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Moralia Tag: filosofia

Moralia Tag: filosofia

Imitare o ammirare? La prima e l’ultima domanda dell’etica

Che differenza c’è quindi fra un «ammiratore» e un «imitatore»? Un imitatore è oppure aspira a essere ciò che egli ammira; un ammiratore invece rimane personalmente fuori: in modo conscio o inconscio egli non riesce a vedere che quell’oggetto contiene nei suoi riguardi l’esigenza di essere o almeno di aspirare a essere ciò che egli ammira.[1] Quasi alla fine di un esercizio, che il filosofo esistenzialista danese S. Kierkegaard ci guida a eseguire – quello di farci contemporanei del galileo Gesù –, ecco stagliarsi...

La morale tra la libertà dalla ragione e la ragione della libertà

Una cosa è la teoria, l’altra è la pratica… così si dice «Una cosa è conoscere la virtù, un’altra conformare ad essa il volere». Questa massima di Hume rintracciabile nel suo Trattato sulla natura umana offre in maniera imperitura la più lucida obiezione contro qualsiasi tentativo di ipotizzare sulla morale una ‘teoria’. Sembra che ci voglia dire che la pratica muove sempre guerra alla teoria, e per quanto la teoria sia perfetta e conchiusa, la pratica non si dà per vita fintanto che non la rende superflua....

Teologia morale: a scuola da Kant

«È noto come in Kant si trovi, forse in maniera non del tutto coerente con la sua teoria generale sulla formazione delle norme, la medesima fondazione tanto della condotta cui si è moralmente tenuti nei rapporti con gli altri quanto per la condotta cui si è moralmente tenuti nei confronti di sé stessi». Avere a cuore la teologia morale Mi permetto di spigolare questo passaggio da un testo di B. Schüller[1] per evidenziare che chi ha a che fare con l’etica e la vuole imbrigliare in un sistema, quasi sicuramente non riuscirà nella sua impresa,...

Ripartiamo dall’etica antica. Riscoprendo la volontà

Quid tibi opus est ut sis bonus? Velle! «Di che cosa hai bisogno per diventare virtuoso? Della volontà!». Tra le frasi più lapidarie del filosofo Lucio Annea Seneca, questa è quella che ci può introdurre meglio a una riflessione, che non è di nicchia come potrebbe apparire. Il nostro intento non è infatti dare un assaggio di natura storica, bensì lanciare un appello a fare della gloriosa storia delle traversie del pensiero occidentale un’occasione imperdibile per riflettere su alcuni dei tratti irrinunciabili dell’«esperienza...

Esistono azioni intrinsecamente illecite?

Si può essere consequenzialisti senza essere relativisti? La domanda suona retorica se abbiamo già deciso in partenza che i termini che la compongono sono pressappoco sinonimi. Se per «consequenzialista» intendiamo colui che in base al fine prefissato pensa bene di usare qualsiasi mezzo adatto a raggiungerlo, il passo è breve per concludere che se si è consequenzialisti non si può che essere relativisti. Alla ricerca del vero quesito Ma proviamo per un attimo a chiarire lo sfondo per cui consequenzialismo e relativismo coinciderebbero. Esso può...

«Giustificare il dolore del prossimo è l’origine di ogni immoralità»

Nel 1982 il filosofo ebreo francese di origine lituane Emmanuel Lévinas pubblicò un breve ma significativo saggio intitolato La sofferenza inutile. In questo testo, che Lévinas stesso ha definito uno dei suoi saggi più insistenti, egli offre niente di meno che una fenomenologia del male. Le sue riflessioni sul male sono impregnate fortemente dalla disperazione di non trovare nessuna giustificazione e nessun senso per le sofferenze che le vittime hanno dovuto subire ad Auschwitz, luogo divenuto sinonimo della massima crudeltà umana. Non c’è né...

Perché vivere moralmente? Conversando con Anselmo e Abelardo

«Non può sorgere nessuna discussione sulla proposizione “L’etica è l’etica”: qualsiasi argomentazione che consideri l’etica come qualcosa di diverso da quello che è, deve esser falsa». Questa lapidaria convinzione del filosofo Stephen E. Toulmin sembra quasi sconfessare la stessa azione di scrivere questa breve riflessione sull’interrogativo tremendo e affascinante: Perché dovremmo vivere moralmente? Se la massima ha una dose di verità, dovremmo rispondere: se l’etica si spiega con l’etica, smettiamo...

Teologia e filosofia morale

Il rapporto tra teologia e filosofia morale è la versione epistemologica del rapporto tra fede cristiana e ragione umana, ed entrambi riguardano l’agire personale. Questo rapporto, possibile e auspicabile, definisce quello disciplinare nei suoi fondamentali e permette la trans-formazione teologica della filosofia, anche cristiana, la quale permanendo nell’identità propria è oltremodo sfidata dall’indagine scientifica del mistero del Signore Gesù, considerato non solo materialmente, ma formalmente. L’accoglienza del mistero cristiano ha un ineludibile...

Se l’obbedienza alla legge non è più una virtù

Le decisioni di alcuni sindaci, in particolare del sindaco di Palermo e di quello di Napoli, di non applicare il nuovo Decreto sicurezza per motivi di «coscienza» impongono una riflessione etica sul significato della disobbedienza civile. In gioco vi sono i valori della certezza del diritto, da un lato, e della giustizia, dall’altro. Interessi, entrambi, che un sistema democratico non può non avere a fondamento. Ma in ogni ordinamento giuridico e politico vi è un’ineliminabile tensione tra il foro interno (la coscienza) e il foro esterno (il comportamento...

La moralità. Imparare a sostare davanti al bivio

«Potessero le parole essere chiaramente interpretate, si arriverebbe presto alla soluzione […] Necessario non è disputare e nemmeno dimostrare, ma soltanto definire». Quanto sono illuminanti queste parole del card. Newman! Soprattutto se ciò di cui si vuol parlare è quel «mare magnum semantico» che si intende denotare con parole come morale e moralità, etica ed eticità. Ogni tema, ogni questione che sembri meritare queste paroline presuppone un problema incipiente: la capacità camaleontica dell’oggetto morale e/o etico...