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Lo Spirito e la responsabilità liberante

Pentecoste At 2,1-11; Sal 103 (104); 1Cor 12,3b-7.12-13; Gv 20,19-23 Nel Vangelo di Giovanni il dono dello Spirito è strettamente legato al perdono dei peccati: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». È chiaro che tale invito è rivolto a tutti coloro che erano riuniti «nello stesso luogo» e, secondo il racconto degli Atti (At 1,14), tra questi «tutti» vi erano anche Maria e alcune donne. Un dono quindi, quello dello Spirito, e un invito,...

Il mandato di Gesù

Matteo non dice nulla riguardo all’assunzione. Come conciliarlo con il racconto di Marco e Luca?

Nello «Spirito della verità»

VI domenica di Pasqua At 8,5-8.14-17; Sal 65 (66); 1Pt 3,15-18; Gv 14,15-21 Continua il discorso di congedo che Gesù fa ai suoi discepoli. Questa volta il centro è l’amore, l’amore come comandamento nuovo – «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34) –, che fonda e sintetizza l’osservanza dei comandamenti: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama» (Gv 14,21). Ma perché tale osservanza...

Il «posto» che ci attende

V domenica di Pasqua At 6,1-7; Sal 32 (33); 1Pt 2,4-9; Gv 14,1-12 La pagina del Vangelo di oggi è sicuramente abbastanza complessa e non facile da comprendere. La prima cosa che viene detta è che la realtà in cui i discepoli di Gesù vivono è solo di passaggio, la loro destinazione è «altrove». Non solo, ma in tale «luogo» c’è già un posto preparato per loro e sembra che, stando alle parole di Gesù, costoro conoscano la strada per raggiungerlo: «E del luogo dove io vado, conoscete la via». Ma...

Di pecore e pastori

L’immagine del pastore e delle pecore, che questa settimana la lettura evangelica ci offre, è certamente molto lontana dal nostro mondo e da quelli che potrebbero essere i nostri riferimenti attuali. L’idea che si ha è di una scena bucolica, di altri tempi o di immagini che s’incontrano solo se si è in vacanza in qualche zona di campagna. Comprendere quindi il senso di questo testo oggi non è facile, anche perché l’idea di essere delle «pecore» non è molto allettante. Eppure nella relazione pecore-pastore c’è...

Lo sguardo di un «forestiero»

III domenica di Pasqua At 2,14a.22-33; Sal 15 (16); 1Pt 1,17-21; Lc 24,13-35 La pagina evangelica di questa domenica è una delle più belle e più dense dei racconti sulle apparizioni del Risorto che gli evangelisti riportano. Per ovvie ragioni vorrei soffermarmi su una sola parte della narrazione, partendo da questa espressione: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». A esprimersi così è uno dei due viandanti, discepoli di Gesù, che si stanno dirigendo verso Emmaus. Chi siano in...

Tommaso e il suo gemello

II domenica di Pasqua o della divina misericordia At 2,42-47; Sal 117 (118); 1Pt 1,3-9; Gv 20,19-31 Nel Vangelo di questa domenica Giovanni mira a sottolineare la continuità tra il Gesù storico, l’uomo crocifisso, e il Gesù risorto che appare ai suoi discepoli. Quello che infatti «si mostra» ai loro occhi non è un fantasma e neanche un «ologramma», per usare un termine moderno, ma il Gesù, che hanno conosciuto, ora nella sua pienezza di vita, ovvero nella sua pura soggettività. Cerchiamo di capire quest’ultima espressione,...

La vista di un sepolcro

Domenica di Pasqua At 10,34a.37-43; Sal 117 (118); Col 3,1-4; Gv 20,1-9 Nel Vangelo di questa domenica di Risurrezione l’azione del «vedere» rappresenta un itinerario su cui siamo invitati a riflettere. L’evangelista descrive la scena del sepolcro vuoto utilizzando diversi verbi in greco, che sottolineano diverse sfumature del «vedere». Si parte da Maria Maddalena, la prima che corre al sepolcro e la prima che incontrerà il Risorto, nel seguito del racconto Giovanneo. Maria, probabilmente originaria di Migdal (Magdala), compare sempre, nei testi evangelici,...

«Tenevano rami di palma nelle loro mani» (Ap 7,9)

Domenica delle palme Mt 21,1-11; Is 50,4-7; Sal 21 (22); Fil 2,6-11; Mt 26,14-27,66 Il tempo di quaresima termina con questa domenica chiamata «delle palme». È una domenica di transizione, che apre alla settimana santa, in cui i cristiani sono chiamati a rivivere gli ultimi giorni terreni e la pienezza di vita del Messia Gesù: l’ultima cena con i suoi discepoli, la sua passione e morte, l’annuncio della sua risurrezione.  La liturgia prevede che il rito inizi fuori della chiesa con la proclamazione del Vangelo e la benedizione dei rami d’ulivo,...

Una morte che è preludio di vita

V domenica di quaresima Ez 37,12-14; Sal 129 (130); Rm 8,8-11; Gv 11,1-45 L’episodio della risurrezione di Lazzaro vede come protagoniste due donne, Marta e Maria, le stesse che s’incontrano anche nel Vangelo di Luca. Ma mentre nel racconto lucano la figura di Maria sembra avere un ruolo più centrale, o per lo meno fare una figura migliore, nel testo giovanneo è Marta che ha, per così dire, la parte migliore. Di fatto, e forse non sempre si fa attenzione a questo particolare, nel racconto è centrale la risposta che questa donna dà a Gesù:...