I numeri, il tempo e un libro
I numeri, nella loro inconfutabile evidenza, fanno riflettere: in questo 2020 i post di Moralia pubblicati sino a oggi sono più del doppio di quelli dell’analogo periodo del 2019. E speriamo che, oltre al dato, sia cresciuto l’interesse e l’apprezzamento dei lettori per questi assaggi di approfondimento, dal versante della riflessione teologico-morale, sul nostro tempo.
Un’associazione attiva
Nei mesi più crudi della pandemia si sono moltiplicate le riflessioni sui dilemmi e i significati di un dramma che toccava (e ancora tocca) tutti. Grazie a Moralia l’Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM) è stata tra i più attivi sodalizi aderenti al Coordinamento delle associazioni teologiche italiane (CATI) a sviluppare pensieri per alimentare pubblicamente la riflessione nel contesto dell’emergenza, e anche in questa fase che, seppure non possiamo definire post-emergenziale, certamente rappresenta un tempo prezioso per fare tesoro di quanto vissuto e patito.
Moralia è stato anche il detonatore per una riflessione più diffusa che l’ATISM ha voluto portare avanti, scandita il 2 giugno dalla pubblicazione dal documento della presidenza: Etica, per un tempo inedito. Un manifesto dopo COVID-19 e dall’organizzazione di un ciclo di webinar di approfondimento.
Il primo di essi, sulle questioni etiche dell’emergenza sanitaria, si è tenuto l’11 luglio e ha consentito di allestire alcuni post e un nuovo numero di «Dialoghi» in cui sono ospitati gli interventi dei relatori. Gli altri webinar seguiranno dopo l’estate.
Un lavoro intenso, culminato in questi giorni con la pubblicazione di un e-book gratuito che, oltre al testo del manifesto, raccoglie puntuali e interessanti approfondimenti, grazie al contributo di quanti nei mesi scorsi avevano fatto sentire la loro voce, su questi temi, proprio su Moralia.
Il volume Etica, per un tempo inedito. Una ricerca dell’Associazione teologica italiana per lo studio della morale, è pubblicato da Vita e pensiero e dal 30 luglio è scaricabile gratuitamente sulla piattaforma distributiva BookRepublic e sul sito dell’editore www.vitaepensiero.it. Successivamente sarà caricato anche sul sito associativo www.atism.it e inviato ai soci.
Una teologia sollecitata dalla vita e dagli affetti
Nello spettro dei saperi la teologia non può che dismettere (ma lo ha già fatto da tempo e ne è ben consapevole) i panni medievali di disciplina che corona il sistema delle conoscenze con un pensiero armonizzante.
Ormai sa di essere chiamata a rivestire gli abiti quotidiani di una sapienza in grado di accompagnare e sostenere il difficile compito di conservare e promuovere l’umanità e la fraternità delle persone dentro l’accadere della vita e dei suoi drammi, sempre restando fedele a se stessa, al proprio compito di riflettere criticamente sulla fede cristiana.
La teologia cristiana è consapevole che «la coscienza e gli affetti della creatura umana non sono affatto impermeabili, né insensibili alla fede e alle opere di questa fraternità universale, seminata dal Vangelo del regno di Dio. (…) Perché una cosa è sentirsi costretti a vivere insieme, altra cosa è apprezzare la ricchezza e la bellezza dei semi di vita comune che devono essere cercati e coltivati insieme. Una cosa è rassegnarsi a concepire la vita come lotta contro mai finiti antagonisti, altra cosa è riconoscere la famiglia umana come segno della vitalità di Dio Padre e promessa di una destinazione comune al riscatto di tutto l’amore che, già ora, la tiene in vita» (Francesco, lettera Humana communitas, 11.2.2019, n. 6).
Questo è il nostro servizio che dalle «colonne» (come si diceva un tempo) di Moralia tanti amici e amiche hanno voluto portare avanti, e per questo li ringrazio di cuore, anche per il tempo e la passione che hanno voluto dedicare a tutti noi, particolarmente i due redattori ATISM: Gaia De Vecchi e Simone Morandini.
Una parola per il tempo che abbiamo davanti la voglio, infine, lasciare all’immagine di copertina dell’e-book che ho voluto personalmente scegliere, riprodotta anche per questo post.
Si tratta di un bellissimo e simbolico dipinto: Wind from the Sea (1947) del grande artista Andrew Wyeth (1917-2009), maestro indiscusso del realismo statunitense. È ospitata alla National Gallery of Art di Washington.
Un’immagine di una finestra e un’immagine da una finestra, attraversata dal vento che agita la sottile tenda conferendo movimento al tutto e lasciando a ciascuno, come sempre, di darne un’interpretazione.
Per il pittore quella finestra e quel paesaggio, mosso dal vento, erano l’ambiente di vita di una giovane ragazza, Christina Olson, più forte della sua poliomielite, che ritrarrà in altre celebri opere.
Di aria fresca e della forza della resilienza abbiamo tutti bisogno. Soprattutto nei giorni a venire.
Pier Davide Guenzi è presidente dell’ATISM e insegna Teologia morale ed Etica sociale alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale.