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Moralia Blog

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Contro la violenza sulle donne. Una bella novità ecumenica

La notizia non ha mandato in fibrillazione né giornali e televisioni né social network. Tuttavia lo scorso 9 marzo è stata scritta una pagina tra le più felici nella storia recente delle Chiese cristiane in Italia. Presso il Senato della Repubblica, infatti, i rappresentanti ufficiali della Chiesa cattolica e anglicana, della Federazione delle Chiese evangeliche e di diverse Chiese ortodosse presenti e operanti nel nostro paese hanno firmato un appello ecumenico contro la violenza sulle donne. Il fatto, come si diceva, è di grande importanza. Non solo per la questione che solleva, ovverossia...

Sperimentazione dei farmaci: globalizzare la ricerca, ma condividere anche i benefici

La Dichiarazione di Helsinki, documento che ispira la pratica di tutti i comitati etici internazionali, prevede che un gruppo “vulnerabile” incluso in una ricerca medica debba beneficiare degli eventuali risultati positivi conseguiti. “Vulnerabili” sono da ritenere, secondo l’autorevole Belmont Report, anche le popolazioni in situazione di povertà, con limitato accesso a cure sanitarie. Per le linee guida del Council for International Organizations of Medical Sciences (CIOMS), se vi sono ragioni a priori per credere che un prodotto di ricerca non si renderà disponibile in una popolazione, non è...

Expo 2015: domande da cristiani

Che c’entra la Chiesa con l’Esposizione universale che ha aperto quindici giorni fa a Milano? A un primo livello possiamo rilevare che la Santa Sede sarà presente con un suo padiglione, collocato su un’area di 747 metri quadrati, sotto la “regia” del card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura. A un livello ulteriore notiamo che il tema dell’Expo, Nutrire il pianeta, energia per la vita, è strettamente connesso con la fede cristiana. Mangiare per condurre un’esistenza piena: è una constatazione di biologia e fisiologia. Ma anche un ottimo trampolino di lancio per...

Scenari per un'etica globale

La riflessione morale può avere vari approcci. Occorre pertanto una visione globale per una giusta interpretazione. Il capitalismo ha assunto una posizione dominante nelle relazioni mondiali e i fenomeni di ribellione sono quasi un riconoscimento che esso non deve affrontare alcun serio problema politico interno. La condizione umana è influenzata in maniera decisiva dall’economia. Il benessere non è determinato solo dal reddito, occorre un’eguaglianza sulla salute e sull’istruzione. L’eccesso di globalizzazione è subìto dalla maggioranza delle persone ed è capace di modificare il loro modo di...

Eco-profughi: tragedia del bene comune

Quando G. Hardin in The Tragedy of the Commons (pubblicato su Science nel 1968) suggeriva l’immagine della scialuppa, con a bordo le nazioni ricche e intorno i naufraghi disperati in balia delle onde che cercano di salirvi, non immaginava quanto la realtà avrebbe drammaticamente superato la metafora. Nel solo 2014 in 219.000 hanno attraversato il Mediterraneo, provenendo in buona parte da aree segnate da conflitti, tanto che più del 50% degli arrivi si è tradotto in richieste di asilo (dati UNHCR). Pertanto l’aiuto alle popolazioni nei paesi di origine, invocato da tempo ma quasi mai sostanziato...

In principio è l'ascolto. L'incontro di culture, oltre la tolleranza

In un mondo in cui il rassicurante concetto di “nazione” appare sempre più in difficoltà dinanzi all’imponente dilatarsi della globalizzazione e al correlativo aumento del fenomeno migratorio, i contatti con gli stranieri producono in molti cittadini un preoccupato senso di smarrimento, originato dal timore che i costumi culturali e religiosi più tradizionali saranno inevitabilmente compromessi dalla forzata coabitazione con chi porta con sé un’eredità fatta di tradizioni culturali diverse. Disporsi all’ascolto Ora, nel porre l’importante questione della pratica interculturale sembra a molti...

Angelina Jolie: il buon esempio (bioetico) di un’icona sexy

Il fatto è noto: nel marzo scorso la trentanovenne attrice statunitense si è sottoposta all’asportazione chirurgica di tube e ovaie, dopo che nel 2013 aveva scelto di far rimuovere entrambi i seni. Il motivo è un’alta predisposizione a sviluppare tumori al seno e alle ovaie, in base alla propria storia familiare (la madre, la nonna e la zia sono morte di cancro) e a una mutazione genetica che amplifica il rischio di ammalarsi. Anche se la scelta di una strategia preventiva così radicale suscita dubbi e perplessità, in linea generale la bioetica cattolica considera lecito un simile intervento....

La tecnologia e le guerre "multistabili"

Il dibattito generato dal post sulle macchine autonome (leggi) e sul loro uso mi spinge a focalizzare nuovamente la questione della tecnologia bellica. È interessante notare come si tenda a unire in un'unica argomentazione morale le questioni sullo status morale delle macchine autonome e l’utilizzo di tecnologie di telepresenza negli scenari di conflitto: questa fusione argomentativa mostra il grande impatto che hanno questi temi nell’opinione pubblica. Il discorso è complesso e per certi versi interconnesso, tuttavia mi preme fare alcune distinzioni per ricordare come una corretta analisi morale...

La responsabilità morale di un drone

Il post di Paolo Benanti del 29 aprile 2015 ha posto interessanti domande relative all’uso, in ambito bellico, di tecnologie controllate da sistemi di intelligenza artificiale (leggi). La questione sull’impiego bellico dei droni è stata affrontata quasi un anno fa nell’intervento dell’osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, mons. Silvano Tomasi, il quale affermava: «È importante riconoscere che un coinvolgimento umano significativo è assolutamente essenziale nelle decisioni che riguardano la vita e la morte di esseri umani, che i sistemi di armi autonome non possono mai...

Mediolanum delenda: black bloc ed Expo

Oggi era il mio turno di pubblicazione del post. Avevo scritto su Expo, sui valori a cui ci richiama e alla loro elaborazione. Ma i violenti fatti svoltisi a Milano si sono imposti. Non è facile, tuttavia, ragionare lucidamente ed eticamente, in questi ultimi giorni. Almeno per me. Sono nata a Milano, vivo a Milano. Insegno a Milano (proprio nella zona colpita ieri, in cui abita, tra l’altro, la maggior parte dei miei ragazzi). La mia città, ora, sta contando i danni materiali, sta curando le ferite di ieri, sta elaborando le sue intense emozioni. Per noi milanesi, Expo non ha avuto inizio oggi....