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Moralia Blog

Papa Francesco e la bioetica

Al termine del Convegno promosso dall’Accademia alfonsiana sul tema «Sant’Alfonso pastore degli ultimi e dottore della Chiesa. L’attualità della proposta morale alfonsiana tra sfide e speranza», papa Francesco – dopo aver affrontato alcuni tipici temi alfonsiani come quello della coscienza, e dopo aver esortato i teologi morali a non proporre una «morale da scrivania» – si è soffermato a delineare tre importanti direttrici per ciò che riguarda la bioetica. Al di là di quanto detto, che cercherò di riassumere e commentare brevemente, si tratta di importanti sottolineature, soprattutto di fronte alle accuse (in particolar modo intraecclesiali) che gli vengono mosse sulla poca attenzione data ai temi della bioetica.

Coltivare la pazienza dell’ascolto e del confronto

Rifacendosi agli insegnamenti di sant’Alfonso il papa esorta a non aver «paura di ascoltare». Questo è fondamentale per individuare la ricerca di soluzioni comuni e condivise.

Purtroppo negli ultimi decenni abbiamo assistito all’arroccarsi apologetico, soprattutto da parte di alcuni gruppi e movimenti ecclesiali – sia pur meritori in tanti altri ambiti – sulle posizioni del magistero, assunte senza alcun confronto né discernimento. Paradossalmente lo si è fatto di più nei confronti della sacra Scrittura che degli insegnamenti magisteriali.

Non dimentichiamo, peraltro, che la dimensione del confronto interdisciplinare ma anche delle diverse linee di pensiero è assolutamente connaturale alla bioetica fin dal suo sorgere. Occorre rifuggire le «dinamiche di polarizzazioni estremistiche, tipiche più del dibattito mediatico che di una sana e fertile ricerca scientifica». La «via media» di cui parla sant’Alfonso non è un equilibrio diplomatico ma frutto di un dinamismo creativo.

Attenti al linguaggio del popolo

Sulla scia dell’impostazione spirituale e catechetica alfonsiana, il papa raccomanda grande attenzione nei confronti del «popolo», che deve essere adeguatamente istruito con un linguaggio semplice e alla sua portata.

Non solo, ma deve sentire l’attenzione del bioeticista non disgiunta da quella del pastore o di chi, a qualsiasi titolo, ha a cuore i dilemmi morali della vita e la sofferenza che questi possono provocare a chi ne è interpellato. Le proposte di vita morale devono essere «praticabili e umanizzanti».

Il «santo popolo di Dio» – ci ricorda il papa – è «infallibile in credendo», il suo pensiero va sempre tenuto presente, non in una sorta di democrazia morale ma come luogo in cui si manifesta la presenza dello Spirito.

L’esperienza alfonsiana ci insegna che tale «attenzione al popolo», al suo linguaggio, al suo sentire, alle sue problematiche non può essere disgiunta dall’elaborazione teologica dei temi morali che lo riguardano, e spesso lo angosciano.

Riflessione sulla morale sociale

Anche la morale sociale, secondo il pensiero di Francesco, è un ambito che necessita di nuova e rinnovata attenzione. Si tratta di un settore che fino a pochi decenni fa non riscuoteva grande attenzione tra i teologi morali, fin troppo assorbiti da questioni di morale sessuale e, più recentemente, dai problemi relativi alla corporeità e alla bioetica.

In realtà al di là di questi, pur importanti, ambiti ne stanno emergendo altri che necessitano di grande sensibilità, riflessione e sistematizzazione argomentativa. Certamente vanno affrontati in modo diverso da quanto si poteva fare in passato, perché è cambiato lo scenario del mondo, la sensibilità sociale, l’attenzione ai diversi saperi, l’apporto di un pluralismo culturale.

Indubbiamente i settori che il papa elenca (crisi ambientale, transizione ecologica, guerra, sistema finanziario, nuove schiavitù) comportano un radicale rinnovamento nelle modalità di approccio.

Mi permetto di dire che, in qualche modo, siamo di fronte a vini nuovi che non possiamo versare in otri vecchi. Non si tratta solo di cambiare linguaggi o modalità di approccio, ma di proporre con rinnovata parresia diversi e, se è il caso, innovativi paradigmi morali.

 

Salvino Leone, medico, è docente di teologia morale e bioetica alla Facoltà teologica di Sicilia e vicepresidente dell’ATISM. Tra le sue opere più recenti Bioetica e persona. Manuale di bioetica e medical humanities, Cittadella, Roma 2020.

Commenti

  • 30/03/2023 Luca Novara

    Ringrazio Salvino Leone per la sua riflessione e ne condivido i contenuti, soprattutto nel suo triplice invito agli addetti ai lavori a "coltivare la pazienza dell'ascolto e del confronto", a stare "attenti al linguaggio del popolo" e alla "riflessione sulla morale sociale". E' vero: vini nuovi in otri nuovi... cioè innovativi paradigmi morali. Luca Novara

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