Vaccini anti-COVID: scelte responsabili. Un documento della Commissione bioetica valdese
La Commissione bioetica valdese, metodista e battista ha redatto a inizio dicembre 2020 un Documento di studio sul tema dei vaccini anti-COVID. Si tratta di un argomento dibattuto sia sotto il profilo scientifico sia sotto l’aspetto etico, e per questo la Commissione ha lavorato per offrire un contributo critico alla discussione pubblica.
Il testo affronta l’argomento in quattro paragrafi corredati da un apparato di note con riferimenti alle fonti, nella consapevolezza sia dell’esigenza di informazione, sia della rapidità con cui la situazione evolve, evidenziando nuovi problemi via via che la campagna vaccinale prosegue in Italia e nel mondo.
La riflessione prende le mosse dalla constatazione dell’importanza dei vaccini e della vaccinazione, che rappresenta in questo momento l’unica reale difesa di cui disponiamo di fronte alla pandemia dovuta al coronavirus Sars-Cov-2. Dopo aver illustrato le caratteristiche salienti dei primi vaccini a mRNA giunti all’approvazione da parte delle agenzie deputate (EMA per l’Europa e AIFA per l’Italia), e spiegato la differenza tra questi prodotti e i vaccini che utilizzano biotecnologie già ampiamente in uso (virus attenuati, vettori virali, virus inattivati), il Documento fa emergere i principali problemi etici connessi a questa vaccinazione.
Una discussione focalizzata
Va ricordato infatti che il testo presentato non è una discussione generale sul tema vaccino/vaccinazione (su cui la Commissione si era espressa alcuni anni fa con una Dichiarazione, un contributo più breve rispetto ai Documenti di studio), bensì una discussione focalizzata sulla vaccinazione anti-COVID: sono evidenziati infatti gli aspetti specifici che caratterizzano la progettazione, la messa a punto, la sperimentazione e la distribuzione di questi vaccini e non le questioni generali di bioetica della sperimentazione clinica.
Particolare rilievo è dato al tema della distribuzione dei vaccini, innanzitutto a livello sovranazionale: la preoccupazione etica rispetto ai criteri secondo cui sta avvenendo l’approvvigionamento da parte dei diversi paesi è messa in evidenza con un richiamo forte perché gli organismi internazionali di controllo vedano riconosciuta l’autorità di vigilare su piani sanitari che determinano la salute mondiale, limitando le disuguaglianze e vigilando perché i criteri di tipo economico non prevalgano sulle esigenze etico-sanitarie e sulla garanzia per tutti i paesi di poter accedere a questa risorsa.
I nodi etici
I nodi etici discussi sono ricapitolati alla fine del Documento in cinque punti tra cui la necessità di garantire la sicurezza dei vaccini e di rispettare gli standard internazionali in tutte le fasi di sperimentazione, l’importanza di garantire l’equità distributiva di un bene che appartiene a tutti gli esseri umani superando le logiche di mercato, la trasparenza dell’informazione sia a livello di comunità scientifica sia a livello divulgativo. La Commissione ritiene che solo l’andamento della pandemia potrà giustificare in futuro che si discuta di un eventuale obbligo giuridico di vaccinazione per categorie professionali oppure per tutti, tema che oggi sarebbe prematuro trattare e sottolinea la distinzione tra un obbligo morale di cercare il bene della collettività e gli obblighi regolati giuridicamente.
Il Documento si pone come obiettivo quello di offrire uno strumento di informazione e discussione facendo emergere i nodi eticamente sensibili, e si pone in una prospettiva teologica che vede nell’altro non solo il proprio simile, ma una creatura figlia del medesimo Creatore, un fratello verso cui esercitare cura e responsabilità, nella consapevolezza dell’inscindibile legame tra bene individuale e bene collettivo che nella pratica della vaccinazione risulta in primo piano.
Il testo del Documento n. 21 Vaccini anti-Covid: scelte responsabili è scaricabile dal sito ufficiale della Chiesa valdese - Unione delle Chiese metodiste e valdesi in Italia al link https://www.chiesavaldese.org/documents/docum21_vacc_covid19.pdf
Ilenya Goss è pastora valdese e professore incaricato di Storia della medicina ed etica presso l’Università degli studi di Torino.