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Attualità
Attualità, 1/2015, 15/01/2015, pag. 53

Donne e teologia: dire la differenza senza ideologie

C. Simonelli
La differenza sessuale è il grande rimosso della nostra cultura, e portarla a parola è un’operazione necessaria, oggi irrinunciabile anche per la teologia. «Si tratta, in verità, nell’odierno passaggio d’epoca, di un argomento sistemico. In altri termini, il tema impone ormai una riconfigurazione della questione antropologica in quanto tale, e dunque un crocevia per le sorti dell’umanesimo prossimo venturo» (P. Sequeri); un tema quanto mai attuale avviandosi a riflettere su «In Gesù Cristo, il nuovo umanesimo» nel V Convegno nazionale della Chiesa italiana a Firenze, nel novembre 2015. Il discorso sulla differenza sessuale, forse soprattutto nella Chiesa, presenta un terreno irto di potenzialità e fraintendimenti, che si presta al rischio di arenarsi nelle opposte secche da un lato delle forzature ideologiche, dall’altro della resistenza e del rifugio nell’ordine simbolico tradizionale. Il tentativo qui è di dare una lettura d’insieme di quanto si muove in questo ambito, individuando un possibile cantiere di lavoro.

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