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Moralia Blog

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Perché la fede esige trasparenza

Trasparenza. Un termine forse abusato di questi tempi che, in realtà, accompagna la storia dell’uomo. Poter vedere attraverso le cose, esigenza di oggettività: così possiamo definire la trasparenza. Si desidera che non sia solo una parola che si applica alle attività di natura sociale e pubblica: essa implica onestà nel conoscere, apertura all’altro e alla realtà, comunicazione e responsabilità. Le procedure di trasparenza possono includere ambiti eterogenei: riunioni pubbliche, dichiarazioni di trasparenza finanziaria, normativa sulla...

Clero e abusi: colpe e rimedi della teologia morale

Non poche settimane fa, mentre, durante una lezione del corso di morale sessuale, affrontavo le problematiche relative all’educazione sessuale nei percorsi prematrimoniali, ravvisandone non poche lacune, un alunno è intervenuto dicendomi: «Prof! Noi in questi anni di seminario abbiamo affrontato solo il tema del celibato, ma mai un percorso serio sui temi sessuali». Una simile affermazione, sicuramente frutto anche della smemoratezza dell’alunno, stride fortemente con l’appello alla responsabilità formativa derivante dal dilagare dei casi di abusi sessuali...

Leggere i segni dei tempi… digitali

«Pietro alla Giornata mondiale della gioventù di Panama ci sarà», disse papa Francesco congedando i giovani alla GMG di Cracovia, sottolineando che forse il papa regnante non sarebbe stato lui, ma che ci sarebbe stato comunque un papa, il papa. Non pochi commentatori hanno sottolineato come tra le ragioni che hanno spinto Benedetto XVI alle storiche dimissioni ci fosse anche la constatazione di non poter essere presente alla GMG in Brasile dopo le fatiche di Madrid. Perché questi particolari ci interessano? Perché un papa, ogni papa della modernità...

Perché vivere moralmente? Conversando con Anselmo e Abelardo

«Non può sorgere nessuna discussione sulla proposizione “L’etica è l’etica”: qualsiasi argomentazione che consideri l’etica come qualcosa di diverso da quello che è, deve esser falsa». Questa lapidaria convinzione del filosofo Stephen E. Toulmin sembra quasi sconfessare la stessa azione di scrivere questa breve riflessione sull’interrogativo tremendo e affascinante: Perché dovremmo vivere moralmente? Se la massima ha una dose di verità, dovremmo rispondere: se l’etica si spiega con l’etica, smettiamo...

L’antropocentrismo: come Francesco ha sviluppato la dottrina

Sono parole dure e senza equivoco quelle che papa Francesco ha usato nell’enciclica sociale e ambientale Laudato si’ (2015; Regno-doc. 23,2015,1). Francesco lamenta un «antropocentrismo dispotico» e «deviato» (cf. Laudato si’, nn. 68, 69, 119). Intende con ciò una forma di visione del mondo che, pur mettendo l’uomo al centro, lo ritrae indifferente nei confronti delle altre creature, non riconoscendo la loro propria bontà e perfezione. Esse vengono invece ridotte alla loro utilità per l’uomo e sottomesse ai suoi interessi. Come...

La virtù della prudenza… ovvero darsi da fare!

  «Conviensi adunque essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presentie buona provvidenza delle future» (Dante Alighieri, Convivio, IV, 27).   «Sii prudente!». Tante volte questo imperativo ci è stato rivolto nelle più disparate occasioni: essere cauti alla guida; osservare il codice stradale; non eccedere nel cibo o nell’assunzione di alcool; imparare a «tergiversare» nelle situazioni delicate; «non prendere posizione» nei...

#JMJ2019 a Panama. Vocazione: del singolo, o della Chiesa?

In questi giorni si sta svolgendo la XXIV Giornata mondiale della gioventù a Panama, e il titolo è «Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38). Il tema della «risposta», della «vocazione» ha scandito le tappe e le riflessioni di preparazione a questo evento. Desidero quindi soffermarmi anche io sul tema della «vocazione». Quando parliamo di «vocazione», spesso il nostro primo riferimento è a quella «vocazione» che «informa» (nel senso che «dà forma»)...

La bioetica: ponte verso il futuro? O forse scialuppa…

Quando l’oncologo americano Van Potter pubblicò la sua raccolta di saggi Bioetica: ponte verso il futuro correva l’anno 1971. Le sfide globali alla sopravvivenza dell’umanità e dell’intero pianeta erano esplose su larga scala e l’opinione pubblica si interrogava già con forza sul suo futuro. Oggi aggiungere il punto interrogativo è obbligatorio, perché «quel» futuro si è fatto presente e la bioetica più che un ponte sembrerebbe essere diventata una scialuppa indispensabile per navigare nel mare della complessità...

Dimmi come educhi… I beni comuni ambientali in crisi

Con cadenza regolare ci troviamo a raccontare di disastri ambientali: venti che distruggono boschi secolari, esondazioni devastanti, alluvioni, siccità prolungate… Contiamo i danni e, soprattutto, piangiamo le vittime. Con altrettanta regolarità, però, voltiamo pagina senza battere ciglio. Fatichiamo a fare tesoro di ciò che capita per prendere le misure e, per quanto possibile, prevedere di limitare i danni attraverso una saggia attenzione al territorio. «Coltivare e custodire» la terra implica anche la dimensione del prendersi cura dei beni comune...

Cyberwar. Tra limiti morali e legittima difesa

Per felice intuizione di Paolo VI celebriamo il 1° gennaio la Giornata mondiale per la pace e in tale occasione è interessante riflettere brevemente su quelle guerre che si combattono nel mondo digitale, non meno cruente di quelle a cui siamo abituati e nei confronti delle quali possiamo chiederci quali siano i confini morali adeguati, dove si collochi la legittima difesa, quando la violenza informatica è un mezzo necessario. Ius ad bellum e ius in bello Che la guerra informatica sia una guerra vera e propria lo suggerisce il Manuale di Tallin frutto di un gruppo di...