Documenti, 3/2005, 01/02/2005, pag. 106
Per una pastorale dei divorziati
«Questi orientamenti sono certamente lungi dal risolvere tutti i problemi che si pongono alle persone divorziate e divorziate risposate, come pure… alle comunità cristiane desiderose di accogliere e accompagnare nella verità quanti hanno vissuto il fallimento del proprio matrimonio. Come in altri campi, si tratta di uscire dalla logica del “o tutto o niente”, proponendo alle persone coinvolte di assumere realmente il proprio posto nella comunità cristiana». In poche pagine l’arcivescovo di Strasburgo, mons. J. Doré, tratteggia così gli orientamenti pastorali diocesani sul tema dei divorziati, pubblicati lo scorso 1o maggio. E nel ribadire «la dottrina cattolica dell’indissolubilità del legame matrimoniale» ha in mente due fuochi d’attenzione: da un lato le modalità d’accoglienza dei divorziati, in particolare di quelli risposati, e dei loro figli nelle comunità ecclesiali; dall’altro i «pregiudizi» e «l’atteggiamento di condanna» che spesso permangono nelle comunità cristiane verso i divorziati risposati.
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