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Una morte che è preludio di vita

V domenica di quaresima Ez 37,12-14; Sal 129 (130); Rm 8,8-11; Gv 11,1-45 L’episodio della risurrezione di Lazzaro vede come protagoniste due donne, Marta e Maria, le stesse che s’incontrano anche nel Vangelo di Luca. Ma mentre nel racconto lucano la figura di Maria sembra avere un ruolo più centrale, o per lo meno fare una figura migliore, nel testo giovanneo è Marta che ha, per così dire, la parte migliore. Di fatto, e forse non sempre si fa attenzione a questo particolare, nel racconto è centrale la risposta che questa donna dà a Gesù:...

Una questione di vista

IV domenica di quaresima 1Sam 16,1b.4.6-7.10-13; Sal 22 (23); Ef 5,8-14; Gv 9,1-41 Il Vangelo di questa domenica assomiglia a uno di quegli interrogatori incrociati tipici di un regime pesante e autoritario, forse non molto distanti da quelli che dovevano essere gli interrogatori dell’Inquisizione di un tempo. I verbi che rimbalzano tra i vari personaggi sono il «vedere» e il «sapere». Sullo sfondo ci sono le pre-comprensioni, ovvero gli schemi mentali attraverso i quali tutta la questione viene analizzata e compresa. Il tutto è poi condito da un’amara...

«Sedeva presso il pozzo Gesù»

III domenica di quaresima Es 17,3-7; Sal 94 (95); Rm 5,1-2.5-8; Gv 4,5-42 Il dialogo tra Gesù e la donna samaritana, che la liturgia di questa domenica ci presenta, è uno dei più belli e complessi di tutta la narrazione evangelica. Giovanni, infatti, costruisce tutta la narrazione giocando su piani diversi che s’intrecciano mirabilmente. Gli elementi chiave sono la località, l’incontro con una donna presso un pozzo, il tempo della semina che coincide con quello della mietitura e la questione finale sul luogo in cui adorare Dio. Vediamo di comprendere questi...

«Ascoltatelo»

II domenica di quaresima Gen 12,1-4a; Sal 32 (33); 2Tm 1,8b-10; Mt 17,1-9 I personaggi centrali della pagina evangelica di oggi sono Gesù, Mosè ed Elia. Siamo su di un «alto monte», un luogo non ben specificato che la tradizione cristiana, successivamente, identificherà con il monte Tabor. È probabile, invece, come alcuni studiosi fanno notare, che il monte «alto» sia l’Ermon, alla base del quale vi era Cesarea di Filippi, dove Gesù constata con amarezza che Pietro, e forse anche tutti gli altri discepoli, hanno capito ben poco...

Al di là del limite

I domenica di quaresima Gen 2,7-9; 3,1-7; Sal 50 (51); Rm 5,12-19; Mt 4,1-11 La tentazione di essere diversi da quello che si è accompagna l’esistenza umana, e credo sia una tentazione di cui tutti, chi più chi meno, abbiamo fatto esperienza. In fondo è il desiderio di uscire dalla propria realtà, di sognare dei superpoteri che possano rimuovere tutti gli ostacoli e le difficoltà che abbiamo davanti, il desiderio di poter volare al di là dei nostri muri. La tentazione che il serpente insinua nella donna, nel racconto di Genesi, è proprio...

«Siate santi perché io sono santo»

VII domenica del tempo ordinario Lv 19,1-2.17-18; Sal 102 (103); 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48           Le parole del Levitico, che la liturgia ci propone, sono tratte da quei capitoli che racchiudono la «Legge di santità» (Lv 17-26): di che si tratta? Il popolo di Israele ha stretto con Dio l’alleanza al Sinai, si è legato a lui, e anche Dio si è legato al suo popolo, da ora in poi egli cammina con il suo popolo, abita in mezzo al suo popolo, nella tenda del Convegno; la sua presenza, rappresentata dalla nube, scandirà...

«Ma io vi dico...»

VI domenica del tempo ordinario Sir 15,16-21; Sal 118 (119); 1Cor 2,6-10; Mt 5,17-37 Per secoli tra i cristiani, non solo cattolici, è prevalsa una lettura dell’Antico (o Primo) Testamento di carattere tipologico, prevalentemente di origine patristica, o peggio ancora sostitutivo. L’idea di fondo è che quanto era scritto nelle Scritture di Israele, più o meno corrispondenti a quanto viene chiamato Antico Testamento, era prefigurazione (ombra velata) di quanto Gesù avrebbe compiuto e quindi il Nuovo Testamento sarebbe venuto così a sostituire di fatto...

Sale della terra, luce del mondo

V domenica del tempo ordinario Is 58,7-10; Sal 111 (112); 1Cor 2,1-5; Mt 5,13-16 Gli elementi principali del Vangelo di questa domenica sono «sale» e «luce». Sia dell’uno che dell’altra si ha bisogno, ma nello stesso tempo non ne serve una quantità enorme. Infatti, come lo stesso testo evangelico dice, il sale serve per dare sapore, e per questo ne basta poco. Ugualmente l’illuminazione che una lampada produce è superiore alla sua dimensione. Compresa questa ovvietà, cerchiamo di cogliere il senso di quanto Gesù dice ai suoi...

La «Magna Charta» del Regno

Continua la riflessione sul Regno, e questa volta con quella che si potrebbe definire la «Magna Charta», lo statuto fondamentale che identifica gli appartenenti al Regno.

Il Regno è vicino

III domenica del tempo ordinario Is 8,23b-9,3; Sal 26 (27); 1 Cor 1,10-13.17; Mt 4,12-23 L’inizio dell’attività pubblica di Gesù coincide con l’uscita di scena di Giovanni il Battista, che viene arrestato dal tetrarca Erode Antìpa. Matteo infatti racconta: «Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare». In questi due versetti ci sono due passaggi importanti. Il primo è che «Gesù si ritirò...