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Moralia Tag: neuroscienze

Moralia Tag: neuroscienze

Maschio e femmina alla prova delle neuroscienze

Sembra essersi placata quella che alcuni anni fa Paolo Legrenzi e Carlo Umiltà definivano «neuromania» (2009), una vera esplosione delle neuroscienze «applicate» ai vari campi del sapere, compresa la teologia. Credo che oggi stiamo vivendo una fase di «assestamento», in cui il rapporto dei vari saperi con questa «nuova» scienza è meno preoccupato di essere fagocitato da un monismo neuroscientifico. Una fase di assestamento Molte acquisizioni, tuttavia, aprono orizzonti interessanti nella comprensione della persona. Una di queste è...

La coscienza morale in rete (ovvero il Raccordo di Roma il venerdì alle 18)

L’ambito della teologia morale non può essere ristretto al solo capitolo della coscienza morale, ma dall’account di quest’ultima dipende l’epistemologia dell’intera disciplina; anzi dipende la sua stessa sopravvivenza. Lungo la storia la coscienza è stata compresa sotto diversi punti di vista, ora accentuando la sua dimensione intima in riferimento alla sincerità della persona, ora presentandone l’autenticità in riferimento soprattutto alla legge naturale, secondo un modello applicativo. Come sappiamo, tracce di questa specie di altalena...

Il cervello e la teologia (le neuroscienze non sono nemiche)

Le neuroscienze ci spingono a rivedere alcune opinioni sull’essere umano e sul modo con cui abita il proprio mondo. Un confronto con queste discipline è utile sia alla teologia morale sia alla teologia in genere. Quando si parla dell’umano è utile avvalersi di tutti gli aiuti possibili, per evitare il rischio di un approccio ingenuo e fuori dal tempo. Si possono elencare alcune mutazioni, ma una va messa prima di tutte: le neuroscienze ci dicono che il cervello umano negli ultimi 10.000 anni è sostanzialmente lo stesso per ogni popolo e per ogni tempo. Ovvero che...

La sfida delle neuroscienze alla teologia morale (e come vincerla)

L’ascesa delle neuroscienze negli ultimi decenni è stata così rapida e inarrestabile che ha provocato la nascita, agli inizi degli anni Duemila, di una nuova disciplina filosofica chiamata con il suggestivo nome di neuroetica. Ora, ci sarà sicuramente chi storcerà il naso, pensando alla solita moda per cui basta aggiungere un neuro- per sentirsi filosofi al passo coi tempi (c’è anche una neuro-mania!). Dall’altro lato c’è invece chi, entusiasticamente, saluta l’inizio di tempi nuovi in cui la conoscenza e la vita umana in...

Che cos’è l’uomo? Scienze ed etica rispondono

«Humanum: specie e specificità. Dialogo tra prospettive scientifiche e teologia morale». È il titolo del seminario ATISM di Perugia appena conclusosi, che ha inviato le scienze e l’etica a porsi la domanda sulla specificità dell’umano. Assistiamo oggi a un cambiamento di paradigma epocale nel nostro modo di conoscere. Se infatti l’impostazione aristotelica prediligeva l’interrogazione teleologica, cioè la considerazione della finalità di ciò che esiste, e quella moderna la descrizione causale, l’approccio contemporaneo...

Il cervello e la sua etica: la neuroetica

Con questo post e il precedente, che hanno a tema il cervello riprendiamo la serie che propone uno scambio a due voci e due generi sui temi di bioetica più attuali, per alimentare un confronto e un dialogo aperti sul web. Per i precedenti interventi vedi Francesca Marin e Simone Morandini sulla bioetica globale.

Neuroeconomia. Può la scienza misurare la libertà e la responsabilità?

Neuroeconomia: una nuova disciplina, ancora ai primordi, a cavallo fra neurologia ed economia, che promette di evolversi molto rapidamente, per aiutare a comprendere come le emozioni influenzino le nostre scelte e quali attività neurali siano coinvolte in decisioni economiche quali scommesse e investimenti. Camelia Kuhnen e Brian Knutson, due ricercatori della Stanford University, hanno scoperto, ad esempio, che si può prevedere il comportamento di scelta degli individui valutando l'attivazione neurale anticipatoria del loro cervello. Le decisioni più rischiose sono anticipate da un'attivazione...

Volo Germanwings: i perché che non troviamo, nonostante le neuroscienze

I media di tutto il mondo in questi giorni raccontano e interpretano i tragici fatti del volo 9525 di Germanwings, schiantatosi sulle montagne francesi mentre volava verso Düsseldorf, con 150 vittime. Sempre più prende corpo l’ipotesi del suicidio del copilota Andreas Lubitz. Questa ipotesi sembra talmente assurda e irreale da lasciare basiti, fino a stentare a crederci. L’incredulità si genera dal non voler cedere all’idea che lo stato di sofferenza e prostrazione psichico di un uomo possa cancellare ogni evidenza del valore e della preziosità della propria e altrui vita, fino ad arrivare a tanto....

Il cervello, i suoi miti, e il problema della libertà

Mai come in questa ultima decade il cervello è stato al centro di numerose e profonde investigazioni scientifiche. Quasi non passa giorno senza che qualche giornale pubblichi la notizia di nuove scansioni che finalmente permetterebbero agli scienziati di vedere quale zona del cervello è responsabile della felicità o dell’amore, della rabbia, della libertà, del senso del dovere e di quasi tutte le altre emozioni umane. Gli stessi fondamenti della morale, libertà e responsabilità, sono messi in discussione da alcuni studi: per qualcuno quella che abbiamo sempre chiamato volontà libera non sarebbe...