d
il Regno delle Donne

il Regno delle Donne

A scuola la campanella della parità è ancora stonata

Da anni si dice che la scuola dovrebbe promuovere una cultura che decostruisca i modelli sessisti e promuova parità e rispetto delle differenze di genere. Ma passa il tempo e poche sembrano essere le novità. Spesso l’iniziativa è delegata ai progetti presentati da insegnanti sensibili, mentre mancano una riformulazione complessiva dei saperi e non di rado anche una sufficiente consapevolezza nel corpo docente.

 

Ora di religione: manuali da (e a cui) non credere

Un sogno d’inizio anno scolastico: insegnare religione sostenendo soggettività femminili consapevoli del proprio valore e togliendo quelle maschili dalla trappola dell’ipertrofia. Un ostacolo: i libri di testo, che vanno per lo più in direzione ostinatamente – e colpevolmente – contraria. 

 

Lo sproposito di dottorar le donne

Lo diceva nel Seicento il cardinale Barbarigo a proposito della richiesta di Elena Cornaro Piscopia. Oggi non lo si dice più, ma sotto sotto l’idea è sempre un po’ quella. Nel documento Cei per il secondo anno sinodale, ad esempio…

 

Passaparola. Generazioni di teologhe a confronto

Una junior e una senior della teologia raccontano insieme una buona pratica iniziata durante il lockdown e proseguita anche quest’estate: conversazioni tra teologhe di diverse generazioni che mettono in comune le parole di cui sentono di non poter fare a meno. Un ascolto reciproco la cui forma leggera ma non ingenua si offre come risorsa critica, ecumenica e transgenerazionale anche per il mondo accademico. 

 

Verona: civiltà e inciviltà

Mentre a Verona si insedia il nuovo sindaco ricordando una campagna elettorale “senza insulti” come questa città “meritava da tempo” e l’opposizione dichiara che svolgerà lealmente il proprio ruolo, la scena pubblica viene funestata dalla coda incresciosa del conflitto innescato dal vescovo dimissionario, che sta assumendo i contorni di un duello medievale e patriarcale, cui si aggiungono continuamente nuovi pezzi.

 

Rosemary Radford Ruether, un’apripista al nostro fianco

È morta nei giorni scorsi una delle fondatrici della teologia femminista. Le sue opere spaziano dall’ecofemminismo al ministero ordinato, dalla cristologia (un Salvatore maschile può aiutare le donne?) alle questioni più urgenti della nostra epoca. Era convinta che, oltre a legittimare il sessismo, la Bibbia «ha sempre fatto qualcos’altro». E noi continuiamo con lei a cercare questo “qualcos’altro”.

 

A viso scoperto. Veglieremo e sarà giorno

Motivi di vegliare ce ne sono tanti: lo suggerisce il giorno liturgico che lega Pasqua a Pentecoste, lo impone l’urgenza della pace. Il 17 maggio ci convoca a una veglia determinata e mite per il superamento di qualsiasi forma di omotransbifobia. La ricorrenza è laica, ma a essa si uniscono tante comunità religiose, anche della Chiesa cattolica, che è in Sinodo. Per noi anche scrivere è un modo di vegliare.

 

Dominio e sfruttamento: le logiche che cancellano il futuro

La nuova edizione italiana del libro di Carolyn Merchant «La morte della natura» e il tema 2022 dell’UN Women ripropongono una convinzione di fondo dell’ecofemminismo: c’è uno stretto legame fra l’oppressione delle donne e lo sfruttamento della natura. Se vogliamo avere un domani è da questa connessione che bisogna ripartire, capovolgendone la direzione.

 

Fratelli, ce la facciamo a uscire dal patriarcato?

Si fa molta fatica, nella Chiesa, a ripensare la maschilità: per molti uomini ogni discorso sulla disparità di genere è “veterofemminista”; altri intuiscono la necessità di relazioni giuste, ma lasciano intatte le strutture che le negano. Se però, invece  di replicare l’atteggiamento infantile di Abramo, ci si ispirasse a san Giuseppe…

Da femminile a femminista, grazie alle relazioni ecumeniche

Anche quest’anno il primo venerdì di marzo si è celebrata la Giornata mondiale di preghiera, un’iniziativa ecumenica internazionale di donne. Ed è proprio nell’esperienza ecumenica che può succedere di sperimentare che “femminismo” è una parola importante, perché sostiene nelle difficoltà, spinge al coraggio evangelico, apre al dialogo.