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Moralia Tag: tecnologia

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Robot, al lavoro!

In questo autunno caldo per il lavoro, nasce la prima agenzia al mondo per l’impiego di robot che le aziende possono affittare su base flessibile, pay-per-use. Come evidenziato nel sito, i robot non necessitano di assenze per malattia o previdenza sociale e possono anche lavorare 3 turni al giorno. L’agenzia si chiama MusashiAI e fa riferimento alla Honda Motors. Il costo del noleggio della tecnologia varia in base alle esigenze specifiche di un’azienda, ma generalmente si colloca tra i 1.500 e i 3.000 dollari al mese. Al momento MusashiAI non ha una particolare varietà...

Trasformazione digitale: potrà salvarci?

La narrazione corrente delle trasformazioni digitali ha sempre un vago sapore soteriologico. La tecnologia è ancora di salvezza: nel tramonto delle religioni tradizionali scienza e tecnica sono le nuove divinità. Il ritorno dello spirituale ha in parte mitigato questo mito postmoderno, per sostituirlo in realtà con uno non meno inquietante, quello post-umano che vede la salvezza dell’umanità nell’ibridazione uomo-macchina. La pandemia ha da un lato rafforzato questa idea, ma paradossalmente l’ha forse fatta tramontare per sempre. Non solo la tecnologia...

Essere condannati a morte via Zoom

Punithan Genasan ha 37 anni ed è stato condannato – pur dichiaratosi innocente – per aver coordinato due corrieri nella vendita di 28 grammi di eroina. Il suo guaio è di averlo fatto a Singapore, dove vige la pena di morte per qualunque reato connesso alla droga. La posizione della Chiesa su tale pena è nota, il fatto che ne trattiamo in questo blog è legato alle modalità con cui la sentenza è stata delibata: via Zoom, la piattaforma di videoconferenza salita alla ribalta durante la pandemia. La città stato del Sudest asiatico è...

Possiamo tollerare i monopoli digitali?

Il 1° aprile del 1976 a Cupertino, in California, venne fondata la Apple. La mission aziendale originale dettata da Steve Jobs recitava: «Apple si dedica alla crescita dell’uomo, rendendo la tecnologia informatica accessibile a tutti per cambiare il modo in cui pensiamo, lavoriamo, impariamo e comunichiamo». Sulla medesima linea si collocano tutte le big tech, le cinque grandi compagnie globali che hanno in mano ciò che è digitale. L’esistenza di tali piattaforme e grandi imprese è una questione ampia che tocca interessi enormi a partire da aspetti...

Il corpo di Cristo che ci è rimasto: i poveri

Dopo l’epidemia di COVID-19 che cosa sarà di noi? Della fede e della speranza? Si comincia a cercare risposte, papa Francesco se lo chiede ogni giorno e chiede ai suoi collaboratori di aiutarlo a capire. La notte dell’emergenza Alcuni punti fermi: stiamo ancora vivendo il tempo dell’emergenza, trovare in questo tempo le costanti che ci permettono di vedere il futuro è un azzardo, perché l’emergenza non può diventare la norma, diversamente facciamo solo una profezia auto-avverante, e non è una buona idea. Durante la notte è quasi...

La scuola nella distanza: «Chissà come si divertivano…»

Nel 1951, Isaac Asimov scrisse un racconto (The fun they had, tr. it. Chissà come si divertivano, 1954), ambientato nel 2157. I due protagonisti, Tommy e Margie, abituati a una didattica totalmente elettronica / ultra-tecnologica, scoprono in soffitta un «vero» libro, in cui si descrive l’apprendimento di quando gli insegnanti erano in carne e ossa, si faceva lezione con compagni di classe, le lezioni si svolgevano in un edificio speciale chiamato «scuola»… Il racconto, dopo una serie di paragoni e riflessioni, termina con un laconico e quanto mai allusivo:...

Prudenza tecnologica al tempo del coronavirus

Così scriveva Pio XII nel 1957 nell’enciclica Miranda prorsus su cinema, radio e televisione: Il sacerdote in cura d’anime può e deve sapere quel che affermano la scienza, l’arte e la tecnica moderna, in quanto riguardano il fine e la vita religiosa e morale dell’uomo. Deve sapere servirsene quando, a prudente giudizio dell’autorità ecclesiastica, lo richiederà la natura del suo sacro ministero e la necessità di giungere a un più gran numero di anime. Deve, infine, se ne usa per sé, dare a tutti i fedeli l’esempio...

Uomini e robot: noi non siamo stati programmati

Il titolo presuppone che si sappia cosa sia un robot, e più in generale l’intelligenza artificiale che lo guida. Soprattutto si tratterebbe di sapere se per il suo sviluppo sia meglio renderlo il più possibile simile all’uomo, o procedere viceversa per strade diverse da quelle seguite dall’evoluzione per arrivare a noi. L’interrogativo di fondo allora è: il robot sarà come noi o evolverà proprio differenziandosi da noi? Allo stesso tempo ci si può porre la domanda: noi siamo dei robot o saremo dei robot? Sebbene i due interrogativi...

La Quaresima e i suoi inattesi alleati digitali

Quaresima: il tempo liturgico ci invita a ritornare ad alcuni principi salutari della buona tradizione cattolica, che in tempi di cultura digitale trovano alleati inattesi. Andiamo con ordine: il Catechismo degli adulti afferma: «La disciplina dei sentimenti si integra con la disciplina del corpo. In concreto, quest’ultima comprende i seguenti elementi: sobrietà nel cibo, nell’abbigliamento, nelle comodità, nei consumi superficiali e banali; controllo degli sguardi e delle conversazioni; rinuncia agli interessi inutili e pericolosi; dominio dell’istinto...

Internet ci rende stupidi?

È il titolo intrigante di un libro di N. Carr sugli influssi delle nuove tecnologie sulle nostre capacità cognitive. L’autore, dopo un’ampia ed equilibrata analisi, giunge alla prudente conclusione che la tecnologia non ci rende meno intelligenti, ma sicuramente modifica le abitudini intellettive e influisce sul nostro modo di percepire la realtà, di ragionare e di orientarci nel mondo. L’intelligenza si modifica Questo era già avvenuto con il passaggio dalla lingua orale a quella scritta, con l’introduzione della stampa a caratteri mobili e...