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Attualità

Attualità, 4/2012

Benedetto XVI - IV concistoro: il rinnovamento spirituale. Di fronte alla mondanizzazione

G. Brunelli
La dolcezza dello sguardo, l’eleganza dei modi, la pacatezza dei toni che contraddistinguono la personalità di Benedetto XVI non fanno velo alla fermezza delle sue parole. Nella sequenza degli interventi pronunciati per il suo IV concistoro ordinario (Roma, 17-19 febbraio 2012; cf. Regno-att. 2,2012,19), egli colleziona una serie di riferimenti spirituali e dottrinali inequivocabili dopo la recente stagione dei veleni in Vaticano. Non poteva che essere così. Il clamore mediatico creatosi dapprima attorno alla divulgazione delle lettere riservatissime scritte dall’ex segretario generale del Governatorato, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ora nunzio negli Stati Uniti, al papa e al segretario di stato vaticano card. Bertone su casi di cattiva gestione degli appalti in Vaticano (cf. Regno-doc. 3,2012,75); poi l’uscita del memorandum sull’Istituto per le opere di religione (IOR); infine quell’appunto «farneticante» nel quale si riferiva di una chiacchiera su un possibile attentato al papa entro il 2012 avevano creato sconcerto nella Chiesa e nell’opinione pubblica mondiale.

Gregoriana, Santa Sede - Violenze sui minori: senza alternative. Il cammino di tutta la Chiesa

M.E. Gandolfi
Il dibattito degli ultimi anni ci ha aiutato a scoprire quanto grande sia stata e sia nella Chiesa la tentazione d’evitare di guardare in faccia [la] verità»: anche estrapolata dal suo contesto, questa affermazione avrebbe già di per sé un peso non indifferente. Ma il fatto che sia stata pronunciata da un cardinale, Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, in un simposio sul tema delle violenze sessuali contro minori nel contesto ecclesiale, organizzato in un’università pontificia (la Gregoriana), a cui hanno partecipato attivamente esponenti di primo piano delle quattro principali congregazioni vaticane (dottrina della fede, innanzitutto, vescovi, evangelizzazione dei popoli, religiosi), ne fa un punto di non ritorno.

Santa Sede - Lefebvriani: Senso unico

G. Mocellin
Con poche battute rilasciate al quotidiano La Croix il 17 febbraio, mentre si trovava a Roma per il concistoro, il card. J.-P. Ricard, arcivescovo di Bordeaux e membro della Pontificia commissione Ecclesia Dei (in quanto membro della Congregazione per la dottrina della fede; cf. Annuario pontificio 2011, 1270), ha attribuito interamente alla Fraternità sacerdotale San Pio X (FSSPX) la responsabilità dello stallo in cui si trova attualmente il negoziato con la Santa Sede per il riconoscimento canonico della Fraternità stessa, ciò che sancirebbe la fine dello scisma tradizionalista consumatosi all’indomani del concilio Vaticano II intorno alla figura di mons. Marcel Lefebvre.

Santa Sede - Neocatecumenali: Percorso concluso

G. Mocellin
Il Pontificio consiglio per i laici ha firmato l’8 gennaio 2012 e formalmente consegnato ai leader del Cammino il 20 gennaio successivo, prima che fossero ricevuti in udienza da Benedetto XVI, il decreto di «approvazione a quelle celebrazioni contenute nel Direttorio catechetico del Cammino neocatecumenale che non risultano per loro natura già normate dai libri liturgici della Chiesa».

Santa Sede - Legionari: La rotta è cambiata

M. Bernardoni
Lente ma inesorabili. Dopo un lungo periodo esplorativo, le decisioni del delegato pontificio per il «cammino di profonda revisione» della Legione di Cristo, card. Velasio De Paolis, giungono a confermare l’attesa svolta. Il 16 febbraio, un comunicato annuncia la nomina del tedesco Sylvester Heereman, 37 anni, a vicario generale della Legione. Nello stesso comunicato viene nominato secondo consigliere del governo generale il brasiliano Deomar De Guedes Vaz. I due sostituiscono, rispettivamente, Luis Garza Medina, stretto collaboratore del fondatore Marcial Maciel Degollado, poi suo successore, già trasferito dallo scorso luglio negli Stati Uniti, e Francisco Mateos Gil, per anni «nunzio» del direttore generale per le scuole e le università.

Australia - Vescovo rimosso: Dubbi sul processo

D. Sala
La rimozione del vescovo William M. Morris dalla diocesi australiana di Toowoomba nello scorso maggio (cf. Regno-att. 10,2011,338) è avvenuta, secondo due autorevoli pareri resi noti ai primi di febbraio dal The Sydney Morning Herald, in violazione di principi base del diritto naturale e del diritto canonico.

Vaticano II, 50° - Giustizia e pace: la Chiesa che serve. Gli impulsi dello Spirito

D. Christiansen

La prima parte della Gaudium et spes, la costituzione pastorale del concilio Vaticano II sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, ha come sottotitolo «Rispondere agli impulsi dello Spirito». L’introduzione si apre con queste parole: «Il popolo di Dio [è] mosso dalla fede, per cui crede di essere condotto dallo Spirito del Signore che riempie l’universo». Accingendoci a esaminare il servizio che la Chiesa ha reso al mondo in questi ultimi 50 anni faremmo bene, credo, a ricordare a noi stessi la gioiosa fiducia nello Spirito che la Chiesa sperimentò in quei giorni e per molti anni a seguire. Senza la diretta testimonianza di chi partecipò all’universale esperienza dello Spirito di quei giorni sarebbe troppo facile, come fanno certi critici, liquidare il lavoro post-conciliare sulla giustizia e sulla pace come il risultato dello Zeitgeist, il frutto di un vuoto ottimismo mondano. Ma un decennio dopo il Concilio papa Paolo VI diede testimonianza nella Evangelii nuntiandi dell’esperienza pneumatica di quel tempo per la Chiesa intera.

Triveneto - Teologia e scienze: primi passi. Una proposta metodologica di aggiornamento

M. Bernardoni
Si è tenuta a Roma, lo scorso 20 gennaio, col patrocinio del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR), la presentazione di un percorso di aggiornamento culturale per insegnanti delle scuole «di ogni ordine e grado» della regione Veneto, nato da una collaborazione tra la Facoltà teologica del Triveneto e il dipartimento di Astronomia dell’Università di Padova. A fare gli onori di casa Valentina Aprea, presidente della Commissione cultura della Camera, e Carmela Palumbo, direttore generale del MIUR per gli ordinamenti scolastici, che hanno salutato la buona riuscita dell’iniziativa padovana ipotizzando di farne un progetto pilota da sviluppare ed estendere a livello nazionale.

Padova e gli altri

M. Bernardoni
La presentazione dell’esperienza patavina è stata occasione di un confronto tra percorsi formativi simili o complementari che intendeva esplorare la possibilità di attivare tra le iniziative una rete sinergica sul territorio nazionale. Per tale ragione, nella stessa sede, altre realtà già operanti nell’ambito del dialogo tra la teologia e le scienze hanno preso la parola per presentarsi.

Francia - I cattolici e le presidenziali: Tra i temi: eutanasia e laicità

G. Brunelli, F. Giacoboni
Il candidato socialista alle elezioni presidenziali francesi, François Hollande, inserisce nella campagna presidenziale i temi etici. Lo fa essendo in vantaggio sui sondaggi, convinto di rafforzarsi ulteriormente nell’opinione pubblica francese. Sin qui i temi etici non erano stati toccati, messi in secondo piano dal dibattito sulla crisi economico-finanziaria. Due in particolare le questioni: unioni omosessuali ed eutanasia attiva. Da ultimo Hollande è intervenuto anche sul rapporto stato/Chiesa, proponendo di inserire nella Costituzione la legge Falloux sulla laicità del 1905.

Ungheria - Chiesa cattolica: Piace la nuova Costituzione

G. Brunelli
Nel numero scorso (cf. Regno-att. 2,2012,6), la nostra rivista ha presentato lo studio del sociologo András Máte-Tóth, sul rapporto Chiesa e democrazia in Ungheria, a vent’anni dalla fine del regime comunista. Il dibattito interno si è andato intensificando in occasione del varo della nuova Costituzione approvata nel 2011 da un Parlamento dove il governo di Viktor Orban ha una larghissima maggioranza. Entrata in vigore nel gennaio scorso, la nuova Costituzione ha un impianto decisamente nazionalista e un carattere che è stato giudicato dall’Unione Europea, oltre che dalle opposizioni politiche interne, come autoritario e filocattolico.

Grecia, Europa - Crisi: Appello alle Chiese

D. Sala
In Grecia «la situazione sociale è tragica», secondo il presidente della (cattolica) Conferenza episcopale greca mons. Fragkiskos Papamanolis, vescovo di Syros. L’11 settembre scorso, intervistato da Il Messaggero, il prelato ha rivolto un appello al papa e ai vescovi europei perché mandino aiuti per assistere la gente. Le situazioni di bisogno, in un paese che rischia seriamente la bancarotta, si stanno moltiplicando, ma la Chiesa non ha più risorse per poter intervenire. «Molti immobili siamo stati costretti a venderli per pagare le tasse. Posso fare un esempio illuminante su Syros. I beni diocesani fino al 2010 fruttavano 204.000 euro che servivano per coprire tutte le attività, le spese e pagare gli stipendi a 3 impiegati, il cui costo è 60.000 euro. Tenendo conto che quest’anno le tasse ammontano al 41%, che gli affitti degli immobili sono calati, che diversi affittuari non possono permettersi di pagare, alla fine, per fare la carità e sostenere gli interventi sociali non restano che 40.000 euro. A me personalmente non riservo nulla. Sono un frate cappuccino, non prendo lo stipendio e il mio costo è relativo a quello che mangio».

Africa - Chiesa cattolica: forme della comunicazione. CERAO, religiose e religiosi, CCEE-SCEAM

M.E. Gandolfi
Sia sotto la spinta di esigenze che ogni giorno di più travalicano i confini dei singoli stati sia per la stessa struttura universale del cattolicesimo, la Chiesa che è in Africa sta sempre più dando corpo a forme d’integrazione regionale e internazionale alle proprie strutture pastorali. In questo inizio di 2012, ve ne sono stati quattro esempi significativi. Il primo ha avuto per protagonista le conferenze episcopali della regione occidentale; il secondo le religiose dell’area centro-orientale; il terzo i religiosi del continente; il quarto gli episcopati dell’Africa e dell’Europa.

USA - Vescovi cattolici e Obama: rimanere civili. Obiezione di coscienza e ruolo pubblico religione

B. Cupich
Ai piedi di quella croce, nelle migliaia di chiese in tutta la città, io mi figuravo le storie di normale gente nera che si mescolavano alle storie di Davide e di Golia, di Mosè e del faraone, dei cristiani nelle fauci dei leoni, del campo di ossa aride di Ezechiele. Quelle storie – di sopravvivenza, e libertà, e speranza – sono divenute la nostra storia, la mia storia; il sangue che è stato versato era il nostro sangue, le lacrime le nostre lacrime; così che questa chiesa nera, in questo giorno chiaro, ancora una volta parve una barca che trasportava la storia di un popolo verso le generazioni future e un mondo più vasto. (da I sogni di mio padre, di Barack Obama) Il 10 febbraio il presidente Obama ha annunciato quello che i funzionari dell’amministrazione governativa definiscono un «adattamento» della precedente decisione del Dipartimento USA per la salute e i servizi umani (HHS) di fissare in senso restrittivo le esenzioni motivate da obiezione di coscienza per gli enti religiosi che forniscono ai propri dipendenti la copertura assicurativa per le spese mediche. Al momento in cui si scrive questo articolo i dettagli di tale «adattamento» non sono stati ancora completamente esaminati. Occorrerà studiare con cura che cosa comporterà in pratica questa ulteriore articolazione della politica governativa.

USA - Riforma sanitaria: È ancora scontro

D. Sala
Lo scontro tra l’amministrazione Obama e la Chiesa cattolica degli Stati Uniti sulla copertura sanitaria obbligatoria per i dipendenti di istituzioni e organizzazioni religiose si è aperto nell’estate 2011, quando ha preso avvio un nuovo capitolo dell’applicazione della legge di riforma sanitaria (chiamata Patient protection and affordable care act e approvata il 23 marzo 2010): quello sull’obbligo dei datori di lavoro di includere nell’assicurazione sanitaria delle dipendenti anche contraccezione e sterilizzazione, nell’ambito di una serie di servizi di prevenzione per la salute delle donne (tra cui per esempio lo screening per il diabete in gravidanza, il supporto educativo e materiale per l’allattamento al seno, il counseling per la violenza domestica). Solo un anno prima i vescovi cattolici si erano duramente opposti al presidente sul progetto complessivo della riforma sanitaria, principalmente per il timore che ne risultasse ampliato, insieme all’accesso alle cure mediche, anche l’accesso all’aborto (cf. Regno-att. 8,2010,221).

Mille anni: Nel millenario di Camaldoli un volume fotografico ne celebra la ricerca spirituale

T. Ceravolo
Come per altre «anime forti » del Medioevo, l’esperienza di Romualdo (952 – 1027 ca.) si connota anche per il fatto di volersi risolvere nel perimetro esistenziale e spirituale del suo tempo storico, di non proiettarsi intenzionalmente in un’istituzione alla quale affidare la custodia del carisma originario. Romualdo non è un fondatore di ordini religiosi, non lascia ai suoi discepoli alcuna regola e se esercita un ruolo di magister la sua eredità è di tipo eminentemente spirituale, si situa sotto l’egida della vigorosa e radicale testimonianza, di un mirabile esempio di vita raccolto da chi si è posto alla sua sequela.

Libri del mese - Schede - Febbraio 2012

M.E. Gandolfi
I «Libri del mese» si possono ordinare indicando il numero ISBN a 13 cifre: - per telefono, chiamando lo 049.8805313; - per fax, scrivendo allo 049.686168; - per e-mail, all'indirizzo vendite.dirette@dehoniane.it - per posta, scrivendo a Centro Editoriale Dehoniano, via Nosadella 6, 40123 Bologna.

Per Milano 2012

M.E. Gandolfi

L. Chiappetta, Il Codice di diritto canonico. Commento giuridico-pastorale

V. De Paolis

A. Potente, Un bene fragile. Riflessioni sull’etica

T. Valentini

USA - La teologia ispanica: cattolici latinos. Intervista al teologo Virgil Elizondo

M. Castagnaro
La comunità ispanica, già presente dal XIX secolo negli Stati Uniti come prodotto della cessione di ex colonie spagnole e dell’annessione di vasti territori (1,4 milioni di ettari) dopo la vittoria sul Messico nella guerra del 1846-1848, ha registrato negli ultimi decenni una crescita massiccia a causa dell’immigrazione dall’America Latina, al punto da rappresentare oggi circa un sesto della popolazione (in proiezione un quarto nel 2050) e da costituire la principale minoranza nel paese.

Messico - In attesa del papa: Il predominio della violenza

M. Castagnaro
Come è noto, dal 23 al 26 marzo Benedetto XVI farà il suo primo viaggio in Messico toccando le città di León e Guanajuato. In un’intervista del 21 febbraio scorso alla CNNMéxico, mons. Carlos Aguiar Retes, presidente della Conferenza episcopale messicana (CEM), ha affermato che il papa «porterà la pace a coloro che vivono in mezzo alla violenza e all’insicurezza» e spera che «per le migliaia di messicani che sono state vittime della violenza o che hanno familiari e amici che hanno sofferto le conseguenze dell’insicurezza nel paese, la presenza del pontefice possa aiutare a “sanare le loro ferite”». Mons. Retes crede che «la presenza del santo padre porterà una consolazione che solo attraverso la fede si può dare, quando non si hanno soluzioni chiare, politiche o governative».

America Latina - CELAM: I conflitti ambientali

M. Castagnaro
Mentre gli Stati Uniti e soprattutto l’Europa sono aggrediti dalla peggiore crisi finanziaria degli ultimi decenni, l’America Latina conosce una prolungata e robusta crescita economica (4% nel 2011), con una significativa diminuzione della povertà. Ciò è frutto di un mix di rigore di bilancio, rafforzamento del ruolo dello stato nell’economia e aumento della spesa sociale, reso possibile dalla massiccia domanda di materie prime delle potenze emergenti (Cina, India ecc.), ma a sua volta destinato ad allargare il mercato interno. Tuttavia, dietro questo successo, emergono anche le contraddizioni di un modello di sviluppo fondato sullo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali (idrocarburi, metalli, acqua, legname, agrobusiness ecc.) e sulla costruzione di grandi infrastrutture per modernizzare il sistema produttivo e attrarre gli investimenti privati (arterie stradali, dighe e centrali idroelettriche, reti di comunicazione ecc.), con attività e opere dal pesante impatto sociale e ambientale, che suscitano spesso l’opposizione delle popolazioni locali. In molti casi ciò coinvolge anche le Chiese locali, gli organismi nazionali di pastorale sociale o le stesse conferenze episcopali, chiamate ad accompagnare le proteste, a mediare tra le parti o a sollecitare riforme legislative in materia.

USA – Ordinariato per ex episcopaliani

D. Sala

Germania – Teologia islamica

D. Sala

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

D. Sala

Lavoro dignitoso

D. Sala

KEK – Nuovo segretario

D. Sala

Benelux – Conferenza episcopale ortodossa

D. Sala

Patriarcato di Mosca – Chiesa greca.

D. Sala

CEC – Ecumenismo nel 21° secolo

D. Sala

Secondo ordinariato ex anglicano

L. Accattoli

Penitenziere maggiore

L. Accattoli

Concistoro per 22 cardinali

L. Accattoli

Anno della fede

L. Accattoli

Monti

L. Accattoli

Giornata dei migranti

L. Accattoli

Cammino neocatecumenale

L. Accattoli

Viganò e il Governatorato

L. Accattoli

Moraglia a Venezia

L. Accattoli

Verso Aquileia: la fede del Nord-est. Una religiosità in rapida trasformazione

A. Castegnaro
Mentre si preparano al secondo Convegno di Aquileia (12-15 aprile 2012), che a distanza di un ventennio dal primo riunirà tutte le Chiese del Nord-est per discernere il cammino percorso, i vescovi delle diocesi del Triveneto si sono interrogati su quale sia la situazione della popolazione che vive nell’Italia del Nord-est dal punto di vista della religiosità. E hanno incaricato l’Osservatorio socio-religioso triveneto di condurre un’approfondita ricerca, che viene qui descritta dal presidente dell’OSRET Alessandro Castegnaro in una rielaborazione della presentazione fatta agli stessi vescovi il 18 febbraio. Ne emerge un quadro di transizione molto rapida verso identità religiose, identità confessionali e forme di spiritualità al plurale, e verso un cattolicesimo «con meno Chiesa», che tuttavia nel Nord-est tende ancora a pensarsi, almeno per ora, come un cattolicesimo «non senza Chiesa». Con uno iato profondo rispetto alla generazione dei ventenni, ma anche con potenzialità che invocano da parte delle Chiese del Triveneto un radicale ripensamento delle forme della propria presenza e lo stile dell’azione pastorale.

Aquileia, vent’anni dopo

A. Castegnaro
A un ventennio di distanza dal Primo convegno ecclesiale triveneto (1990), le Chiese del Nord-est convengono nuovamente ad Aquileia per riflettere sul cammino compiuto in questi anni. La fase preparatoria ha fatto ampio ricorso al metodo narrativo, articolato in molteplici incontri diocesani.

Profili - G. Martina: Il Concilio e la Chiesa. La libertà dello storico

G. Martina
Il 6 febbraio scorso è morto a Roma all’età di 88 anni p. Giacomo Martina, tra i maggiori storici della Chiesa, «autore della più ampia e attendibile ricostruzione del pontificato di Pio IX» – così l’ha definita L’Osservatore romano. La sua bibliografia raccoglie 397 titoli. Gesuita, per oltre un trentennio p. Martina ha insegnato alla Pontificia università gregoriana di Roma. Tra le sue opere si ricordano in particolare: Storia della Chiesa. Da Lutero ai nostri giorni (4 voll., 1970; 1979-80); Pio IX (3 voll., 1974-90); Pio IX: Chiesa e mondo moderno (1976); La Chiesa in Italia negli ultimi trent’anni (1977); Storia della Compagnia di Gesù in Italia (1814-1983), pubblicata nel 2003. Il prof. Martina, all’epoca ordinario di Storia moderna della Chiesa, fu invitato a Bologna il 15 novembre 1995 per pronunciare, presso l’aula magna del seminario arcivescovile, la prolusione d’apertura del XVIII anno (1995-1996) dello Studio teologico accademico bolognese (STAB), «La Chiesa in Italia dal Concilio a oggi», a trent’anni dalla chiusura del concilio Vaticano II e nell’imminenza del III Convegno ecclesiale nazionale (Palermo, 20-24.11.1995). Il testo da lui pronunciato ci venne affidato, col suo consenso, dall’allora preside dello STAB, prof. Don Ermenegildo Manicardi. Lo proponiamo oggi ai nostri lettori a ricordo della sua figura e della benevola collaborazione con la nostra rivista.

Maria Eletta Martini - 1922-2011: Il volontariato e la politica

G. Nervo
Le numerosissime testimonianze che sono giunte alla morte di Maria Eletta Martini (29.12.2011) mettono in evidenza il valore della persona e il contributo che ha dato alla vita politica, morale e sociale del nostro paese. A cominciare dalla testimonianza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha condiviso con lei una lunga e intensa stagione di attività parlamentare in anni che furono determinanti per consolidare la vita democratica. Ne ha ricordato, infatti, la indomita passione civile e politica che, fin dalla giovinezza, nel solco dei grandi valori del cattolicesimo democratico, ha ispirato il suo impegno, prima nelle file della resistenza antifascista, e poi nelle aule parlamentari.

Comprendere: l'ardimento intellettuale di Tommaso d'Aquino

P. Stefani
Nel quarto canto del «Paradiso» Dante domanda a Beatrice di chiarirgli il modo in cui le anime sono collocate nei vari cieli. La destinazione ultraterrena, da lui osservata nel cielo della luna, sembra infatti dar ragione a Platone, che nel Timeo prospettava la sorte ultima delle anime come un ritorno all’origine, il che comporterebbe la loro preesistenza. La risposta di Beatrice smentisce l’ipotesi: in realtà tutti i beati stanno nell’empireo; il loro manifestarsi nei singoli cieli è apparente, non reale. La loro disposizione visibile viene giustificata (e si tratta di una precisazione fondamentale) dalla necessità di tener conto della componente legata ai sensi.

Secolo che vai santo che trovi: Le canonizzazioni oggi tornano all'antica varietà

L. Accattoli
Secolo che vai santo che trovi: butto là questo attacco per un articolo che il Corriere della sera mi chiede all’ultimo momento per l’inserto domenicale La Lettura su: «Come cambia nel tempo la categoria della santità». L’argomento mi appassiona e accetto, pur consapevole che ai miei committenti interessa solo un aspetto: un tempo si poteva diventare santi anche uccidendo – tipo nelle crociate – e oggi invece solo se ti lasci uccidere. A quanto ho capito l’idea della pagina è venuta – nella riunione di direzione – dal confronto tra i martiri cristiani e i martiri dell’islam. Ma dai miei ormai 37 anni tra Repubblica e Corriere della sera ho capito che devi rassegnarti a svolgere a tuo cuore e talento il lavoro che ti viene assegnato, quale che sia il primo input della committenza. Ho dunque scritto in un giorno quell’articolo – che è apparso nell’inserto di domenica 12 febbraio con il titolo «I nuovi santi: laici e sposati» – avendo la testa rutilante di spunti e rimandi che non ho potuto utilizzare e che metto qui, insieme a qualcuno di quelli che ho messo là.

Il Regno Attualità 4 2012. La rivista completa in un unico file.

Redazione
A disposizione dei nostri abbonati la possibilità di scaricare il numero completo in un unico file pdf. Buona lettura!