17 giugno
2015: un ragazzo
di 21 anni uccide nove afroamericani in una chiesa metodista
di Charleston, nel South Carolina. Dylann Roof è
la spietata vittima di una ferita da sempre aperta nella coscienza e nella
cultura degli americani: il razzismo.
Ridurre tale attentato al disagio
di un ragazzo che nel tempo libero preferiva organizzare una strage che giocare a basket
o ascoltare musica rap
sarebbe una pericolosa mistificazione. L'orribile crimine
si radica in un ambiente in cui ancora vive lo stesso razzismo vero e brutale degli anni Venti – quello
delle croci infuocate e dei cappucci bianchi...