Il primo lustro
Con questo ultimo testo del 2019 il blog «Moralia», espressione dell’Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale, completa il suo primo quinquennio di presenza sul web. Una presenza, anche per quest’anno, significativa sotto il profilo numerico, 79 post editati con una media di 6-7 al mese, e per l’importanza degli argomenti affrontati. I ringraziamenti sono certamente doverosi a tutto lo staff redazionale che, in alcuni momenti, ha dovuto far fronte a carenze e difficoltà, ma con generosità si è speso per dare continuità, qualità e fedeltà al progetto iniziale, condiviso con l’editore de Il Regno, al quale esprimo la mia personale gratitudine e di tutta l’Associazione per la simpatia e la competenza con cui ha accompagnato lo svezzamento del nostro Moralia.
Nuovi blog, nuove sinfonie
Nel frattempo dopo il 2015 sulla ricca pagina on line de Il Regno si è aggiunto il blog «Il Regno delle donne», a cura del Coordinamento teologhe italiane, e, più recentemente, da parte della stessa redazione, il nuovo «Re-blog», che si è affiancato allo storico «L’indice del sinodo». Non dispiace questa gestione condivisa di spazi di discussione sull’unica piattaforma editoriale, perché non competitivi, ma sinfonici, come la ricerca della verità attraverso il dialogo e l’esercizio critico del pensiero, scomodando per l’occasione un gigante della teologia come Hans Urs von Balthasar e il geniale titolo del suo saggio: La verità è sinfonica che, nel sottotitolo reca: Aspetti del pluralismo cristiano.
Prendendo spunto da questa opera del teologo svizzero, mi permetto di adattare il suo pensiero per esprimere quanto ha preso forma in questi primi cinque anni con Moralia e trovare anche il giusto e orgoglioso auspicio per il prossimo 2020:
«All’inizio siedono, estranei e nemici, l’uno accanto all’altro. Improvvisamente, quando l’opera comincia, comprendono perfettamente come tutti si integrano a vicenda. Non all’unisono, ma – cosa molto più importante – in una sinfonia».
La dimensione pubblica che incrocia il pensiero teologico non è solo uno strumento, una cassa di risonanza per improprie operazioni di marketing, ma corrisponde a un progetto di riduzione della distanza, della estraneità o dell’indifferenza, che non si giocano nel nostro contesto sui contenuti della fede, ma soprattutto sulla forma cristiana del vivere, campo privilegiato della riflessione etica nei suoi fondamentali come nelle dimensioni personali, relazionali e sociali di una pluralità di soggetti unici.
Lanciare nell’oceano del web precisi segnali con i quali riaffermare che la causa dell’uomo, della società e della biosfera ci importano e devono essere oggetto di cura condivisa, rappresenta l’impegno a non flettere dall’ostinato desiderio di costruire sinfonie o almeno di far dialogare assoli attraverso l’ospitalità di un pensiero che ambisce a diventare comune.
Allora, grazie agli autori che non hanno fatto mancare la loro voce; grazie a quelli che, lo spero vivamente, uniranno la loro nel prossimo 2020. Grazie alle quasi 750 persone che sulla pagina Facebook di Moralia, hanno espresso il loro “like” e grazie a quelle che attraverso di loro vorranno confrontarsi con quanto sarà pubblicato nei prossimi mesi.
Continuare a ri-nascere
Il lustro, vocabolo un poco démodé con cui sostituire l’iterazione del traguardo quinquennale, nell’antica Roma rappresentava un tempo in grado di “rischiarare” (lustrare) la bontà di un progetto. Non da celebrare come realtà compiuta, in quanto rappresentava anche un “tempo intermedio” fra un censimento e l’altro. Dunque un periodo in cui prendere coscienza della necessità di rilanciare, dopo un’opportuna revisione, quanto di positivo messo in opera nel tempo precedente.
Così per questo primo lustro di Moralia l’immagine del tempo intermedio mi sollecita a pensare come esso rappresenti di fatto un indice della vita posta nell’intermedio, non per segnare il picco meridiano (inesorabile come l’arco del sole nel contesto tolemaico) tra l’aurora del nascere l’inevitabile tramonto del morire. Piuttosto per evidenziare che chi nasce, chi inizia i passi della sua esistenza e della sua azione, non può che continuare a nascere. Così Moralia ri-nasce ogni volta che un autore, vecchio o nuovo che sia, si pone davanti al foglio (elettronico) bianco e comincia a tessere il suo pensiero per un destinatario, vecchio o nuovo che sia, e, dall’iniziale assolo, si integra sinfonicamente con quello di altri, appassionati per la stessa arte che è la vita.
Pier Davide Guenzi è presidente dell’ATISM e insegna Teologia morale ed Etica sociale alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale.