Ci troviamo immersi in un grande processo regressivo, nel quale i valori di giustizia, di libertà e di dignità umana, il riconoscimento del diritto sono messi in discussione con un approccio revisionistico che intende riscrivere la storia. Falsandola.
Il Libano è ormai diventato terra di contesa tra Israele ed Hezbollah e il timore che il conflitto israelo-palestinese sfoci in una guerra regionale è sempre più dolorosamente registrato dai fatti.
Le considerazioni che seguono sono strettamente legate al testo che è stato presentato nel numero 15,2024,491 de Il Regno-documenti e che è frutto del discernimento sapienziale realizzato nel contesto del percorso sinodale della diocesi di Prato.
La sinodalità, la via comune (syn-odos), è pensata per rinnovare, ravvivare e approfondire non solo la comunicazione all’interno della Chiesa, ma la capacità della Chiesa di comunicare con altri sistemi della società, con altre culture e religioni, con l’intera famiglia umana.
Un viaggio ai confini del mondo, visto che oltre c’è solo il Pacifico, e anche quattro viaggi in uno, data l’estrema diversità degli altrettanti paesi visitati.
Il modo usuale che impiega Origene per replicare a Celso è presentare un’affermazione tratta dal Discorso vero e mostrarne la falsità.
Lo scorso 6 ottobre papa Francesco ha annunciato la creazione di 21 nuovi cardinali nel concistoro che si terrà l’8 dicembre prossimo.
Ogni volta che s’annuncia un concistoro per la creazione di nuovi cardinali sorgono le medesime domande. Chi sono i neo-porporati?
Finalmente Medjugorje! Dopo molti anni, il Dicastero per la dottrina della fede si è pronunciato lo scorso 19 settembre.
La teologia deve anche affrontare onestamente – in modo confessionale, performativo, autentico – gli abissi, il represso e ciò che fa paura, fosse anche Dio. E la teologia non deve essere di casa da nessuna parte, cioè non deve sentirsi troppo a suo agio in nessun luogo. È pellegrina nel tempo.
La ricca prospettiva che si dischiude progressivamente, lungo le pagine di questo bel libro, merita qualche considerazione preliminare, da un punto di vista «prospettico», per onorare subito il linguaggio dello sguardo e delle immagini.
Questo libro, al pari di moltissimi altri, non avrebbe mai visto la luce se non ci fosse stato il concilio Vaticano II.
Il volume raccoglie le relazioni, poi rielaborate, tenute al seminario multidisciplinare che dà il titolo al libro e che si è tenuto nel settembre 2022 presso l’Università cattolica sede di Piacenza.
Il lavoro di Thomson non pretende d’abbozzare una storia della guerra cinematografica, né ha la velleità d’essere omnicomprensiva. Avanza, invece, a strappi, indugiando ora su un’opera ora su un’altra.
L’archivio dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Livorno è stato alcuni anni fa arricchito dal deposito, a opera della figlia Lidia, della corrispondenza di Rita Castelli (1913-2008).
Antologia sorprendente. C’è il piccolo Giuseppe, Roncalli scolaro, seminarista, con una fede salda, come si riscontra nei suoi momenti di meditazione, nel conversare col Signore, con la Vergine, coi santi patroni.
Lontano dalle «fantasticherie» su quale volto si desidera per la Chiesa o dalle «utopie» su come essa dovrebbe essere nel futuro, il saggio del noto teologo tedesco si concentra sul presente della Chiesa, tenendo tuttavia in considerazione i vari desiderata di chi si sente a vario titolo parte della medesima.
La lettura delle oltre 1.500 pagine della raccolta, o anche solo un’indagine a campione, consente d’avvalorare la brillante intuizione secondo cui «la religione è un caso esemplare di narrazione con un momento di verità interno.
Il volume nasce dalla stretta e duratura collaborazione tra l’Ufficio delle comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana e il Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’innovazione e alla tecnologia dell’Università cattolica del Sacro Cuore.
A partire dal nuovo orizzonte sociale e politico, le giornate camaldolesi si sono interrogate su che cos’è oggi e come può essere riarticolata la presenza dei cattolici nel nostro paese dopo la fine del cattolicesimo politico.
L’Istituto dell’enciclopedia italiana – Treccani venne fondato nel 1925 su suggerimento di Giovanni Gentile, per dotare la popolazione della Penisola, come già avveniva in altri paesi, di uno strumento che permettesse d’accedere facilmente all’intero scibile fino a quel momento prodotto.
Smith racconta questa avventura, che riguarda non solo Buzzfeed ma un’intera generazione di siti quasi tutti scomparsi o in declino che hanno però gettato le basi dell’Internet moderno prima dell’egemonia dei social network.
Nato nel 1900 e scomparso nel 1998, Green ha attraversato il Novecento divenendo uno tra i massimi protagonisti cristiani che hanno inciso profondamente su questo secolo.
Alla prima prova, quella della raccolta delle firme, la proposta di referendum parzialmente abrogativo della legge sulla cittadinanza dell’ormai lontano 1992 ha ottenuto un successo immediato e consistente, persino entusiastico.
Secondo i dati forniti dal Ministero della giustizia aggiornati al 2020, i detenuti che dichiarano di professare una fede religiosa nei circa 190 istituti penitenziari della Penisola sono 50.000. Per legge essi hanno diritto a un’assistenza religiosa; e infatti, in Italia sono 1.505 i ministri di culto autorizzati ad accedere agli istituti penitenziari.
Se c’è un’esperienza che è riuscita a smarcarsi dalle sue origini e implicanze ineludibili dell’epoca fascista in cui nacque, questa è davvero la Mostra del cinema di Venezia – quest’anno giunta alla sua 81a edizione.
Quest’anno ricorre il 60° anniversario della presenza della Santa Sede presso le Nazioni Unite (ONU), in qualità d’osservatore.
Sono 300.000 dollari al mese: è questa la cifra da capogiro che i guerriglieri del gruppo M23 otterrebbero dalle miniere di coltan sfruttate illegalmente nei territori occupati nell’est della Repubblica democratica del Congo (RDC).
Come riconoscere e portare alla luce le domande esistenziali fondamentali che paiono scomparse dalle nostre società europee? Quali cambiamenti di posture devono attuare i credenti per far nascere e maturare la fede? Quali percorsi e mezzi potrebbero aiutarci a introdurre tali posture nell’esperienza ecclesiale? Sono le tre domande che Christoph Theobald ha scelto come guida dell’intervento che ha tenuto lo scorso 17 settembre ai presbiteri di Bologna, convocati dall’arcivescovo Matteo Zuppi nell’Aula magna del Seminario per l’annuale «tre giorni del clero». L’autore descrive le linee di una possibile «trasformazione missionaria della Chiesa»
(cf. Evangelii gaudium, c. I). Partendo dal presupposto teologico della circolazione fra i tre poli della Tradizione biblica e cristiana – «il Vangelo del regno di Dio per tutti; la sua “presenza” nelle nostre società e in tutta la creazione grazie a una Chiesa di Cristo Gesù, decentrata rispetto a se stessa e sempre superata da ciò che percepisce nella fede; la storia delle nostre società sul nostro pianeta» –, riprende con esemplare lucidità alcuni elementi caratteristici della sua teologia: il tema dell’«esculturazione» del cristianesimo e quello della «fede elementare» dei nostri contemporanei; le posture dell’«ospitalità» e del «rabdomante» (che ha il dono di saper rilevare chi è alla ricerca di senso); la proposta, con un riferimento al Sinodo sulla sinodalità, di cinque tappe di un possibile percorso di rinnovamento ecclesiale.
La cosa che colpiva di più, immediatamente, chiunque lo incontrasse e avesse la possibilità d’ascoltarlo era il suo linguaggio.