che è culminata, lo scorso 7 dicembre, nella riapertura della basilica al culto e ai turisti. Tale valore è ben presente anche nel discorso pronunciato dal presidente francese, Macron: «La nostra cattedrale ci ricorda che siamo eredi di un passato più grande di noi, che potrebbe scomparire ogni giorno, e che siamo protagonisti di un’epoca che abbiamo il dovere di tramandare». Ma il patrimonio religioso della Francia non si esaurisce nella cattedrale parigina. Esso, come ha detto mons. Eric de Moulins-Beaufort, rappresenta piuttosto «un paesaggio vivo, in movimento e variegato, che comprende sia luoghi e oggetti abbastanza ordinari sia luoghi e oggetti straordinari, luoghi e oggetti ben conosciuti, identificati, studiati e ammirati, e luoghi e oggetti vagamente identificati. Tutti raccontano una storia: non tanto la storia della Chiesa cattolica in Francia, quanto la storia della fede cristiana…».
Sono qui davanti a voi, prima dell’inizio della liturgia, per esprimere la gratitudine della nazione francese. Gratitudine per tutti coloro che hanno salvato, aiutato e ricostruito Notre-Dame di Parigi. Gratitudine per tutti coloro che sono presenti mentre ci prepariamo a restituirla ai cattolici, a Parigi, alla Francia e al mondo intero. Sì, questa sera le campane di Notre-Dame suonano di nuovo, e tra poco l’organo si risveglierà. Una musica di speranza, familiare ai parigini, alla Francia e al mondo intero.
Questa mattina, il dolore del 15 aprile 2019 è stato cancellato. In un certo senso, e anche se lo choc causato dall’incendio può essere stato duraturo, il dolore era già passato quando la preghiera si è alzata dalle banchine della Senna e da centinaia di milioni di cuori in tutto il mondo.
In occasione della riapertura della cattedrale di Notre-Dame papa Francesco ha inviato all’arcivescovo di Parigi, Laurent Ulrich, questo messaggio.