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il Regno delle Donne

il Regno delle Donne

Un Otto Marzo fuori dai recinti

Le prospettive, le parole e le azioni delle donne per la parità e reciprocità di genere non sono un affare di nicchia: se vengono sminuite o represse è tutta la comunità a perderci. Esserne consapevoli e agire di conseguenza è, per la Chiesa, un passo urgente e inaggirabile. Ce lo dicono anche una teologa e due teologi in tre importanti volumi appena usciti in Italia.

 

Vietato alle donne! La benedizione, la gara e… la guerra

Un fatto dai tratti anche comici accaduto in una comunità ortodossa rumena in Italia conferma la persistenza – comune a diverse Chiese – di steccati di genere e rigidità ecclesiologiche. Nello spirito della recente Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani «Imparate a fare il bene, cercate la giustizia» (Is 1,17), occorre lavorare insieme per rimuovere questi ostacoli. E lo sguardo delle donne aiuta tutti. 

 

Abusi: chi punta il dito su chi?

Caso Rupnik: nella lettera di un confratello al gesuita denunciato per violenze psicologiche e sessuali c’è un modo sminuente e colpevolizzante di riferirsi alle vittime. 

 

Natale 2022

È stato un tempo di Avvento difficile. Ho oscillato tra il silenzio profetico di Zaccaria e il grido altrettanto profetico del Battista: “Sei tu che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”. E ancora mi resta difficile trovare parole che siano augurali. Per fortuna, però, hanno saputo farlo teologhe ben più giovani di me che ho ascoltato come aveva saputo fare la giovane Maria: la vecchia Elisabetta vede che l’empowerment teologico delle donne può riaccendere la speranza. Faccio mie le loro voci i loro pensieri le loro parole e così...

25 novembre - Non si cambia da soli

«Possa io muovermi con lentezza e non bruscamente. Possa io essere abbastanza coraggioso da condividere la mia paura e la mia vergogna e da raccogliere altri uomini affinché facciano lo stesso» (Eve Ensler)

 

25 novembre - Caro troglodita, ti svelo un segreto

Dalla differenza fisica fra donne e uomini al dominio degli uni sulle altre – e alla violenza che questo comporta – il passo è stato presentato come breve, anzi inevitabile. Invece è lunghissimo, perché fatto di cultura. E quindi è a partire dal piano culturale che è possibile, doveroso e umano cambiarlo.

 

Sinodo: molto dipende da cosa si è disposti a sentire

Un nuovo anno di ascolto: ma come è andato quello che abbiamo alle spalle? E perché leggendo il documento sui Cantieri di Betania può venire spontaneo chiedersi: «Ma siamo ancora a questo punto»? Forse proprio Marta e Maria, le amiche di Gesù, possono aiutarci a rispondere.

 

Teresa d’Ávila non è un’eroina

Della santa che ricordiamo ogni 15 ottobre tutto si è detto: teologa e madre spirituale ma anche simulatrice dalla dubbia morale; isterica e serafica vergine; eretica e modello della Riforma cattolica. Della sua memoria si sono appropriati in tanti, da Francisco Franco a Podemos.

Ma lei, Teresa de Jesús, vive in quello che tenacemente ha voluto scrivere di sé, conoscendosi nell’atto del narrarsi. 

«Donne, vita, libertà»: la parola dei corpi contro la violenza patriarcale

Le donne iraniane stanno pagando con la vita la ribellione a un potere maschile, ammantato di sacro, che vieta loro di essere quello che desiderano essere. Facciamo risuonare e condividiamo la loro protesta: per non lasciarle sole, ma anche perché nella domanda femminile di libertà è in gioco il benessere sociale, politico, economico e religioso del mondo che abitiamo insieme. 

 

Donne in silenzio, nonostante il Concilio. Speriamo nel Sinodo

Cerimonia e liturgia per la chiusura dell’anno accademico in una facoltà teologica della Chiesa greco-cattolica: nessuna donna prende la parola; alle studentesse solo il ruolo di comparse.