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Moralia Blog

L’etica e l’ecumene: piste inedite

Non sempre le relazioni tra etica ed ecumenismo sono state facili. Più volte, anzi, la diversità delle posizioni espresse in quest’ambito dalle diverse confessioni cristiane ha fatto guardare a esse – anche da interpreti autorevoli – soprattutto nel segno della preoccupazione, come se non potessero che caratterizzarsi come pericolosi luoghi di emergenza di possibili divisioni.

Nello stesso tempo, però, è emerso anche un atteggiamento più positivo, che cerca di affrontare in modo più meditato l’intreccio tra la ricerca condivisa di fedeltà all’Evangelo che accomuna le Chiese cristiane e la varietà delle mediazioni morali con cui esse la realizzano.

Si è sviluppata così un’attenta ricerca circa le forme in cui le diverse comunità realizzano il discernimento morale; tale dinamica ha interessato sia i dialoghi tra singole comunità (dialoghi bilaterali), sia quegli spazi di ricerca comune che il movimento ecumenico ha saputo darsi in oltre un secolo di cammino (dialoghi multilaterali).

Le forme del discernimento cristiano

In quest’ultimo ambito vengono a collocarsi alcuni importanti materiali recentemente pubblicati nel mese di gennaio 2021 e che meritano una segnalazione, in primo luogo per l’autorevolezza del soggetto da cui provengono: Fede e costituzione, la commissione teologica del Consiglio ecumenico delle Chiese (in cui peraltro sono pure presenti rappresentanti della Chiesa cattolica, che del CEC non è membro). A essa si devono importanti esplorazioni pionieristiche di parecchi dei campi di tensione che attraversano l’ecumene cristiana, così come testi di consenso proposti alle Chiese.

Le uscite recenti cui facciamo riferimento – collocate nella prestigiosa collana FOPapers come nn. 228 e 229 – sono due e-books, scaricabili gratuitamente (rispettivamente qui e qui), che raccolgono le prime due tappe di un percorso di approfondimento che la stessa commissione sta conducendo sulle forme del discernimento cristiano.

Accomunati dal titolo generale Chiesa e discernimento morale, il primo è dedicato a Imparare dalle tradizioni cristiane; il secondo ad Imparare dalla storia. Il primo dei due raccoglie essenziali presentazioni degli stili di discernimento che caratterizzano alcune tra le grandi tradizioni cristiane – dalle Chiese ortodosse orientali alla Chiesa cattolica e a quella vecchiocattolica, dalla Chiesa luterana a quella battista, solo per citarne alcune –.

Il secondo esamina alcuni contesti in cui tali tradizioni riflessive si sono misurate con casi eticamente delicati, così come con la questione del razzismo in Sudafrica e con il ripensamento della memoria della Shoah in Germania: case-studies che evidenziano la duttilità e la capacità di reinterpretazione e cambiamento di tradizioni capaci anche di rileggere criticamente le eredità cui attingono.

Per chi guarda con attenzione alla dimensione etica, un elemento di interesse dei volumi – al di là delle posizioni espresse su singoli temi e persino della qualità dei singoli contributi – sta negli orizzonti articolati che essi aprono, lontani da un certo provincialismo confessionale, che talvolta delimita il coraggio della ricerca.

E suscitano attesa per il terzo testo – previsto a breve –, che tenterà di raccogliere in una proposta sintetica i risultati del percorso di cui i due testi qui segnalati costituiscono le prime due tappe, prevalentemente analitiche.

Una tensione comune

Questo minimo aggiornamento sull’attività di Fede e costituzione non può mancare di citare due documenti (accessibili qui) – prodotti dalla stessa commissione e pubblicati negli stessi giorni dei volumi succitati –, dedicati rispettivamente all’eco-teologia e alla testimonianza in contesto multireligioso.

Non sfuggirà al lettore attento la sintonia con le due grandi encicliche di papa Francesco (Laudato si’ e Fratelli tutti), a evidenziare quanto le preoccupazioni che le animano siano in effetti condivise dall’ecumene cristiana. È l’indicazione di una tensione che, al di là di difficoltà e differenze, accomuna le diverse espressioni dell’ecumene cristiana, nella ricerca delle forme più adeguate per testimoniare il Vangelo di Gesù Cristo in un mondo plurale e complesso, dandogli corpo in una prassi coerente.

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