Attualità, 4/2012, 15/02/2012, pag. 143
Secolo che vai santo che trovi: Le canonizzazioni oggi tornano all'antica varietà
Secolo che vai santo che trovi: butto là questo attacco per un articolo che il Corriere della sera mi chiede all’ultimo momento per l’inserto domenicale La Lettura su: «Come cambia nel tempo la categoria della santità». L’argomento mi appassiona e accetto, pur consapevole che ai miei committenti interessa solo un aspetto: un tempo si poteva diventare santi anche uccidendo – tipo nelle crociate – e oggi invece solo se ti lasci uccidere. A quanto ho capito l’idea della pagina è venuta – nella riunione di direzione – dal confronto tra i martiri cristiani e i martiri dell’islam. Ma dai miei ormai 37 anni tra Repubblica e Corriere della sera ho capito che devi rassegnarti a svolgere a tuo cuore e talento il lavoro che ti viene assegnato, quale che sia il primo input della committenza. Ho dunque scritto in un giorno quell’articolo – che è apparso nell’inserto di domenica 12 febbraio con il titolo «I nuovi santi: laici e sposati» – avendo la testa rutilante di spunti e rimandi che non ho potuto utilizzare e che metto qui, insieme a qualcuno di quelli che ho messo là.
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