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Leggere la Scrittura con la Scrittura

II domenica del tempo ordinario Is 49,3.5-6; Sal 39 (40); 1Cor 1,1-3; Gv 1,29-34 Nel Vangelo di oggi troviamo due immagini che descrivono Gesù e la sua realtà messianica. La prima è quella dell’agnello: «In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo». Nella memoria biblica, certamente ben presente all’autore del quarto Vangelo e ai suoi primi lettori, l’agnello, o meglio il suo sangue, è ciò che salva il popolo in Egitto dalla visitazione...

Uno di loro, uno di noi

Battesimo del Signore Is 42,1-4.6-7; Sal 28 (29); At 10,34-38; Mt 3,13-17 Con il battesimo di Gesù inizia la narrazione evangelica della sua predicazione messianica. Tutta l’attività pubblica di Gesù è racchiusa tra due avvenimenti: il battesimo al Giordano e la trasfigurazione su di un «alto monte», ultima tappa prima dell’arrivo a Gerusalemme, del suo arresto, della sua passione e morte. Il sigillo del suo ministero messianico, tra il suo inizio e il suo compimento, è dato e confermato dalla «voce dal cielo», ovvero da un...

Una storia tutta ebraica e il ruolo di una donna

Maria santissima madre di Dio Nm 6,22-27; Sal 66 (67); Gal 4,4-7; Lc 2,16-21 «Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù». Il nome e la circoncisione tolgono ogni dubbio sull’ebraicità di Gesù, anche se ancora oggi c’è qualche «cristiano» che si scandalizza di questo o cade dalle nuvole di fronte a tale dato inequivocabile. La circoncisione all’ottavo giorno e il nome Yeshua inseriscono di fatto questo bambino nella tradizione di Israele. Questo è anche l’intento...

Betlemme, casa del pane

A tutti voi lettori che ogni settimana seguite i miei commenti sulla rubrica La Parola in cammino, desidero inviare i miei migliori auguri di un sereno e luminoso Natale con una poesia che può aiutarci a scoprire e riflettere sulla storia biblica di Betlemme, che in ebraico significa: casa del pane.   Betlemme, casa del pane, il pane che venne a mancare alla casa di Noemi, il pane che Rut spigolava nei tuoi campi, il pane che Davide portava ai fratelli quando incontrò Golia.   Betlemme, casa del pane, a te arrivano le genti, portano oro, incenso e mirra, tre segni...

La fecondità di un giusto

IV domenica di Avvento Is 7,10-14; Sal 23 (24); Rm 1,1-7; Mt 1,18-24 Di solito l’immagine popolare di Giuseppe è quella di un uomo mite, forse anche troppo, abbastanza passivo e remissivo, che in certo senso «subisce» quanto sta accadendo nella sua vita. In realtà se ci si sofferma a riflettere sulle poche ma importanti espressioni che lo ritraggono, si possono scoprire alcuni aspetti della sua persona e della sua vicenda che non solo gli restituiscono spessore, ma ci aiutano a riflettere. Un primo aspetto riguarda il suo essere «giusto»: «Poiché...

Un Messia non conforme

III domenica di Avvento Is 35,1-6a.8a.10; Sal 145 (146); Gc 5,7-10; Mt 11,2-11 Come già accennato domenica scorsa, l’idea del Messia che il Battista aveva non corrispondeva al modo in cui Gesù di fatto realizza il suo ministero messianico: gira per i villaggi, frequenta pubblicani e prostitute, non disdegna i lauti banchetti ed è spesso anche ospite di farisei. Un comportamento del tutto diverso da come l’ultimo dei profeti aveva annunciato la venuta del Messia. Ora Giovanni è in carcere, la fedeltà alla giustizia e alla parola del Signore lo ha...

«Un frutto degno di conversione»

II domenica di Avvento Is 11,1-10; Sal 71 (72); Rm 15,4-9; Mt 3,1-12 Il Vangelo di questa domenica ci presenta la figura di Giovanni il Battista, che nel deserto di Giuda invita alla conversione e annuncia che «il Regno dei cieli è vicino». Giovanni si presenta come un profeta che incarna il messaggio del Signore con la sua stessa vita. Vestito di peli di cammello, cibandosi di cavallette e miele selvatico, è l’emblema dell’essenzialità ridotta all’osso e che può sembrare quasi esagerata. Anche le sue parole non sono né dolci, né...

La sapienza dell’attesa

I domenica di Avvento Is 2,1-5; Sal 121 (122); Rm 13,11-14a; Mt 24,37-44 Con questa domenica entriamo nel tempo dell’Avvento, ovvero nell’attesa della venuta definitiva del Messia. Spesso, erroneamente, si pensa che l’Avvento sia l’«avvento» del Natale, cioè della festa che fa memoria della nascita, per noi cristiani, del Messia. In realtà è proprio questa prima venuta che ci proietta nell’attesa di quella ultima e definitiva. Se il Natale è il «già» della storia, l’Avvento è il «non ancora»,...

Una corona di spine

Cristo re dell’universo 2Sam 5,1-3; Sal 121 (122); Col 1,12-20; Lc 23,35-43 In questa domenica si celebra la festa di Cristo re dell’universo e si chiude anche l’anno liturgico C; la prossima domenica infatti, con l’inizio dell’Avvento, entreremo in un nuovo anno liturgico, l’anno A. Si compie così un itinerario che culmina nella proclamazione della regalità di Gesù come Cristo, ovvero come messia, l’unto di Dio, e lo si fa attraverso la contemplazione di un uomo che sta morendo in croce incoronato di spine. Direi che rispetto alla...

Nemmeno un capello

XXXIII domenica del tempo ordinario Ml 3,19-20a; Sal 97 (98); 2Ts 3,7-2; Lc 21,5-19 È evidente che la pagina di Vangelo di questa domenica riflette non tanto il tempo di Gesù, quanto ciò che è avvenuto qualche anno dopo la sua morte. Si parla della distruzione del Tempio, delle persecuzioni e di una divisione ormai chiara tra i seguaci del Maestro e altri ebrei, il cui riferimento ora sono le sinagoghe. Anni difficili, bui, confusi, in cui era difficile comprendere il senso degli avvenimenti e trovare la direzione verso cui guardare e verso cui dirigere i propri passi....