Moralia: ripartire, per cercare ancora
Perché
da qualche mese Moralia ha sospeso
le sue pubblicazioni? Molti ce lo hanno chiesto. Forse non era più necessaria
una lettura etica degli eventi? o forse era l’ATISM (l’Associazione teologica italiana
per lo studio della morale) che non aveva più le forze per farsi carico di una
riflessione morale on-line?
Niente di tutto questo: la pubblicazione dei post era semplicemente in stand-by per la complessa situazione che era venuta a crearsi attorno a Il Regno, la rivista il cui sito ospita Moralia. Adesso che Il Regno riparte – in una forma che intreccia la continuità redazionale con una nuova collocazione editoriale –, l’ATISM è grata della possibilità di riprendere una collaborazione che essa considera stimolante e assai significativa.
Si riparte, dunque, con maggior coscienza delle esigenze di un lavoro on-line, ma con identica attenzione per la qualità della ricerca morale. Del resto, neppure in questi mesi sarebbero mancati temi meritevoli di attenzione in tal senso: da una situazione internazionale densa di contraddizioni (ma anche di potenzialità aperte alla speranza), agli sviluppi recenti nell’ambito della scienza e della tecnologia, fino alle complesse trasformazioni che investono l’ethos e la normativa nelle società occidentali. Tanti nodi, che evidenziano la perdurante necessità di uno sguardo etico, capace di lasciarsi interpellare da tanti interrogativi, di soppesare in modo attento e competente i diversi fattori coinvolti – spesso così coinvolgenti anche emotivamente – per ricercare nei diversi contesti cosa è giusto.
Una tenace ricerca di giustizia, un interrogare inesausto
Questo, infatti, è fondamentalmente la riflessione morale: una tenace ricerca di giustizia – di una giusta comprensione di quanto avviene, di una corretta valutazione, di linee per un retto operare. Non, dunque, una realtà astratta, che vorrebbe imporsi alla concretezza della vita, ma qualcosa che sorge da quel quotidiano cercare che ciascuno vive ogni giorno, molte volte, nella specificità di tante situazioni differenti. Pur in mezzo a tanti fattori che ci orientano, infatti, siamo esseri liberi, chiamati a costruire personalmente il nostro cammino di vita. Lo facciamo ogni giorno e ci siamo così abituati da non renderci neppure conto di quanto sia complesso farlo, di quanti fattori siano coinvolti nella valutazione di situazioni e nelle scelte, di quanta saggezza sia necessaria per padroneggiarli.
Ce ne accorgiamo soprattutto quando le scelte – personali o sociali – sono difficili, quando ci troviamo incerti sulla via da prendere. Allora ci vediamo costretti a ripensare i criteri di valutazione e decisione; allora avvertiamo la necessità di confrontarci con altri; allora comprendiamo l’importanza di attingere a quelle tradizioni di riflessione che la famiglia umana ha elaborato per far fronte a tanta complessità.
La riflessione etica – e Moralia, pur con tutti i suoi limiti – intende essere un servizio a tale ricerca, con il richiamo di alcune grandi parole e di alcuni criteri di discernimento. Ringraziamo fin d’ora tutti coloro che hanno collaborato e collaboreranno a questa piccola opera, così come tutti coloro che ci leggono e interagiscono con i testi e le proposte.
Ripartire con Moralia, dunque, per cercare ancora, per dare voce e strumenti a questa inesausta domanda di giustizia, che attraversa la stessa condizione umana.
Paolo Benanti, Gaia De Vecchi, Pier Davide Guenzi, Simone Morandini