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Parole delle religioni

Parole delle religioni

Perché la guerra?

Tra necessità e giustizia

Piero Stefani
Il più diffuso calendario musulmano prende l’avvio dall’egira (632 d.C.). Per collocare nel giusto orizzonte la trasmigrazione della piccola comunità dei seguaci di Muhammad da Mecca a Yatrib (la futura Medina) occorre aver presente che, solo da quel momento in poi, i musulmani si trovano nella condizione di stipulare accordi con altri gruppi. Là dove ci sono patti...

La ricompensa

Realtà e dissimulazione del mostrarsi

Piero Stefani
La parola «ipocrisia», di origine greca, significa simulazione. Ypocrinomai, nella forma media del verbo, vuol dire: sostenere una parte, recitare, fingere. L’yprocrites era l’attore. In questo caso non ci sono significati negativi. Quella dell’attore è una «dissimulazione onesta»,1 tutti sanno di essere davanti a una finzione la quale rimanda alla vita...

La corona della pace

Dall’Antico Testamento ai nostri giorni

Piero Stefani
Nel rito preconciliare della messa in latino, non di rado il Vangelo iniziava con questa formula: «In illo tempore Iesus dixit...». Anche ora, quando non si è nelle condizioni di riportare l’ambientazione precisa dell’episodio, si ricorre a: «In quel tempo Gesù disse...». È una clausola che riguarda il passato. Di contro, nei profeti d’Israele...

Secondo Matteo

A 100 anni dalla nascita di Pasolini

Piero Stefani
Alla 25a mostra del cinema di Venezia (1964) il Leone d’oro fu assegnato a Deserto rosso di Michelangelo Antonioni, con protagonista la compianta Monica Vitti. Dopo l’oro, l’argento, il secondo premio, fu assegnato a Il Vangelo secondo Matteo, pellicola (allora lo si poteva dire alla lettera) dedicata «alla cara, lieta, familiare memoria di Giovanni XXIII», morto, come...

Messor lo frate Sole

Misura del tempo e cura delle creature

Piero Stefani
Nel primo capitolo della Genesi, il quarto giorno sono create due grandi fonti luminose nel firmamento per separare il giorno dalla notte, per stabilire le feste, i giorni e gli anni e per illuminare cielo e terra (Gen 1,16-19). Per leggere questi passi, il principio di non contraddizione va riposto nel cassetto. In caso contrario si rimarrebbe spiazzati dal constatare che la funzione dei due luminari...

Il giorno e le stelle

Epifania e preghiera per l’unità dei cristiani

Piero Stefani
Nel 2022, per tutti i cristiani, l’Epifania si prolungherà fino alla seconda metà di gennaio. Non si tratta di una globale rivincita del calendario giuliano. Il motivo è un altro: la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (17-25 gennaio) del prossimo anno sarà dotata di esplicite risonanze epifaniche. Il tema scelto dal Consiglio delle Chiese...

Bibbia a frammenti

Tra oralità e scrittura

Piero Stefani
L'origine delle parole è quasi sempre la porta principale che conduce alla loro comprensione. Non fa eccezione il termine «Corano»: in base all’etimo rimanda non all’idea di scrittura bensì a quella di recitazione. Non per nulla, all’interno dello stesso testo sacro dell’islam è contenuto l’ordine rivolto a Muammad di recitare il Corano...

Cielo e terra

Cosa sono e perché te ne ricordi?

Piero Stefani
Quando succede un incidente o una disgrazia accorre gente; alcuni lo fanno per prestare soccorso, altri per guardare. Non bisogna essere grandi studiosi per cogliere i meccanismi psicologici che inducono certuni a sostare e altri a deprecare quel tipo di presenza. Se si tratta di un evento particolarmente tragico il pellegrinaggio e le critiche si prolungheranno nei giorni successivi. Le cose stanno...

Tempo opportuno

La Seconda lettera a Timoteo

Piero Stefani
Nella Seconda lettera a Timoteo vi è un monito che, preso a sé, risuona agli orecchi di molti adatto ai nostri giorni: «Annuncia la Parola, insisti nel tempo opportuno e nel tempo non opportuno» (2Tm 4,2). Sorge un interrogativo: è opportuno o inopportuno riproporlo?* A partire dal XVIII secolo le due Lettere a Timoteo e quella a Tito sono qualificate «pastorali»....

Battezzatǝ in Cristo

Una radicale uguaglianza tra uomini e donne

Piero Stefani
La parete di fondo del salone d’onore del Palazzo dei diamanti a Ferrara è contraddistinta da un affresco (staccato e riportato su tela) di grandi dimensioni. La sua collocazione originaria era il refettorio del convento agostiniano di Sant’Andrea. L’opera, risalente alla terza decade del Cinquecento, è di Benvenuto Tisi da Garofalo; resta ignoto l’autore del complesso...