Le due elezioni regionali in Sardegna (25 febbraio) e in Abruzzo (10 marzo) hanno dato il via all’anno elettorale.
Le parole di papa Francesco alla Radio televisione svizzera (cf. Vatican News 9.3.2024, https://bit.ly/3wROYG9) sulla necessità per l’Ucraina d’avere il «coraggio della bandiera bianca e negoziare» (cf. anche Re-blog.it, 11.3.2024, https://bit.ly/3vl6B0B) hanno suscitato molte reazioni contrarie in Ucraina. Accanto agli esponenti politici si sono espressi anche quelli religiosi.
Nessuna tornata elettorale è un adempimento di routine. Lo è ancor meno nel caso del Parlamento Europeo e delle elezioni del prossimo 6-9 giugno.
I termini «ministeri» e «ministerialità» dopo il Vaticano II sono divenuti abituali nel lessico della riflessione storico-teologica e pastorale.
Finalmente, a quasi un anno dalla sua nascita (cf. Re-blog.it, 5.3.2023, https://bit.ly/3JT7K3A), viene reso noto l’elenco dei membri del Comitato sinodale italiano, l’organismo che la CEI ha istituito per dare forma al Cammino sinodale della Penisola.
Il percorso sinodale va snodandosi in India con attenzione alle particolarità del contesto locale e anche alle proprie ambiguità, che derivano dalle caratteristiche storiche e ambientali in cui si è sviluppata la Chiesa nel grande paese dell’Asia meridionale. La realtà dei dalit, un tempo definiti «intoccabili» e riabilitati dal mahatma Gandhi come «harijan», figli di Dio, riguarda un quarto della popolazione totale dell’India.
Messa in calendario a 11 anni di distanza dalla precedente, l’attuale visita ad limina apostolorum dei vescovi italiani si caratterizza, tra le altre cose, per il fatto che a compierla ci saranno 20 vescovi in meno rispetto al 2013.
L’8 febbraio scorso si è svolto a Palazzo Borromeo a Roma, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, un interessante convegno su «Stato e Chiesa a 40 anni dalla firma del Concordato repubblicano».
La crisi della stampa locale, con vendite, chiusure e accorpamenti, è uno dei principali termometri della crisi generale dell’editoria giornalistica fatta di ridimensionamenti e prepensionamenti continui. Un settore in crisi e con molte colpe proprie, ma anche vittima di una trasformazione, quella del digitale, che sa di rivoluzione non solo tecnologica, ma anche di costume.
La crisi dei giornali diocesani negli Stati Uniti segue il trend della crisi dei giornali locali: parte da questa osservazione un lungo e informato articolo della testata cattolica statunitense National catholic reporter.
A pochi giorni (4 marzo) dall’inserimento nella Costituzione francese del diritto all’interruzione volontaria della gravidanza, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato la presentazione, per il mese di aprile, di un disegno di legge sulla «morte assistita». Esso faceva parte delle sue promesse elettorali e contiene anche una sezione relativa al rafforzamento delle cure palliative.
A fronte dei quasi 500 libri pubblicati col suo nome, il card. Martini con pronta autoironia asseriva che, trattandosi di raccolte di interventi orali, egli vedeva il suo nuovo libro solo quando era già confezionato e pronto alla diffusione.
Per ricordare il centenario della nascita di Luigi Sartori (1o gennaio 1924 – 2 maggio 2007) la Facoltà teologica del Triveneto ha imboccato una via a un tempo originale e coerente.
Per il sociologo Filippo Barbera la riconquista di uno dei tempora che strutturano l’esperienza umana può avvenire solo attraverso la sua (ri)politicizzazione, attraverso cioè il recupero della politica, dimensione inaggirabile del con-vivere che sembra aver subito la stessa parabola del futuro.
L’itinerario intellettuale di Pietro Scoppola è stato ispirato dal tema del rapporto fra coscienza religiosa e coscienza civile, fra Chiesa e stato, tra democrazia e spiritualità nei secoli XIX e XX.
Achille Silvestrini (1923-2019) è stato uno degli architetti della Ostpolitik vaticana e dei massimi artefici della politica estera della Santa Sede, anche verso l’Italia, nel periodo postconciliare.
Merito del libro di Fulvio De Giorgi è d’aver esteso questo tradizionale campo d’indagine. Ha così mostrato la ricchezza e la varietà della partecipazione femminile al moto di rinnovamento che Chiesa e società italiana attraversarono tra Ottocento e Novecento. Alla base del volume sta l’allargamento della categoria di modernismo.
Non sono 21 le storie d’amore che il libro racconta, sono almeno 23. 21 più due: la storia d’amore per la Bibbia della scrittrice, Maria Teresa Milano, e l’intreccio amoroso che ci restituisce, disegno dopo disegno, l’illustratrice, Alice Negri.
Il Signore degli anelli di John Ronald Reuel Tolkien ha catturato l’immaginazione di tanti giovani e meno giovani lettori in tutto il mondo: secondo alcune statistiche, è il classico del Novecento più letto dopo la Bibbia.
Il volume di Luigi Sandri, giornalista di lungo corso, esperto di ecumenismo, è un viaggio nella storia della Chiesa, delle dottrine teologiche, dei rapporti tra Chiesa e politica, dei concili, dei sinodi, del magistero…
L’innovazione è un tratto caratteristico di tutte le imprese nate all’interno delle economie che si snodano lungo la via Emilia, dalle scienze della vita alla meccatronica, comprese quelle che operano nei settori più tradizionali del Made in Italy (alimentare, abbigliamento, arredamento).
Il nucleo della fede cristiana per Elizabeth E. Green, pastora emerita dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia, coincide con le tre parole che compongono, nel loro insieme, il titolo del libro: «Dio», «vuoto», «genere».
Un’agenda della vita quotidiana comunitaria che man mano s’avvicina ai fatti noti come la «strage di Monte Sole».
I giovani italiani faticano a conquistare una propria autonomia dalla famiglia, ad accedere a un’abitazione propria e a fare ingresso stabile nel mondo del lavoro.
Dal 1° al 3 marzo a Roma si è svolto un convegno sul tema «Giovani e sessualità. Sfide, criteri e percorsi educativi», organizzato dalla Pontificia università salesiana.
Nell’anno in cui la cerimonia degli Oscar è sbarcata in un orario ancora fruibile sulla nostra TV pubblica le sorprese concesse dalle iconiche statuette sono state davvero poche, sebbene la conduzione di Jimmy Kimmel – assolutamente uno spasso a cui non siamo abituati – abbia assicurato una maratona più che godibile.
Con 907 assassini, il 2023 è stato l’anno più violento della storia del Costa Rica, un paese dalla tradizione democratica e pacifista a tal punto da essere uscito illeso dalle lotte che hanno devastato il Centroamerica negli anni Settanta e Ottanta del Novecento, grazie anche alla sua rinuncia a un esercito proprio (scelta che risale al 1o dicembre 1948).
Nel suo ampio discorso al Congresso del 1° marzo scorso, il presidente argentino ultraliberista Javier Milei ha annunciato la chiusura dell’agenzia Télam. Si tratta della più grande agenzia di stampa statale dell’America Latina, con 700 dipendenti e quasi 80 anni di storia.
I sistemi d’intelligenza artificiale danno oggi un aiuto fondamentale all’azione, alla percezione e alla conoscenza umana. Il rapido progresso tecnico offre potenzialità di sviluppo sempre ulteriori.
E, tuttavia, lo stesso progresso non è esente da rischi: ad esempio, divenire strumento d’esclusione e d’ingiustizia per i pregiudizi integrati negli algoritmi, che in misura crescente regolano la vita. Ma anche la possibilità che un certo entusiasmo non sorvegliato induca nella cultura visioni riduttive dell’umano, della sua intelligenza – che non è solo calcolante – e della sua creatività, segnata da un limite fecondo, che la fede esprime come creaturalità e coglie attraverso la categoria biblica di carne. La polarità virtuale-fisico (materiale-immateriale) è lo snodo intorno al quale sono articolate le quattro riflessioni tra tecnologia, antropologia, filosofia e teologia raccolte nel dossier e frutto di un seminario di studi organizzato lo scorso febbraio dall’associazione Nuovo SEFIR: dal ripensamento delle operazioni «mentali» nel loro intreccio con la corporeità, alle idee di persona e di risurrezione della carne – patrimonio della fede cristiana, capaci di offrire al pensiero intorno all’uomo spunti di resistenza feconda davanti all’avanzata di tentazioni «tecno-gnostiche».
Il termine «realtà virtuale» è un ossimoro composto da due parole apparentemente in contrasto tra loro: «realtà» e mondo «virtuale». La sfida a cui oggi siamo chiamati a dare una risposta è quella di un universo digitale che dall’ambiente virtuale sta diventando sempre più «reale», conquistando progressivamente più spazio nel mondo concreto.
L’intelligenza umana ha una peculiare «qualità relazionale». La tecnologia e la scienza la manifestano creativamente in modo sempre nuovo.
La coscienza è misteriosa eppure custodisce in sé la nostra più intima identità. Che cos’è dunque la coscienza? Qui sembrano essere opportune le parole che Agostino usava per parlare del tempo: se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più.
Come Eugen Biser ha fatto notare, la teologia cristiana – fin dai suoi inizi – ha messo a disposizione dell’annuncio evangelico il suo lessico sperimentale, affollato di parole nuove (o prese in prestito dal vocabolario greco dei filosofi e dei tragediografi, ma pure dai rotoli di Israele, e via via risemantizzate) atte a render conto dell’inaudito racconto dei pescatori di Galilea.