Un quadro di riferimento...
Siamo ormai alla vigilia del Sinodo dei vescovi sui giovani, che si svolgerà a Roma dal 3 al 28 ottobre 2018 su «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale».
Nell’Instrumentum laboris così si legge: «Prendersi cura dei giovani non è un compito facoltativo per la Chiesa, ma parte sostanziale della sua vocazione e della sua missione nella storia».
Il presente «Dialoghi» vuole offrire qualche iniziale spunto di riflessione su alcuni temi che saranno messi a fuoco durante i prossimi lavori, perché – come ricordava il card. Lorenzo Baldisseri durante la conferenza stampa di presentazione dell’Instrumentum laboris il 19 giugno 2018 – «ci vuole un quadro di riferimento per interpretare la realtà, altrimenti si resta preda della superficialità».
I contributi sono così articolati:
- Il primo contributo è di Franco Garelli, autore di Piccoli atei crescono. Davvero una generazione senza Dio? (Il Mulino, 2016), in cui ci viene offerta una rapida panoramica dello status quo della «credenza giovanile» in Italia.
- Il secondo contributo è un’intervista a Giacomo Costa, segretario speciale del prossimo Sinodo. che ci racconta il backstage del Sinodo, ovvero il lavoro preparatorio, e mette l’accento sul termine «discernimento».
- A Paola Lazzarini abbiamo chiesto di esplicitare il termine «vocazione» nel contesto attuale.
- Segue un’intervista a mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico dell’Università cattolica, sull’importanza della riflessione teologica e della cultura per una rinnovata azione pastorale ed ecclesiale sui giovani.
- Rita Bichi – co-curatrice con Paola Bignardi di Dio a modo mio. Giovani e fede in Italia e di Il futuro della fede nell’educazione dei giovani. La Chiesa di domani – ci mostra l’altra faccia della medaglia del mondo giovanile, ovvero il vissuto degli adulti impegnati in ruoli esplicitamente educativi.
- Infine Gaia De Vecchi propone qualche conclusione per rilanciare la riflessione sul piano etico-teologico.