Scenari per un'etica globale
La riflessione morale può avere vari approcci. Occorre pertanto una visione globale per una giusta interpretazione. Il capitalismo ha assunto una posizione dominante nelle relazioni mondiali e i fenomeni di ribellione sono quasi un riconoscimento che esso non deve affrontare alcun serio problema politico interno.
La condizione umana è influenzata in maniera decisiva dall’economia. Il benessere non è determinato solo dal reddito, occorre un’eguaglianza sulla salute e sull’istruzione. L’eccesso di globalizzazione è subìto dalla maggioranza delle persone ed è capace di modificare il loro modo di vivere e di pensare. Le differenze culturali impediscono le relazioni fra ricchi e poveri e gli individui finiscono per non interagire, vivendo secondo proprie linee di condotta, ignorando gli altri.
Le differenze sociali all’interno di uno stesso paese sono radicalizzate tanto che le distanze vengono a perdere d’importanza e le disuguaglianze si acuiscono: prevale “la massa” anonima. Se le democrazie si trasformano in plutocrazie, i non ricchi sono di fatto privati del diritto di voto (U. Beck).
L’umanità dell’uomo assunta come paradigma essenziale dell’interpretazione di coscienza potrebbe essere indicata come via da percorrere per il superamento di una crisi profonda che coinvolge tutti. Per questo la buona novella invita gli uomini di buona volontà a rispondere a Dio che ama e salva per cercare il bene di tutti (Evangelii gaudium, n. 39).