Nei giorni scorsi «Moralia» ha pubblicato due
graditi post – rispettivamente di Brunetto Salvarani e di Paolo Naso – che rimandavano
in forme diverse al rapporto tra
religioni e violenza (in relazione alla strage
di Sousse e al persistente razzismo
negli USA). Si tratta, in effetti, di un fenomeno che sembra riemergere
diffusamente in questo tempo: quante volte negli ultimi mesi abbiamo visto riproporsi
immagini dure, scioccanti nella virulenza degli atti rappresentati, drammatiche
in ciò che rivelano dell’animo di chi li compie.
Un
rapporto inscindibile?
Non stupisce che vi sia chi ceda alla
tentazione...