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Moralia Blog

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Il senso del dissenso: l’obiezione di coscienza è di moda?

L’obiezione di coscienza rappresenta una forma di dissenso che si esprime in un rifiuto motivato di prestare ossequio esterno a una legge, con possibili conseguenze penali quando tale obiezione non trova riconoscimento legale. Fino a qui tutto è pacifico, anzi è in linea con una certa tendenza “anti”, che è di gran moda! Le cose si complicano quando – a pensarci bene – l’obiezione di coscienza può essere colta nella sua configurazione di dissenso solo se tale configurazione non la esaurisce, bensì mostra il senso di tale dissenso...

Al voto nel paese senza figli

Riprendiamo la serie delle riflessioni di Moralia in vista delle elezioni analizzando con il demografo Alessandro Rosina, come suggerito anche da Luigino Bruni nel post Un economista va a votare, la sfida etica e politica del voto del 4 marzo in un paese in profonda crisi demografica.

 

«Non ho tempo!». Dalla disperazione alla speranza

Il leitmotiv che spesso sintetizza le nostre giornate, e giorno dopo giorno rischia di riempiere la nostra vita, si esprime in tre semplici parole: non ho tempo! Il tempo ci manca e la fretta tende a essere la cifra delle nostre azioni e delle nostre relazioni. Non avere tempo e ricercare il tempo, soprattutto quello definito dall’aggettivo libero, è la caratteristica della società postmoderna in Occidente. Ma che cos’è il tempo? Certamente non è un oggetto, ma neppure un semplice pensiero; piuttosto, semplicemente, è qualcosa che non è mai...

Un economista va a votare

Nel percorso del blog Moralia verso le elezioni del 4 marzo, dopo le riflessioni sull’etica nella Rete, sul problema democratico legato all’astensionismo  e sulla questione ambientale, è la volta della prospettiva di un economista.

Possiamo dire «mai più» alla scienza?

In queste ore la stampa nazionale e internazionale sta vibrando per le notizie che riguardano gli esperimenti finanziati da case automobilistiche su primati ed esseri umani. La cosa inquieta molti. Cerchiamo di chiederci perché. Le scimmie e i volontari Come abbiamo appreso, i colossi tedeschi BMW, Daimler e il gruppo Volkswagen, secondo un’inchiesta pubblicata dal New York Times e resa nota dal quotidiano tedesco Bild, nel maggio 2015, finanziarono il laboratorio del Policlinico universitario RWTH di Aquisgrana, in New Mexico, per fare esperimenti sui primati.  Dieci esemplari...

Dopo i «Dialoghi» sui rifugiati: una rilettura guidata dall’empatia

All’inizio di gennaio 2018, Moralia ha pubblicato un dossier nella serie «Dialoghi» sul tema dei migranti e dei rifugiati, nel quale abbiamo chiesto a vari esperti del mondo della teologia e delle scienze sociali di commentare il Messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2018. Nei ricchi e bei contributi di Gioacchino Campese, Alessandra Ciurlo, Alessandro Cortesi, Pier Davide Guenzi, Mariacristina Molfetta e Placido Sgroi c’è molto da riflettere e da meditare, specialmente quando ascoltiamo i discorsi che si fanno durante l’attuale...

Ecologia integrale fa rima con «elettorale»?

Riprendiamo le nostre riflessioni di etica pre-elettorale con un nuovo sasso nello «stagno» – pieno di promesse – dei programmi elettorali: la questione ambientale, che pare essere completamente uscita di scena. Che cosa chiedere ai nostri aspiranti governanti su questo tema? Ci guida nella riflessione Bruno Bignami.

Il cervello: buono o cattivo?

Con questo post e il successivo, che hanno a tema il cervello riprendiamo la serie che propone uno scambio a due voci e due generi sui temi di bioetica più attuali, per alimentare un confronto e un dialogo aperti sul web. Per i precedenti interventi vedi Francesca Marin e Simone Morandini sulla bioetica globale.

 

Il cervello e la sua etica: la neuroetica

Con questo post e il precedente, che hanno a tema il cervello riprendiamo la serie che propone uno scambio a due voci e due generi sui temi di bioetica più attuali, per alimentare un confronto e un dialogo aperti sul web. Per i precedenti interventi vedi Francesca Marin e Simone Morandini sulla bioetica globale.

Elezioni e astensionismo: il termometro della democrazia

Lo scenario (assai realistico) per cui il partito “vincente” nelle elezioni di marzo sarà l’astensionismo induce a porre in primo piano la questione della democrazia. Non ne è certamente in discussione la sostanza valoriale, quanto piuttosto i limiti e le fragilità emergenti (e non solo nel nostro paese) in stretta connessione con il rapido mutamento sociale. Anche in Italia si assiste alla tendenza evolutiva propria delle democrazie consolidate, che non si limita solo a un deficit di partecipazione dei cittadini chiamati a eleggere i propri governanti. L’astensione...