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il Regno delle Donne

il Regno delle Donne

Natale 2022

È stato un tempo di Avvento difficile. Ho oscillato tra il silenzio profetico di Zaccaria e il grido altrettanto profetico del Battista: “Sei tu che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”. E ancora mi resta difficile trovare parole che siano augurali. Per fortuna, però, hanno saputo farlo teologhe ben più giovani di me che ho ascoltato come aveva saputo fare la giovane Maria: la vecchia Elisabetta vede che l’empowerment teologico delle donne può riaccendere la speranza. Faccio mie le loro voci i loro pensieri le loro parole e così...

25 novembre - Non si cambia da soli

«Possa io muovermi con lentezza e non bruscamente. Possa io essere abbastanza coraggioso da condividere la mia paura e la mia vergogna e da raccogliere altri uomini affinché facciano lo stesso» (Eve Ensler)

 

25 novembre - Caro troglodita, ti svelo un segreto

Dalla differenza fisica fra donne e uomini al dominio degli uni sulle altre – e alla violenza che questo comporta – il passo è stato presentato come breve, anzi inevitabile. Invece è lunghissimo, perché fatto di cultura. E quindi è a partire dal piano culturale che è possibile, doveroso e umano cambiarlo.

 

Sinodo: molto dipende da cosa si è disposti a sentire

Un nuovo anno di ascolto: ma come è andato quello che abbiamo alle spalle? E perché leggendo il documento sui Cantieri di Betania può venire spontaneo chiedersi: «Ma siamo ancora a questo punto»? Forse proprio Marta e Maria, le amiche di Gesù, possono aiutarci a rispondere.

 

Teresa d’Ávila non è un’eroina

Della santa che ricordiamo ogni 15 ottobre tutto si è detto: teologa e madre spirituale ma anche simulatrice dalla dubbia morale; isterica e serafica vergine; eretica e modello della Riforma cattolica. Della sua memoria si sono appropriati in tanti, da Francisco Franco a Podemos.

Ma lei, Teresa de Jesús, vive in quello che tenacemente ha voluto scrivere di sé, conoscendosi nell’atto del narrarsi. 

«Donne, vita, libertà»: la parola dei corpi contro la violenza patriarcale

Le donne iraniane stanno pagando con la vita la ribellione a un potere maschile, ammantato di sacro, che vieta loro di essere quello che desiderano essere. Facciamo risuonare e condividiamo la loro protesta: per non lasciarle sole, ma anche perché nella domanda femminile di libertà è in gioco il benessere sociale, politico, economico e religioso del mondo che abitiamo insieme. 

 

Donne in silenzio, nonostante il Concilio. Speriamo nel Sinodo

Cerimonia e liturgia per la chiusura dell’anno accademico in una facoltà teologica della Chiesa greco-cattolica: nessuna donna prende la parola; alle studentesse solo il ruolo di comparse. 

 

A scuola la campanella della parità è ancora stonata

Da anni si dice che la scuola dovrebbe promuovere una cultura che decostruisca i modelli sessisti e promuova parità e rispetto delle differenze di genere. Ma passa il tempo e poche sembrano essere le novità. Spesso l’iniziativa è delegata ai progetti presentati da insegnanti sensibili, mentre mancano una riformulazione complessiva dei saperi e non di rado anche una sufficiente consapevolezza nel corpo docente.

 

Ora di religione: manuali da (e a cui) non credere

Un sogno d’inizio anno scolastico: insegnare religione sostenendo soggettività femminili consapevoli del proprio valore e togliendo quelle maschili dalla trappola dell’ipertrofia. Un ostacolo: i libri di testo, che vanno per lo più in direzione ostinatamente – e colpevolmente – contraria. 

 

Lo sproposito di dottorar le donne

Lo diceva nel Seicento il cardinale Barbarigo a proposito della richiesta di Elena Cornaro Piscopia. Oggi non lo si dice più, ma sotto sotto l’idea è sempre un po’ quella. Nel documento Cei per il secondo anno sinodale, ad esempio…