Dopo la sofferta decisione di chiudere il periodico alla fine del 2015 per ragioni economiche, la Provincia italiana settentrionale dei Sacerdoti del Sacro Cuore (dehoniani) ha accolto favorevolmente la proposta di un gruppo di studiosi e intellettuali, legati da un comune impegno civile e democratico e dal riferimento all’ispirazione cristiana, di rilevare la testata e permetterle di proseguire, radicata nei suoi 60 anni di storia, in continuità di linea editoriale.
In cinque giorni intensi – dal 12 al 18 febbraio – il «pellegrino Francesco» – dopo aver incontrato a L’Avana il patriarca ortodosso russo Cirillo (cf. box qui p. 4) – ha percorso il paese dal Sud a Nord, incontrando molteplici realtà. Vi è, però, un minimo comune denominatore a cui ricondurre i vari eventi: «la carne concreta degli ultimi». Espressione che, calata nel complicato contesto messicano, si declina in alcuni gruppi sociali specifici: le vittime della narco-violenza, i migranti e gli indigeni, «eterni esclusi».