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Attualità

Attualità, 16/2021

Francesco - Viaggio in Ungheria e Slovacchia: l’Europa stile Francesco

Gianfranco Brunelli

Dopo l’intervento all’intestino (da cui si è ristabilito in fretta), dopo avere fermamente escluso le dimissioni (dubbio insinuato nella comunicazione da chi le desidera), papa Francesco ha ripreso a viaggiare. L’occasione del 52° Congresso eucaristico internazionale lo ha portato (12-15 settembre) in due paesi dell’Est europeo, l’Ungheria e la Slovacchia, oggi al centro di questioni strategiche per l’Europa perché legate alla memoria e all’attuale situazione politico-culturale.

 

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Francesco - Dimettermi? Non mi è mai passato per la testa

Luigi Accattoli

Non mi è mai passato per la testa di dimettermi, dice Francesco in un’intervista alla spagnola Radio Cope. Nel colloquio Bergoglio si augura che il cardinale Becciu sia «innocente» e qualifica come difficile ma da «portare avanti» il dialogo con la Cina. Sull’Afghanistan definisce «lecito» il ritiro degli occidentali ma si chiede se «tutte le eventualità» dell’operazione siano state considerate e si dice d’accordo con chi ritiene «irresponsabile» proporsi di «costruire la democrazia in altri paesi, ignorando le tradizioni del popolo». È l’attacco di un mio articolo pubblicato il 2 settembre dal Corsera, che qui riporto facendolo seguire da una raccolta di brevi passaggi della lunga intervista.

Italia - G20 delle religioni: un minuto a mezzanotte

Lettera aperta alla COP26: ascetismo, giustizia ed energia

Bartolomeo I

Nel contesto del Forum interreligioso del G20, che si è tenuto a Bologna dall’11 al 14 settembre, il patriarca ecumenico Bartolomeo I ha espresso con forza il senso dell’urgenza di un’azione decisa della comunità globale per far fronte alla crisi ambientale, sotto forma di una Lettera alla COP26: ascetismo, giustizia ed energia. Proponiamo ampi stralci del testo in una nostra traduzione dall’inglese (ndr).

 

Fuga dall’Afghanistan: una catastrofe americana

Intervista ad Arturo Parisi

Gianfranco Brunelli

Arturo Parisi è stato ministro della Difesa in un momento cruciale dell’impegno militare e umanitario dell’Italia in Afghanistan, tra il 2006 e il 2008. A partire dalla precipitosa fuga degli USA dal paese nell’agosto scorso (sui rapporti USA – NATO – Unione Europea, cf. l’articolo di Erik Jones in questo numero a p. 535), ragioniamo con lui sul senso della presenza occidentale «nel cimitero degli imperi» e su che cosa può significare oggi l’espressione «esportare la democrazia».

 

Europa - Religioni: oltre la tregua

Comunità religiose e società civile nell’Europa sud-orientale

Harald Heppner

Se nell’Europa sud-orientale la situazione non è ancora stabile, ciò non è dovuto solo ai postumi del cambio di sistema avvenuto circa 30 anni fa o alle cicatrici della guerra nell’ex Iugoslavia, ma anche a una storia molto più lunga. Al di là della particolare configurazione sotto il dominio dell’Impero ottomano (XV-XIX secolo), fu l’influenza dell’Illuminismo che veniva dall’Occidente europeo nel corso del XVIII secolo ad aprire nuove prospettive per il futuro, senza che ci fossero le precondizioni organizzative, giuridiche, economiche e mentali necessarie.

 

Francesco - Ebraismo: capiamoci

Quando la comunicazione fa emergere i lati scoperti del dialogo

Piero Stefani

Le catechesi estive di papa Francesco dedicate alla Lettera ai Galati hanno sollevato una serie di rilievi polemici da parte ebraica e di precisazioni e puntualizzazioni da parte cattolica.1 Non è il caso di aggiungerne altre. Non lo è perché è più urgente evidenziare due presupposti raramente tematizzati; eppure sono propri essi a collocarsi a monte della maggior parte delle periodiche querelle presenti nel dialogo ebraico-cristiano (e a più vasto raggio in tutti i dialoghi interreligiosi). La constatazione che, nelle intenzioni di Francesco, le catechesi si collocassero in un contesto diverso da quello interreligioso non fa che confermare, paradossalmente, l’urgenza di una riflessione più estesa.

Francesco - Traditionis custodes: riordino costruttivo

Il papa sulla messa nel vetus ordo

Guido Mocellin

Papa Francesco, nella recente intervista alla rete radiofonica spagnola COPE,1 ha risposto così a una specifica domanda di Carlos Herrera. Il genere letterario di una conversazione radiofonica non è quello canonico della lettera apostolica motu proprio cui fa riferimento – pubblicata il 16 luglio scorso – né quello pastorale della lettera ai vescovi che l’ha accompagnata,2 ma la mens di quel provvedimento, che abroga, sostanzialmente, Ecclesia Dei di Giovanni Paolo II (pubblicata allorché la Fraternità sacerdotale lefebvriana ruppe definitivamente la comunione con Roma) e Summorum pontificum di Benedetto XVI,3 è qui ben sintetizzata.

 

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Dibattito - Disagio dei preti / 2: la sete

Di formazione, di guida, d’accompagnamento laicale, di una riforma del celibato

Raffaele Iavazzo

Non so se potrò rispondere a tutte le questioni che ha sollevato l’articolo sui disagi dei sacerdoti. Molti sanno che con tanti sacerdoti ho un contatto consolidato d’amicizia e a motivo della mia professione di psichiatra e di formatore. Questo mi mette in una buona posizione per conoscere sia il mare di bene che essi generano sia i casi meno fortunati, che portano ogni giorno i segni delle loro ferite e dei loro disagi.

 

Italia - Scuola: che cosa abbiamo imparato?

Aspettative e problematiche del primo anno scolastico in presenza dalla pandemia

Mariapia Veladiano

Trovare riparo nel luogo in cui si è. È una traduzione della bella espressione inglese «shelter in place». Quando nel febbraio 2020 il mondo ha capito di dover prendere decisioni impensate per rallentare la diffusione della pandemia da Coronavirus noi abbiamo velocemente imparato la parola «lockdown», che significa chiusura, isolamento dall’esterno, dall’inglese «to lock», ovvero chiudere a chiave. Lockdown è l’ordine con cui si chiudono i detenuti nelle celle, o si chiudono i cieli ai voli degli aerei quando un pericolo incombe.

 

Italia - 42° Meeting per l’amicizia tra i popoli: tornare nella politica

La ricerca dell’io di Comunione e liberazione

Paolo Tomassone

Tornare al centro del dibattito politico. Dove «tornare» è il tentativo, ma è anche la volontà e il desiderio di Comunione e liberazione che, da oltre quarant’anni, a fine estate si presenta sulla scena di Rimini e sui principali media nazionali. Lo fa grazie al Meeting – quest’anno si è svolto in presenza alla fiera dal 20 al 25 agosto, dopo aver sperimentato nel 2020 il modello ibrido, metà in presenza e metà in streaming a causa delle restrizioni per il COVID-19 – che parla sempre di più alla politica italiana e ai mondi collegati ed è sempre meno una vetrina interna al movimento.

 

Francesco (poco) canonico

Un commento alla recente attività normativa ecclesiale pontificia

Paolo Cavana

Una recente monografia di Geraldina Boni, docente di Diritto canonico presso l’Università di Bologna, esplora il difficile rapporto di papa Francesco con il diritto canonico attraverso un’analisi dell’attività normativa ecclesiale svolta nell’attuale pontificato (G. Boni, La recente attività normativa ecclesiale: finis terrae per lo ius canonicum? Per una valorizzazione del ruolo del Pontificio Consiglio per i testi legislativi e della scienza giuridica nella Chiesa, Mucchi editore, Modena 2021).

 

Nonviolenza e legittima difesa

Le prudenze di Francesco e la Resistenza cattolica

Daniele Menozzi

L’indirizzo riformatore di papa Francesco ha trovato uno dei suoi momenti più incisivi nel messaggio, datato 8 dicembre 2016, per la 50^ Giornata mondiale della pace. Intitolato La nonviolenza: stile di una politica per la pace, il messaggio ha tagliato corto con la teologia della guerra giusta che ancora guidava gli orientamenti espressi dal Catechismo della Chiesa cattolica in ordine alla definizione dell’atteggiamento dei credenti verso l’uso delle armi. Ha infatti affermato che, avendo Gesù tracciato nel suo insegnamento la via della nonviolenza, essere suoi «veri discepoli oggi significa aderire anche alla sua proposta di nonviolenza» (Regno-doc. 1,2017,2).

 

Schede - Settembre

Valeria Roncarati (a cura di)

Per la redazione delle Schede di questo numero hanno collaborato: Giancarlo Azzano, Vito Colaianni, Maria Elisabetta GandolfiFlavia Giacoboni, Manuela Panieri, Valeria RoncaratiDomenico Segna, Paolo Tomassone.

 

Luigi Pareyson. La filosofia della libertà (cristiana)

Giovanni Ferretti

Nel panorama filosofico italiano del Novecento, Luigi Pareyson ha rappresentato un’originale e quanto mai autorevole forma di filosofia di netta ispirazione cristiana. 

G. Pell, Diario di prigionia

Maria Elisabetta Gandolfi

Ormai dimenticata dalle cronache, la vicenda del cardinale australiano George Pell, condannato nel febbraio 2019 a 6 anni per violenze sessuali ai danni di due coristi tredicenni della cattedrale di Melbourne – avvenute nel 1996 nella sacrestia, appena conclusa la messa solenne presieduta dallo stesso Pell, da poco insediato – viene fissata nelle pagine di questo diario, scritto in carcere e poi dato alle stampe alla fine del 2020, una volta prosciolto dalle accuse.

 

A. Riccardi, La Chiesa brucia

Crisi e futuro del cristianesimo

Luigi Giorgi

Nel suo ultimo testo Andrea Riccardi lancia, con un titolo forte, un grido d’allarme sulle sorti del cristianesimo mondiale. Il tema centrale è quello della progressiva marginalizzazione del cristianesimo, in un quadro di difficoltà legate anche a responsabilità e scandali che hanno fiaccato la Chiesa come istituzione, in una generale flessione delle vocazioni (di cui l’autore fornisce cifre accurate).

 

F. De Giorgi, La buona battaglia del radicalismo evangelico

Michele Di Schiena nella sinistra cattolica

Maria Paiano

Il volume opera una prima ricostruzione del profilo biografico di Michele Di Schiena (Lecce 1934 – Brindisi 2020), magistrato cattolico salentino il cui impegno si è dispiegato in diverse articolazioni del movimento cattolico e del progressismo politico italiani degli ultimi 70 anni, con ruoli d’animazione, guida e anche di fondazione di nuove realtà associative. L’autore scandisce le tappe principali del percorso professionale, ecclesiale e politico di Di Schiena, evidenziando gli intrecci e anche l’intima coerenza tra i diversi piani e contestualizzandoli rispetto alla storia religiosa, sociale e politica italiana.

 

F. Adinolfi, Giovanni Battista

Un profilo storico del maestro di Gesù

Francesco Pieri

Chi fu realmente l’uomo che tra il 28-29 e il 31-32 della nostra era, percorse i territori tra Perea, Giudea e Decapoli predicando e battezzando lungo il corso del Giordano? Di lui non solo le tradizioni confluite nelle fonti Q e dei Segni (rispettivamente alla base di Matteo e Luca e del Quarto Vangelo), ma anche le fonti extra-bibliche (Flavio Giuseppe, alcuni apocrifi e la letteratura pseudo-clementina) ricordano il caratteristico rito d’immersione da cui derivò l’epiteto di «battezzatore» con cui era conosciuto.

 

S. Veca, Prove di autoritratto

Domenico Segna

Notevole è il debito che la filosofia italiana, segnatamente quella politica, ha contratto con Salvatore Veca: un debito innanzitutto culturale prima ancora che politico. Basti leggere questa autobiografia scritta – con S. Mondadori – con passione senza alcuna vanagloria, per poter rendersi conto del peso che ha significato, e significa, la sua traiettoria intellettuale nel dibattito su che cosa debba essere la sinistra e, più ancora, su che cosa si debba intendere per cittadinanza o per società giusta.

 

F. Lopes, R. Mancini, Per una democrazia post-razziale

Lettera aperta ai vescovi dell’Italia e dell’Africa sul problema dell’immigrazione

Giancarlo Azzano

Il «popolo del Ghana ama ricordare che la saggezza è come un baobab: una sola persona non può abbracciarla». Allo stesso modo il problema dell’emigrazione si risolve solo con il dialogo e l’accoglienza reciproca fra africani e italiani. Il testo si compone di due lettere saggio. La prima è scritta da Filomeno Lopes, giornalista di origine africana che lavora per Radio Vaticana, l’altra è del filosofo Roberto Mancini. Entrambe sono una denuncia delle condizioni di vita degli emigranti africani in Italia. 

F. Ferrari, Una teologia discordante

Ambrogio Valsecchi nell’Italia degli anni ’50-’70

Giannino Piana

Il volume di Ferrari, che si compone di 4 densi capitoli, ripercorre alcuni momenti della vita di Ambrogio Valsecchi, mettendoli in stretta relazione con l’evoluzione della sua ricerca teologico-morale, dalla quale emerge una «teologia discordante» – come recita il titolo dell’opera – per le aperture dottrinali e pastorali, presentate sempre da lui come ipotesi destinate a sollecitare il dibattito in ambito ecclesiale. L’aggiornamento avviato dal Concilio nei vari campi della teologia non poteva non mettere in discussione il vecchio impianto della teologia morale – quello della casistica negativo-giuridica – rendendo necessaria una svolta metodologica e di prospettiva particolarmente radicale.

 

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Io sono Gesù

Mariapia Veladiano

Non sono molti gli autori italiani contemporanei che scrivono romanzi in cui Dio sia implicato, direttamente o indirettamente, in misura tale che la trama narrativa ne sia intrisa. Come capita in Marilynne Robinson, ad esempio (la trilogia immensa GileadLilaCasa, tutti Einaudi, e aspettiamo impazienti Jack, in arrivo), oppure in Alice McDermott (L’ora nona, ma in qualche misura anche Qualcuno, entrambi Einaudi).

 

Venezia - Mostra del cinema: il corpo delle donne

Chiavi di lettura della recente kermesse sulla settima arte

Arianna Prevedello

La 78a Mostra del cinema – la seconda in tempo di pandemia – ha consegnato una carrellata di storie nelle quali emergono alcune tendenze comuni. Si tratta di ricorrenze, codici quasi ridondanti che segnalano al pubblico un’urgenza rappresentativa sentita dagli autori (sceneggiatori e registi). Una di queste è senz’altro il corpo della donna, non tanto o non solo come questione femminile, ma proprio la sua carne come sede di possesso, di spartizione, di prevaricazione e perfino di regolamento di conti millenari. Di film in film quello delle donne ritorna come un corpo abusato, violato, interrotto che non trova spazi di pace e di dignità, in un tragico parallelismo con le cronache odierne.

 

Italia - Ecumenismo: la fede e le generazioni

La 57^ sessione di formazione del Segretariato attività ecumeniche

Laura Caffagnini

Lo svolgimento del tema – «“Racconterai a tuo figlio” (Es 13,8). Le parole della fede nel succedersi delle generazioni. Una ricerca ecumenica (I)» – ha focalizzato nella trasmissione intergenerazionale difficoltà che le famiglie e le comunità cristiane già vivevano e che ora si sono acuite.

Spagna – Catalogna: l’indulto che divide

Gabriella Zucchi

L'indulto che il 22 giugno il governo di Pedro Sánchez ha concesso a 9 leader separatisti catalani, condannati per sedizione e appropriazione indebita a seguito dei gravi eventi (referendum e dichiarazione d’autonomia) avvenuti in Catalogna nell’ottobre 2017, divide la Spagna e anche la Chiesa cattolica.

 

America Latina - Assemblea ecclesiale: Chiesa di Chiese

Intervista ad Agenor Brighenti

Mauro Castagnaro

Prete della diocesi di Tubarão, nello stato brasiliano di Santa Catarina, Agenor Brighenti insegna Teologia alla Pontificia università cattolica del Paraná (PUCPR), a Curitiba, e all’Istituto teologico-pastorale per l’America Latina (ITEPAL) del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM) a Bogotá, in Colombia. Ha partecipato come perito alle Conferenze generali dell’episcopato latinoamericano di Santo Domingo nel 1992 e Aparecida nel 2007, oltre che al Sinodo della Chiesa universale dedicato alla regione panamazzonica nel 2019.

 

America Latina – Haiti: tragedie nella tragedia

Gabriella Zucchi

L'assassinio del presidente, il sisma di magnitudo 7.2, la tempesta tropicale Grace: questi i tragici eventi che hanno colpito la Repubblica di Haiti negli ultimi due mesi. Soltanto lo scorso aprile avevamo titolato «Il paese affonda» (cf. Regno-att. 2021,8,230). Difficile trovare oggi parole se non drammatiche.

 

Africa - Sud Sudan: senza pace

Enrico Casale

Dieci anni fa nasceva il Sud Sudan. Uno stato tutto nuovo che metteva in discussione, per la seconda volta nella storia africana (la prima era stata l’Eritrea), i confini dettati dal potere coloniale. Staccandosi dal Sudan, la nuova nazione cercava di dare una identità e una vera cittadinanza alle popolazioni nere cristiane e animiste che erano sempre state trattate da Khartoum come persone di serie B (cf. Regno-att. 2,2011,14; 14,2011, 441; 18,2011,600).

 

Chiesa cattolica - India. Anche dalit

Stefano Vecchia

Non si allentano le tensioni all’interno della Chiesa cattolica indiana. Durante la scorsa estate sono riemerse su aspetti che hanno radici antiche e che sono particolarmente presenti nell’India meridionale, che non solo ospita una comunità cattolica più antica e consistente, ma è anche luogo di evoluzione e diffusione dei riti locali, quello siro-malabarese e quello siro-malankarese, in un non sempre sciolto equilibrio di rapporti tra loro e con il rito latino maggioritario.

 

Vaticano – Preghiera ecumenica per il Libano. Lettera ecumenica al Sud Sudan. Ortodossia – Vaccinazioni. Chiesa d’Inghilterra – Richiesta di perdono per l’antisemitismo. Ortodossi francesi – Nuovo metropolita. SAE – Sessione di formazione. Ebrei – Dibattito su una catechesi del papa. Dialogo cristiano-islamico – Afghanistan. Ucraina – Visita di Bartolomeo. Italia – Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste. Tempo del creato – Dichiarazione ecumenica. Chiesa ortodossa siriaca – Calendario liturgico

Daniela Sala
Luglio Vaticano – Preghiera ecumenica per il Libano. Il 1° luglio 2021 si tiene in Vaticano una Giornata di riflessione e di preghiera per il Libano intitolata «Il Signore Dio ha progetti di pace. Insieme per il Libano», alla quale partecipano i leader delle principali comunità cristiane libanesi. Oltre ai rappresentanti delle comunità cattoliche – il patriarca...

Palazzo di Londra: 10 rinvii a giudizio. Cardinale Becciu a processo. Istruttoria del processo. Francesco operato al Gemelli. Hollerich relatore al Sinodo. Servizio sanitario gratuito. Freno ai cultori del vetus ordo. Sradicare il crimine della fame. Benedetto richiama al cuore e allo spirito. Cina: 5°vescovo secondo l’accordo. Messaggio ai consacrati. Terremoto di Haiti. Per due suore uccise in Sud Sudan. Esortazione ai vaccini. Lorenzo Fazzini alla LEV. Sostegno ad Haiti, Bangladesh, Vietnam. Alessandra Smerilli nel vertice vaticano. Preghiera e digiuno per l’Afghanistan. Il cerimoniere Guido Marini lascia il Vaticano

Luigi Accattoli
LUGLIO Palazzo di Londra: 10 rinvii a giudizio. «Con decreto in data odierna il presidente del Tribunale vaticano ha disposto la citazione a giudizio degli imputati nell’ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della Segreteria di stato a Londra. Il processo avrà inizio all’udienza del prossimo 27 luglio»: così un comunicato del 3 luglio. A processo...

Multilateralismo e crisi della democrazia. Il disordine

Erik Jones

L’idea che «il calamitoso ritiro delle forze militari americane dall’Afghanistan» (cf. in questo numero a p. 481) abbia creato «un nuovo sistema internazionale», dominato dalla Cina o dalla Russia, è una «narrazione fuorviante». Quello a cui stiamo assistendo è invece un esempio, drammatico, di crescita del «disordine mondiale», dove le scelte discutibili di un paese egeomonico scompaginano gli equilibri mondiali, a prescindere dall’intenzionalità dei singoli attori. Il punto quindi – afferma Erik Jones, docente presso la Scuola di studi internazionali avanzati dell’Università Johns Hopkins – è quello di un rilancio del multilateralismo in un contesto di globalizzazione dalla quale non si può retrocedere. Una specifica forma di multilateralismo è il patto atlantico, «forte perché le due sponde» dell’Oceano hanno alle spalle «una lunga storia di lavoro comune», ma allo stesso tempo indebolito – proprio nel momento in cui se ne sente maggiormente il bisogno – dalle «tensioni» accumulatesi su più fronti negli anni e dal calo di consenso interno a ciascun paese.

Orizzonte internazionale

Sarah Numico
AMERICA 113(2021) 225, 2, agosto. Il Centro di ricerca applicata sull’apostolato (CARA) dell’Università di Georgetown ha curato un’indagine articolata per la testata dei gesuiti americani, dedicata in buona parte alla reazione dei fedeli allo scandalo degli abusi e delle violenze sessuali del 2018 e i cui risultati sono apparsi on-line a metà luglio e sul cartaceo...
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Tempo opportuno

La Seconda lettera a Timoteo

Piero Stefani
Nella Seconda lettera a Timoteo vi è un monito che, preso a sé, risuona agli orecchi di molti adatto ai nostri giorni: «Annuncia la Parola, insisti nel tempo opportuno e nel tempo non opportuno» (2Tm 4,2). Sorge un interrogativo: è opportuno o inopportuno riproporlo?* A partire dal XVIII secolo le due Lettere a Timoteo e quella a Tito sono qualificate «pastorali»....
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Gregge smarrito?

In dialogo con De Rita e soci

Luigi Accattoli
Il gregge smarrito invece della pecora smarrita: l’aggiornamento della parabola evangelica, già anticipato da papa Francesco, è ora rilanciato da Giuseppe De Rita per provare a intendere l’attuale malessere della Chiesa. «Nell’ovile abbiamo soltanto una pecora e voi dovete andare fuori a trovare le altre novantanove», viene ripetendo da otto anni Bergoglio...