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Attualità

Attualità, 12/2020

Italia - Chiesa: pastori, non funzionari

Sul ministero del vescovo oggi

Mariano Crociata

Tra i non pochi temi teologici e pastorali che reclamano una rivisitazione in questi tempi di profondo cambiamento socio-culturale ed ecclesiale, quello dell’esercizio del ministero episcopale non appare affatto secondario, per quanto abbia dalla sua tutto il rilievo conferito dal concilio Vaticano II. Le circostanze recenti determinate dall’epidemia da coronavirus non fanno altro che accentuare l’urgenza di una rinnovata riflessione.

 

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Italia - Politica: i movimenti di Conte

La difficile ripresa tra crisi economica e blocco della politica

Gianfranco Brunelli

Stiamo attraversando la più grande crisi economica della storia recente. Siamo stati a un passo dal crollo del sistema sanitario nazionale. E per non fare saltare il sistema sanitario nelle aree più colpite del paese abbiamo probabilmente «sacrificato» vite umane. Ora l’emergenza è economica e sociale. Tre milioni di disoccupati in più a settembre, un 30% degli esercizi commerciali a rischio chiusura, un PIL tra il -9 e il -13%. Se va bene, il doppio rispetto alla crisi del 2009 (cf. Regno-att. 8,2020,247).

 

Australia - Sinodalità: una luce dal Sud

Per uscire dalla crisi della pedofilia una proposta di riforma del governo della Chiesa

Massimo Faggioli

Negli ultimi anni, la Chiesa australiana è stata un esempio unico, foriero di notizie incoraggianti perché la storia dello scandalo e delle sue ripercussioni in Australia è unica.

 

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Italia - Comunità di Bose: il tarlo del potere

Gianfranco Brunelli

Nelle ultime settimane la Chiesa italiana (e non solo) ha vissuto momenti di sconcerto e sofferenza per il «caso Bose». Un comunicato del 27 maggio della Comunità annunciava che la Santa Sede aveva ordinato al fondatore ed ex priore Enzo Bianchi e ad altri tre membri (Goffredo Boselli, Lino Breda e Antonella Casiraghi) di «separarsi dalla Comunità monastica di Bose e trasferirsi in altro luogo, decadendo da tutti gli incarichi attualmente detenuti». Il segretario di stato vaticano, Pietro Parolin, aveva emanato l’ordine il 13 maggio. E papa Francesco personalmente aveva approvato la decisione «in forma specifica», cioè in modo definitivo e senza possibilità d’appello.

 

Religiose - Pandemie: le pioniere

Che cosa possiamo imparare dalle suore che sono state in prima linea nelle pandemie lungo la storia

Elizabeth Eisenstadt Evans *

Il ruolo delle religiose che si sono prese cura delle vittime della pandemia del 1918 che ha provocato milioni di morti in tutto il mondo è sempre più riconosciuto e lodato. Quello che forse è meno noto è che per secoli le suore sia in Europa sia come immigrate negli Stati Uniti sono state delle precorritrici dei tempi, aggiungendo il fervore del volontariato e la capacità imprenditoriale alla loro missione di prendersi cura dei malati e prevenire la diffusione delle malattie.

Stati Uniti - Religiose: un panno pulito sulle ferite del mondo

Maria Elisabetta Gandolfi
C'è un romanzo recente che racconta l’attivissima vita delle religiose nella città di New York dei primi del Novecento. Un pullulare di ordini religiosi dediti ad alleviare le miserie di migranti e povera gente. Al centro de L’ora nona di Alice McDermott (Einaudi, Milano 2019) c’è una lavanderia: «“Ne è passato del tempo dall’ultima volta...

USA - Razzismo: fomentare le divisioni

Le peggiori violenze urbane dal 1968

Massimo Faggioli

Nell’arteria principale di una delle città più grandi dell’upper Midwest americano, Minneapolis, il 25 maggio 2020 si è consumato l’ennesimo atto di violenza gratuita e ingiustificata da parte della polizia durante l’arresto di un cittadino afroamericano. George Floyd era stato fermato con l’accusa di aver usato una banconota da 20 dollari contraffatta. Sul conto del poliziotto che ha soffocato George Floyd c’era già una serie di denunce per abusi di potere e uso ingiustificato di forza letale. Questo omicidio va ad aggiungersi a una lunga serie di altri omicidi di afroamericani da parte della polizia o su cui la polizia e il sistema giudiziario hanno chiuso gli occhi, se non peggio, negli ultimi 400 anni di storia americana.

 

USA - Razzismo: peccato originale

Daniela Sala

«La vita dei neri conta?». Davanti alla drammaticità delle divisioni razziali e delle discriminazioni denunciate negli ultimi anni – anche in forma violenta – dal movimento Black lives matter, il vescovo (nero) Edward K. Braxton di Belleville nell’Illinois se lo chiedeva qualche anno fa nella sua lettera pastorale La Chiesa cattolica e il movimento Black lives matter (Regno-doc. 3,2017,97).

 

Germania - Riunificazione: cattolici oltre il Muro

Alessandro Milani

Quest’anno la Germania ricorda due importanti anniversari tra loro correlati: il 75° dalla sconfitta nella Seconda guerra mondiale e il 30° della riunificazione (cf. Regno-att. 10,2020,281; 20,2019, 591). Divisi per decenni dalla Guerra fredda, i due stati tedeschi tornarono a essere una cosa sola a nemmeno un anno dal crollo del muro di Berlino.1 Pur non essendosi completamente persi di vista durante la separazione, i cristiani delle due Germanie poterono finalmente iniziare a capirsi.

 

Italia - Legalità: la mafia ti porta la spesa

L’emergenza sanitaria e l’azione di welfare della criminalità organizzata

Federico Varese

Il 4 aprile il fratello di un boss di Cosa nostra è stato visto mentre distribuiva pacchi di pasta nel quartiere palermitano dello Zen. Quando La Repubblica-Palermo ha raccontato il fatto, l’uomo, con precedenti per traffico di droga, disse che voleva semplicemente fare della carità ma mostrò il suo vero volto quando minacciò il giornalista.1 Non è la prima volta che una mafia italiana sembra voler aiutare le persone in difficoltà, e non è un comportamento limitato all’Italia. Questi episodi ci ricordano che alcuni gruppi criminali sono alla ricerca di una merce preziosa e intangibile: la legittimità che si fonda sul consenso sociale.

 

Italia - COVID-19: religiosità di ritorno

Una risposta all’incertezza

Ferruccio Biolcati, Riccardo Ladini, Francesco Molteni

La pandemia che ha colpito la società globale ha avuto e continuerà ad avere inevitabilmente delle conseguenze nei più svariati ambiti, incluso quello religioso. La sorpresa e durezza dell’impatto, la quantità di lutti e di malati, fino ad arrivare alle conseguenze economiche e sociali di un periodo di totale chiusura, sono solo alcuni degli elementi che hanno portato a una situazione di diffusa insicurezza. Quest’ultima si è tradotta in una ricerca di conforto nella religiosità?

 

Italia - Teologia: l’origine come creazione

Senso dell’esistenza e domanda sull’origine. La Facoltà teologica dell’Italia settentrionale

Massimo Epis

Che cosa cerchiamo quando investighiamo le origini di ciò che chiamiamo mondo? Il desiderio di ricostruire la genealogia dell’universo, il passato da cui proveniamo, è sospinto da un interrogativo che investe il presente dell’esistenza personale e il destino solidale dell’umanità con il cosmo. La domanda sull’inizio è un interrogativo sul senso dell’origine che ci abita.

 

Reformanda

L’autentica conversione comporta sempre una ri-forma della Chiesa

Giacomo Canobbio

La questione che si pone quando si voglia affrontare il tema della riforma della Chiesa è quali aspetti si possano prefigurare. Osservando la storia, sono tre quelli sui quali l’attenzione si è soffermata: i costumi, la dottrina, le strutture organizzative. Se sul primo dei tre si è in genere concordato, sugli altri due la discussione è stata accesa. In verità anche circa la riforma dei costumi non appare pacifico cosa si debba intendere: il tema della santità indefettibile della Chiesa ha portato a distinguere la riforma dei costumi delle singole persone – autorità o fedeli in generale – da quella della Chiesa come totalità.

 

Schede - Giugno

Valeria Roncarati (a cura di)

Per la redazione delle Schede di questo numero hanno collaborato: Giancarlo Azzano, Maria Elisabetta Gandolfi, Flavia Giacoboni, Manuela Panieri, Valeria Roncarati, Daniela Sala, Domenico Segna, Paolo Tomassone.

S. Dianich, Gesù

Un racconto per chi non ne sa nulla… o ha dimenticato

Piergiorgio Cattani

Scrivere un libro intorno alla figura di Gesù potrebbe sembrare un azzardo. Si sono occupate biblioteche e ancora oggi non si finisce mai di sostare su un personaggio che, al di là delle convinzioni personali, ha cambiato la storia del mondo. «Si calcola che nel XX secolo siano usciti 100.000 libri a lui dedicati»: così annota Piero Stefani proprio all’inizio di un libro dedicato a Gesù.1

 

E.E. Green, Un percorso a spirale

Teologia femminista: l’ultimo decennio

Rita Torti

Svelare le logiche di dominio ed esclusione (sessista ma non solo) ancora ben presenti in case, Chiese e strade del nostro tempo, e aprire prospettive di liberazione e rigenerazione: questo, da molto tempo, fanno le teologie femministe. Nel suo nuovo lavoro la teologa e pastora della Chiesa battista Elizabeth E. Green, già autrice di diversi importanti studi, torna a proporre i temi classici di queste teologie, perché, anche se spesso abbiamo la sensazione di dover sempre ricominciare da capo, in realtà gli schemi patriarcali si riproducono in contesti che cambiano; perciò gli inizi non sono semplicemente alle nostre spalle, ma – come in una spirale – vanno sempre riletti e approfonditi.

 

Insieme sulla stessa barca (a cura di), Dalle finestre di casa

Sguardi sapienziali in tempo di pandemia

Giancarlo Azzano

I testi presentano diagnosi e  prospettive che toccano questioni riguardanti la sfera psicologica, il ruolo dello stato, le forme di comunicazione, la sospensione di alcuni diritti civili, i rischi d’impoverimento delle fasce sociali più fragili, questioni tutte che impongono in modo urgente una ridefinizione del nostro rapporto con la natura e fra le comunità e gli individui.

 

A. Valerio, Maria Maddalena

Equivoci, storie, rappresentazioni

Marinella Perroni

L'a. ha avuto ragione ad accettare di pubblicare un nuovo studio su Maria Maddalena e di farlo su una collana che porta il titolo «Farsi un’idea», che ha cioè il merito d’avvicinare il grande pubblico a questioni che potrebbero sembrare di laboratorio, riservate cioè a pochi studiosi e ai loro dibattiti accademici, e che hanno invece pesantemente influenzato il pensare e il vivere di un’intera tradizione religiosa.

D. Palano, Bubble democracy

La fine del pubblico e la nuova polarizzazione

Luca Miele

Damiano Palano individua quel capovolgimento «ambientale» che ha portato a una marginalizzazione del discorso della verità. È cambiato l’ambiente, la sfera sociale e comunicativa, nella quale agiamo e pensiamo. «Il rapporto con la “verità” – scrive – viene sostanzialmente ridimensionato, perché l’attenzione si rivolge piuttosto alla trasformazione nelle relazioni tra cittadini e informazione. La proliferazione delle notizie false viene così ricondotta soprattutto alla modificazione strutturale dell’ambiente in cui gli individui si formano la loro percezione della realtà» 

G. Cirignano, Non lasciamoci rubare il Vangelo

Francesco Pistoia

Il volume continua la riflessione di Non lasciamoci rubare la speranza e approfondisce, nella collana «Le ragioni dell’Occidente», il discorso che l’autore va sviluppando sul cattolicesimo del nostro tempo. Cirignano, docente emerito della Facoltà Teologica dell’Italia centrale e per anni assistente dell’Associazione italiana maestri cattolici, parte dalla sua ricca esperienza educativa. È convinto che l’avventura conciliare abbia posto fine a una lunga difficile  stagione e abbia aperto al futuro con proposte dirompenti, non sempre pienamente condivise e talvolta anche vivacemente contestate. Il suo discorso mira a una lettura attenta della storia e della Chiesa.

 

 

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Troppa felicità

Mariapia Veladiano

È ancora l’impensata eccezionalità dei giorni presenti a guidare le libere associazioni che portano a rileggere. S’impone il ricordo di un’epidemia felice a Copenaghen. Solo queste parole, felicità, epidemia e Copenaghen. La felicità fa da traino e la memoria prende il filo per il capo giusto. È Alice Munro, Troppa felicità (Einaudi, Milano 2011).

 

Yemen - Pandemia: l’opportunità

Come gli attori della guerra in Yemen considerano il COVID-19 un’opportunità per cercare di vincere

Laura Silvia Battaglia

Per mesi, in Yemen, del coronavirus ci si è fatti beffe. Da marzo circolavano on-line sui social media meme e video con immagini di uomini che vestivano bottiglie di plastica o imbuti di stagno a mo’ di mascherine, così per riderci su; le massaie si inviavano catene di messaggi su WhatsApp con il decotto dei miracoli da propinare notte e dì per allontanare il virus (limone, zenzero e cardamomo); predicatori dell’ultima ora indicavano il virus come «il soldato invisibile» che punirebbe gli infedeli nelle società opulente e che mai e poi mai avrebbe potuto toccare i musulmani nella sacra terra d’Arabia.

 

Africa - Libia: se vuoi la pace prepara il drone

Lo stallo creato da una guerra a forte peso tecnologico potrebbe portare le parti a un negoziato. Forse

Lorenzo Nannetti

Nemmeno il coronavirus ha fermato i conflitti in Medio Oriente e Nord Africa e, anzi, in alcuni casi si sono verificate evoluzioni notevoli. Parliamo ad esempio dell’attivismo della Turchia, che dopo essere intervenuta in Siria (ricordiamo i combattimenti attorno a Idlib tra fine febbraio e inizio marzo di quest’anno) si è poi resa protagonista in Libia.

 

Politica internazionale – COVID-19: la finestra socchiusa

Paolo Tomassone

Mentre nuovi conflitti armati dilagano in tutto il mondo, «la furia del virus ci mostra la follia della guerra. Per questo chiedo un immediato cessate il fuoco in ogni angolo del globo. È arrivato il momento di gettare le armi e concentrarci sulla vera lotta che dobbiamo portare avanti». Neanche i funzionari dell’ONU pensavano che l’appello del segretario generale António Guterres del 23 marzo potesse essere accolto. E invece a inizio aprile nelle Filippine, in Siria, in Camerun, nello Yemen e in molti altri paesi è stato trovato un accordo tra le fazioni in campo in diversi conflitti.

 

Africa - Chiesa cattolica: alla prova del virus

Enrico Casale

La pandemia da coronavirus è una prova dura per tutto il mondo e, in particolare, per l’Africa. Può però diventare un’opportunità per trasformare in senso solidale i sistemi politici e quelli economici. Una trasformazione che passa attraverso la remissione del debito, una più equa ripartizione delle risorse e un investimento in ospedali, scuole, alloggi. È questo, in sintesi, l’appello lanciato il 31 maggio dai vescovi dell’Africa e del Madagascar nella dichiarazione Il COVID-19 e le sue conseguenze, nella quale i vescovi del Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar (SCEAM) si rivolgono all’Unione Africana e alle agenzie di cooperazione internazionale per chiedere un fattivo sostegno per le proprie popolazioni.

 

Africa – Burundi: elezioni farsa

Giusy Baioni

Tutto da copione: il voto del 20 maggio scorso in Burundi si è svolto senza disordini; i due principali contendenti si sono entrambi dichiarati vincitori, la Commissione elettorale ha quindi ufficializzato la vittoria del delfino del presidente uscente, l’avversario ha fatto ricorso, la Corte costituzionale ha dichiarato valido il voto e l’avversario ha accettato la sconfitta. Parrebbe – dunque – un’elezione da manuale, senza problemi. Non fosse per il ruolo della Chiesa cattolica che, con la Conferenza episcopale (CECAB), ha rotto le uova nel paniere a chi aveva già predisposto il tutto per un gattopardesco cambio al vertice.

 

Africa - Media e pastorale: amo la radio

Enrico Casale

La senti gracchiare ovunque. Nei bar, nei negozi, sui taxi, nelle officine. Persino nei campi. La radio è onnipresente in Africa. A volte sono vecchi apparecchi a transistor. Altre volte sono modelli più tecnologici. In modulazione di frequenza passa di tutto: l’informazione, le funzioni religiose, le sit-com, la formazione professionale, le nozioni basilari sulla salute e, soprattutto, la musica (tanta musica). E tutti, ma proprio tutti, nel continente si sintonizzano e ascoltano.

 

Asia - Myanmar: le dichiarazioni del cardinale

Stefano Vecchia

Recentemente in Myanmar si sono registrate prese di posizione particolarmente forti da parte del cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon. Entrambe sono state pronunciate a proposito dell’epidemia di coronavirus che sta interessando anche questo paese, i cui dati di diffusione sono ufficialmente bassi e nei confronti dei quali operano forme più o meno forti di censura. C’è quindi il timore che la diffusione possa essere molto maggiore in una realtà che ha strutture di rilevamento e di contenimento del contagio quasi inesistenti.

 

Coronavirus – Giornata di preghiera per l’umanità. Chiese della Terra santa – Annessione dei Territori occupati ARCIC III – Incontro on-line. CEC – Annessione dei Territori occupati. Coronavirus – Rabbini europei. Francesco – 25° della Ut unum sint. Santa Sede – «Tempo del creato». Francesco – Campagna «Thy Kingdom come».

Daniela Sala
Maggio Coronavirus – Giornata di preghiera per l’umanità. Il 2 maggio l’Alto comitato per la fratellanza umana, nel pieno della pandemia da coronavirus, indice una Giornata di preghiera, di digiuno e di invocazione per l’umanità, per il 14 maggio 2020, per chiedere a Dio misericordia e pietà nel momento tragico dell’emergenza. L’iniziativa in...

Tagle e Stella nell’ordine dei vescovi. Benedetto XVI sul papa emerito. Eutanasia: verdetto su cliniche del Belgio. Da Bagnasco a Tasca. «Parlo poco del Cielo» dice Francesco. Pandemia – giornata interreligiosa. Messaggio migranti e rifugiati. Pandemia – cessano le dirette da Santa Marta. Decreto su Bianchi e Bose. Pandemia – conclusione del mese mariano. Pandemia – Francesco torna ad affacciarsi.

Luigi Accattoli
MAGGIO Tagle e Stella nell’ordine dei vescovi. Il 1° maggio viene comunicato che Francesco «ha deciso di cooptare nell’ordine dei vescovi, equiparandolo in tutto ai cardinali insigniti del titolo di una Chiesa suburbicaria», il cardinale Luis Antonio G. Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli; e «ha promosso all’ordine dei...

America Latina: Querido continente

Rafael Luciani, Mauro Castagnaro, Gabriella Zucchi

«Ammalarsi e morire di COVID-19 in America Latina è anche una questione di posizione sociale. La probabilità d’infettarsi non è infatti uguale per l’intera popolazione» (Gabriella Zucchi). Il continente gravemente colpito dalla pandemia ha tassi di mortalità ufficiali elevatissimi con il Brasile secondo solo agli USA, seguito da Perù, Cile, Messico, Colombia… poco o nulla sappiamo invece di chi muore laddove non c’è servizio sanitario, acqua potabile e soprattutto in Amazzonia. Molte voci si sono levate, specialmente di religiosi e religiose impegnati in una fattiva «solidarietà umana nel dolore» – scrive Rafael Luciani nello speciale della CLAR che qui presentiamo. Così come altrove, la pandemia ha squarciato il velo delle disparità e delle contraddizioni: economiche, politiche, sociali, culturali e religiose. Per questo si rivela densa di significato la metafora della Chiesa «ospedale da campo», lanciata da papa Francesco all’inizio del suo pontificato. Essa vale oggi per l’emergenza sanitaria, ma anche per la vita liturgica e spirituale delle comunità – come il Sinodo del 2019 e poi l’esortazione Querida Amazonia hanno sottolineato – e per la vita religiosa che s’interroga sul suo futuro nel continente (Mauro Castagnaro).

America Latina – Vita religiosa: pandemia e difesa della vita

Gabriella Zucchi

Nel contesto della settimana dedicata al 5o anniversario dell’enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune, la Confederazione latinoamericana dei religiosi (CLAR) il 19 maggio ha lanciato la campagna #TodosSomosAmazonía (Siamo tutti Amazzonia), con l’intento d’inviare medici e infermieri volontari in località prive d’assistenza sanitaria e raccogliere fondi per l’acquisto di forniture ospedaliere e kit di protezione per le comunità indigene della selva.

 

America Latina - Vita religiosa: senza chiedere permesso

Intervista a suor Mercedes Leticia Casas Sanchez

Mauro Castagnaro
Suor Mercedes Leticia Casas Sanchez è una religiosa messicana della Congregazione delle Figlie dello Spirito Santo, un istituto fondato in Messico nel 1924 da p. Felix Rougier e Ana Maria Campos. Dal 2012 al 2018 è stata presidente della Confederazione latinoamericana e caraibica delle religiose e dei religiosi (CLAR). – Qual è la situazione della vita religiosa oggi in...

America Latina - Coronavirus: arriva l'inverno

Gabriella Zucchi
Sta arrivando l’inverno. Accade tutti gli anni, il 21 giugno, nell’emisfero australe. Ma nel 2020 questa non-notizia è carica di oscuri presagi per i mesi a venire. Mentre l’America diventa complessivamente l’epicentro mondiale della pandemia, con 3,3 milioni di casi certificati (la metà dell’intero pianeta) e crescite esponenziali dei contagi, alla conferenza...
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Vivere tra i litigi

Verità, giustizia e miseria umana

Piero Stefani
Nella Sura della Vacca, la seconda del Corano, vi è un passaggio nel quale Dio comunica agli angeli la sua volontà di creare gli esseri umani e di affidare loro il compito di essere suoi luogotenenti sulla terra. Le creature angeliche restarono perplesse, prevedevano cosa ne sarebbe derivato: «Quando il tuo Signore disse agli angeli: “Io metterò sulla terra un mio vicario...
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Da Babele a Babele

Pandemia e segnaletica biblica

Luigi Accattoli
«Costruiamo una torre che tocchi il cielo»: nei giorni più chiusi della pandemia, provocato prima da un amico ebreo e poi da un gruppo di lettori della Bibbia che si riuniva via Zoom, mi sono azzardato a proiettare il mito di Babele sul mondo del COVID-19 e mi è parso che ci fosse un punto in comune, un fantasma se non una figura che le due parabole sovrapponendosi venivano...