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Parole delle religioni

Parole delle religioni

Il giubileo. Tra tempo e spazio

Piero Stefani
Letto in chiave storica, il giubileo biblico è un’istituzione che, con ogni probabilità, non ebbe mai luogo; in ogni caso è certo che da lunghissimo tempo mancano le condizioni perché lo si effettui. Ci troviamo di fronte a una dimensione più ideale che reale. Il riferimento base è rappresentato da un testo e non da un fatto. Si tratta del 25o capitolo...

Il cuore di Dio

Dalla tradizione biblica a Dilexit nos

Piero Stefani
Fin dagli albori della filosofia sui modi di concepire Dio, o gli dèi, grava l’accusa di antropomorfismo. Già Senofane affermava che i mortali immaginano che le divinità abbiano vesti e fattezze simili alle loro, cosicché se buoi, cavalli e leoni avessero mani farebbero i corpi degli dèi simili ai propri; allo stesso modo gli etiopi li rappresentano neri e i...

Profetesse di guerra

Come intendere la violenza divina?

Piero Stefani
Nella Bibbia ebraica il termine nevi’ah «profetessa» torna solo 6 volte (cf. Es 15,20; Gdc 4,4; 2Re 22,14; Is 8,3; Ne 6,14; 2Cr 34,22). Ci sono riportate le parole soltanto di Miriam, sorella di Mosè e Aronne, di Debora e di Culda. Tutte e tre hanno a che fare con la guerra. Quando i figli d’Israele partiti dall’Egitto si videro inseguiti dall’esercito del...

Arnold Schönberg e il suo dramma sionistico

Piero Stefani
Il grande compositore ebreo Arnold Schönberg (1874-1951) si rifugiò negli Stati Uniti nel 1934. L’inventore della dodecafonia risiedette a Los Angeles. Pochi isolati lo separavano da altri illustri scrittori, intellettuali e musicisti tedeschi: Thomas Mann, Franz Werfel, Theodor W. Adorno, Bruno Walter. Nel secondo dopoguerra scrisse e musicò la composizione considerata in...

Bisogni e giustizia

Aiutare gli altri 
è un valore esistenziale

Piero Stefani
Per continuare a sussistere occorre mangiare. La necessità di farlo è prova evidente della non autosufficienza dei viventi. Non è la sola. Per gli animali non acquatici, lo è anche la respirazione e quindi l’aria. In condizioni normali, non ci si deve impegnare a procacciarsi l’aria (essa perciò, come precisò David Hume, non è dotata di valore...

Il lascito d’Israele

I sogni non passano in eredità

Piero Stefani
Autori ed editori sanno che non è facile trovare dei bei titoli. In realtà, quando la prova del tempo rende «classici» determinati libri, il problema si dissolve. I promessi sposi non è di per sé un titolo migliore dei precedenti Gli sposi promessi o Fermo e Lucia; tuttavia il rilievo, ormai, conta poco. Il romanzo di Manzoni si è sbarazzato di questioni...

Dignità e risarcimenti

L’evoluzione di un concetto

Piero Stefani
Presentando l’8 aprile scorso la dichiarazione del Dicastero per la dottrina della fede Dignitas infinita circa la dignità umana, il prefetto card. Víctor Manuel Fernández ha richiamato alcuni passi biblici non contenuti nel testo. Nel suo procedere si dà opportunamente per scontato il brano fondativo (citato, com’è ovvio, nel documento) in cui l’essere...

La lavanda dei piedi

Un gesto di fratellanza anche per i preti?

Piero Stefani

In Giovanni, a differenza dei Sinottici, la parola «piedi» torna solo nella parte finale del Vangelo. Essa raggiungerà la massima intensità in relazione alla «lavanda» (cf. Gv 13,5.6.8.9.10.12.14); tuttavia, il gesto trova una sua consistente anticipazione in riferimento a Maria, sorella di Marta e Lazzaro.

Uno solo è il giudice

L’ingiustizia non ha mani

Piero Stefani
L’ingiustizia non ha mani. Una mano lava l’altra ma nessuna ingiustizia ne deterge un’altra. La massima, per certi versi, è condivisa da tutti. Anche chi compie una vendetta, persino nel caso in cui le sue mani fossero lorde di sangue, agisce, soggettivamente, nella convinzione di compiere un atto giusto, o persino di star eseguendo un dovere rispetto alla comunità familiare,...

Io credo

Ambivalenze della fede messianica

Piero Stefani
Nel secondo capitolo del libro del profeta Abacuc vi è un versetto destinato a riprese imprevedibili per il suo autore. Attraverso la lettura compiuta, dapprima da Paolo poi da Lutero, l’affermazione stando alla quale il giusto vive di fede è diventata uno dei grimaldelli in grado di scardinare interi assetti teologici ed ecclesiali (cf. Ab 2,4; Rm 1,17). Tuttavia non sono prive...