Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti (USA) del 2024 sono appena iniziate. Salvo imprevisti, il presidente Joseph R. Biden Jr. sarà il candidato del Partito democratico. Biden affronterà l’ex presidente Donald J. Trump o uno dei tanti altri concorrenti nella nomination repubblicana.
Il film di Christopher Nolan è grande, pesante, duro, un capolavoro sensoriale e sinestetico non solo su Oppenheimer, ma su di noi e sulle nostre intangibili possibilità e incapacità d’affrontarle responsabilmente.
Rassegne parallele e collaterali, star (poche), glamour, polemiche, pronostici e soprattutto i 23 film in concorso. È in particolare su questo nutrito gruppo di opere che è calato il sipario della 80a Mostra del cinema di Venezia.
Il documento pubblicato dalla Commissione internazionale mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa (nel suo insieme) al termine della sua XV Sessione plenaria, tenutasi ad Alessandria di Egitto dall’1 al 7 giugno 2023, ha preso il nome di Sinodalità e primato nel secondo millennio e oggi.
La 49a sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (SAE), svoltasi dal 23 al 29 luglio ad Assisi, intitolata «Chiese inclusive per donne nuove e uomini nuovi.
L’8 agosto scorso papa Francesco ha emanato una lettera apostolica in forma di motu proprio con la quale ha modificato due canoni del Codice di diritto canonico concernenti le prelature personali (cann. 294-297), di cui attualmente sussiste concretamente, in quanto eretta canonicamente, una sola figura, ossia l’Opus Dei.
Mentre si stanno mettendo a punto varie iniziative per l’apertura dell’Assemblea sinodale è interessante registrare come diversi vescovi stanno dando una lettura dell’assise su cui tanto si è lavorato in questi ultimi due anni.
Sono le voci di teologi, politici, sacerdoti, prigionieri politici e delle loro mogli e madri che arrivano dalla Bielorussia dove dal 2020, a seguito delle elezioni presidenziali e della riconferma di Lukašėnka al suo sesto mandato, si consuma una delle più dolorose crisi politiche.
Il 20 agosto scadeva l’ultimatum del delegato inviato dalla Santa Sede nello stato meridionale indiano del Kerala per tentare di porre fine alla vertenza. Ma la risposta è stata un netto rifiuto.
L’antica, solenne e imponente struttura del seminario diocesano di Verona ha costituito lo scenario che dal 3 al 6 luglio scorsi ha ospitato il XII incontro di studio dell’Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM).
L’impostazione complessiva del testo suggerisce che, da un lato, la novità sia stata ormai recepita in seno a una tradizione, mentre, dall’altro, si lascia capire che, di fatto, su questo fronte la svolta conciliare non è ancora stata pienamente recepita all’interno della comunità ecclesiale.
Quando nei Vangeli Gesù discute con altri maestri ebrei in un confronto talora anche aspro, ci troviamo dinanzi a una dinamica usuale per la cultura religiosa ebraica del tempo: un rabbi ebreo che misura il proprio insegnamento con quello di altri rabbi.
La posizione di Joseph Moingt è certamente critica, ma dobbiamo chiederci che tipo di critica sia. Se i nostri tempi sono effettivamente inclini alla critica, spesso si tratta di una semplice denuncia, per di più globale. Ma può anche assumere la forma di differenziazioni all’interno di un determinato ambito, ed essere efficace. Dobbiamo quindi spiegare che cosa intendiamo.
Nei 60 anni che separano il Vaticano II dall’oggi ecclesiale e culturale, il Concilio è stato al centro di un percorso non sempre lineare, in una storia della recezione che ha conosciuto tensioni e tentativi di normalizzazione del grande evento da parte di attori diversi dell’ecosistema ecclesiale.
L’autore è docente di Lingua e letteratura russa e già in altri testi ha affrontato il tema. Il filetismo è l’anima dell’«operazione militare speciale» in Ucraina.
È il 26 dicembre 1946: la guerra è finita da oltre un anno ma alcuni reduci della Repubblica sociale italiana come Giorgio Almirante, Pino Romualdi e altri esponenti del regime fascista decidono di costituire un partito che tenga alta la fiaccola del ricordo del ventennio.
Il volume sul Metodo raccoglie 10 brevi saggi di altrettanti studiosi che – con un genere letterario rivolto a un pubblico ampio di lettori (non solo specialisti) – tracciano dei percorsi all’interno di ambiti particolari.
In questo percorso, un ruolo cruciale giocano i pontificati di Pio XI e di Pio XII, dal momento che nel corso del loro governo cinema, radio e televisione diventano aspetti costitutivi di quel mondo moderno cui la Chiesa vuole trasmettere il proprio messaggio.
Il titolo corrisponde a uno dei messaggi fondamentali di questo intenso libro. Con l’espressione Era irriconoscibile ci si riferisce a quelle che si è soliti definire «apparizioni», un termine sul quale occorrerà ritornare. La scelta, per quanto calzante, non esaurisce però i molteplici messaggi contenuti nel volumetto.
Si può essere tentati, vedendo il sottotitolo, di andare subito a leggere le «storie» dei papi Benedetto e Francesco, che l’autore ha «potuto conoscere da vicino, già prima che fossero eletti al soglio di Pietro» (5). Ma si farebbe torto alle altre storie, che ritraggono «ambulanti, zingari, ebrei, martiri».
Quattro studiosi di quest’ultima, la prima studiosa della poetessa milanese suor Onorina Dino, la biografa Graziella Bernabò, il critico letterario Davide Puccini, a cui va riconosciuto il merito d’aver inserito per primo la Pozzi in un’antologia della poesia italiana e, infine, Marco Della Torre, che ha illustrato il legame che univa la poetessa alle sue montagne, tra le quali si sentiva finalmente libera dall’ingombrante padre.
L’intelligenza artificiale si trova quasi ovunque: può guidare le auto o fare una serie di diagnosi mediche. Funziona come qualsiasi tipo d’intelligenza e la si utilizza ogni volta che non si sa come comportarsi.
Come e che cosa si trasmette della Palestina alla cosiddetta Generazione Z, ragazze e ragazzi palestinesi nati nella prima decade del 2000?
L’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) e degli algoritmi predittivi nei settori di polizia, ordine pubblico e gestione delle migrazioni ha offerto e offre notevoli possibilità e sicuramente molti vantaggi d’ordine pratico; tuttavia, parallelamente alle promesse d’efficienza e sicurezza, emergono gravi preoccupazioni riguardo ai rischi per la privacy e a potenziali discriminazioni.
Un incubo. È questa la parola che l’ONG internazionale Human Rights Watch spende nel titolo del rapporto uscito lo scorso agosto, dedicato ad Haiti e all’aggravarsi della crisi che attanaglia il paese ormai da anni.
Sono «passati 50 anni e ancora non abbiamo raggiunto la pace che è frutto della giustizia, giustizia che è stata scarsa e che, per questo, mantiene il paese pieno di ferite».
A seguito dell’accusa di terrorismo, disinformazione e promozione della violenza, il 15 agosto la magistratura nicaraguense ha confiscato i beni mobili e immobili, nonché i conti correnti, dell’Università centramericana (UCA) gestita dalla Compagnia di Gesù.
La novità ecclesiale dei nuovi movimenti religiosi, «uno dei frutti più significativi – come ebbe a dire Giovanni Paolo II – di quella primavera della Chiesa, già preannunciata dal concilio Vaticano II», dopo l’emersione degli abusi nella Chiesa, che in certa misura li ha coinvolti per ragioni strutturali, ecclesiologiche e teologiche, rischia di volgere verso derive settarie. Il frutto potrebbe marcire prima di maturare. Non basta la bontà del carisma delle origini, serve il tempo storico della crescita. Come non basta il solo riferimento a Pietro quale garanzia. Il testo del vescovo Franco Giulio Brambilla illustra bene la necessità di una più compiuta ecclesiologia di comunione, che tenga assieme la partecipazione alla vita di tutta la Chiesa e della Chiesa di tutti con l’appartenenza al proprio gruppo elettivo. Così come una teologia che componga e distingua il rapporto tra incarnazione e trascendenza. Perché serve una più compiuta relazione tra carisma, istituzione e leadership.