Africa – Burundi: elezioni farsa
Tutto da copione: il voto del 20 maggio scorso in Burundi si è svolto senza disordini; i due principali contendenti si sono entrambi dichiarati vincitori, la Commissione elettorale ha quindi ufficializzato la vittoria del delfino del presidente uscente, l’avversario ha fatto ricorso, la Corte costituzionale ha dichiarato valido il voto e l’avversario ha accettato la sconfitta. Parrebbe – dunque – un’elezione da manuale, senza problemi. Non fosse per il ruolo della Chiesa cattolica che, con la Conferenza episcopale (CECAB), ha rotto le uova nel paniere a chi aveva già predisposto il tutto per un gattopardesco cambio al vertice.
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