Sui temi sociali e politici. La voce al Sinodo e la generosità per Ebola
D. Maggiore
Il 2014 stato un anno dai molteplici volti, per l’Africa, se si guarda ai resoconti dei media che se ne sono occupati, e lo stesso si può dire del ruolo che in molti contesti ha svolto la Chiesa continentale. Uno di tali ambiti è certamente quello delle situazioni di instabilità politica, che in vari paesi africani sono ormai di lungo periodo: si va dal Mali (Regno-att. 8, 2014,268; 12,2014,391) alla Somalia (2,2014,22) passando per la Libia (16,2014,556).
L’Africa, tuttavia, aveva cominciato il 2014 portando con sé in particolare il peso di due conflitti estremamente preoccupanti: quello in Repubblica centrafricana (Regno-att. 6,2014,165; 22,2014,782), teatro di una guerra per bande che durava da circa un anno e quello – scoppiato appena un paio di settimane prima – in Sud Sudan tra il governo di Salva Kiir e i ribelli che avevano deciso di seguire l’ex vicepresidente Riek Machar (Regno-att. 4,2014, 95). A questi si aggiungeva la situazione sempre più complessa della Nigeria dove acquistavano forza i miliziani fondamentalisti di Boko Haram (2,2014,19; 14,2014,447).
Articolo, 15/01/2015, pag. 45