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Moralia Blog

Tsundoku ovvero dell’accumulo di libri (senza leggerli)

Un’esperienza a confronto con la Laudato si’

C’è un esercizio commerciale che esercita su di me un magnetismo perverso: la libreria. So benissimo che, passando accanto a una libreria, ne sarò attratta come da una calamita, quasi incapace di evitare di entrarvi, pur consapevole che uscirò frustrata: un minimo sprazzo di sano realismo mi avrà impedito – per motivi economici, di spazio e di tempo –  di comperare tutti i volumi da cui sarò fascinata. Ma un libro, magari un libricino piccolo, piccolo mi accompagnerà a casa. Questa mia esperienza è comune a molti dei miei amici.

Un’esperienza che travalica spazio e tempo

Di recente ho scoperto che esiste un termine giapponese che riassume questa “mania”: tsundoku è proprio la smania di accumulare libri, senza leggerli (e sapendo, in qualche modo, di non riuscire a leggerli). Un’esperienza, quindi, che travalica lo spazio. Ma travalica anche il tempo se già nel Medioevo era considerato “capriccio” l’uso degli Arabi di collezionare libri e durante l’Illuminismo era giudicato immorale acquistare più libri di quanti se ne possano leggere.

Un’esperienza che mi interroga

Allora mi sono chiesta se questa esperienza, così trasversale, ha qualcosa da dire, a me, a noi, circa la vita morale. Ho individuato due punti su cui riflettere:

  • Circa il mio rapporto con il tempo. Se da giovane ero una lettrice famelica e fagocitante, i nuovi ritmi della mezza età (intesi come impegni, ma anche come ritmi biologici) mi impongono una diversa quantità di letture settimanali. In quale modo vivo il tempo a mia disposizione? Non emerge una implicita forma di rimozione del limite temporale nel mio Tsundoku? Da una parte compero come se leggessi ancora come la Gaia 16enne, dall’altra come se la Gaia 44 enne fosse destianata ad avere tutto il tempo desiderato per “mettersi in pari” con i libri accumulati. Rimuovere i propri limiti (e la propria consapevolezza), però, significa indebolire la propria responsabilità morale.
  • Circa il mio rapporto con la conoscenza. Il fatto di avere così tanti libri in casa, mi illude in qualche modo di averli sempre a disposizione. Ma sono io a possedere loro o loro possiedono me? Che conoscenza (mi) sto costruendo: una conoscenza su cui mi illudo di avere potere e che posso possedere? O una conoscenza da cui sono posseduta? Critico tanto coloro che sono dipendenti da determinate tecnologie, ma metto in atto le stesse dinamiche, seppur in altro ambito. Forse è una – nemmeno troppo – sottile forma di arroganza e dominio.
Un aiuto da Laudato si'

La fame di sapere (o di libri) è assimilabile ad altre forme di fame o di consumo? Probabilmente no ma lo Tsundoku in quanto tale di fatto è alimentato da - ma anche alimenta - quella “cultura dello scarto”, nettamente condannata dalla LS, che a macchia d’olio si estende dalle cose alle persone (16.22.43.123).

Il nuovo “stile di vita”, auspicato da papa Francesco, può passare attraverso la stessa riflessione che troviamo al n.67, in cui emergono i verbi “coltivare” (e dobbiamo impegnarci a “coltivare” la nostra cultura, la ricerca, il sapere…) e “custodire” (dobbiamo quindi curare, accudire – e non ammassare – la nostra cultura, la ricerca, il sapere...).

Il discernimento (dei tempi, del consumo, delle “compulsioni”…) può aiutarci a non illuderci di “dominare” la conoscenza, ma a promuovere «l’incontro e l’aiuto reciproco» (150). La conoscenza può così trasformarsi in sapienza con  «uno stile di vita profetico e contemplativo, capace di gioire profondamente senza essere ossessionati dal consumo» (222).

Commenti

  • 14/03/2017 doni.ferrari@siopa.it

    Aiuto! Nei miei ricorrenti incubi sogno di essere sommersa dai libri!!! Eppure ne ho regalati 2.000 la scora estate dividendoli per tema e distribuendoli nelle biblioteche delle carceri e di alcuni paesi della provincia e come rinuncia quaresimale non acquisto libri...

  • 10/03/2017 anna.cremonesi@tiscali.it

    prof Gaia ha centrato nel segno non avevo mai riflettuto su una cosa che a me succede da una vita. grazie di avermi aiutato a ritrovare nella laudato si questo aspetto applicato decisamente a me buona giornata

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