CEI – Consiglio permanente
La preparazione del XXIV Congresso eucaristico nazionale (Bari, 21-29.5.2005), a otto anni da quello di Bologna del 1997 (cf. Regno-att. 18,1997,519-525; Regno-doc. 19,1997,577-598), «ci aiuterà a vivere meglio» lo speciale anno eucaristico cominciato in ottobre, con il XLVIII Congresso eucaristico internazionale svoltosi in Messico e la lettera del papa Mane nobiscum Domine (Regno-doc. 19,2004,585ss): così il Consiglio episcopale permanente della CEI, nella lettera dell’1.11.2004 Senza la domenica non possiamo vivere, esorta le Chiese particolari in Italia, alle cui cure è affidato l’anno eucaristico, ad accogliere l’invito del pontefice, mettendo in luce «i tratti caratteristici che fanno della domenica l’elemento qualificante dell’identità e della vita dei cristiani».
Nello «splendore della luce della risurrezione», il giorno del Signore è quello in «cui facciamo memoria del battesimo», ma anche il «giorno della Chiesa, che ricorda a ogni cristiano che non è possibile vivere individualisticamente la fede». Poiché «la celebrazione eucaristica domenicale non può esaurirsi dentro le nostre chiese, ma esige di trasformarsi in servizio di carità», in questo momento centrale per la comunità cristiana è necessario compiere quei «gesti profondamente umani e semplici che esprimono e realizzano la solidarietà, la condivisione, la speranza di un futuro migliore, la liberazione integrale dell’uomo».
Documento, 01/02/2005, pag. 78