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Riletture

Riletture

La paura ci degrada

Mariapia Veladiano
Il «primo caso di polio quell’estate si verificò agli inizi di giugno, subito dopo il Memorial Day, in un quartiere italiano povero all’altro capo della città rispetto al nostro». La città è Newark, nel New Jersey, costa orientale degli Stati Uniti. L’estate è quella del 1944, 11 anni prima che Jonas Salk mettesse a disposizione il vaccino...

Parlami di Dio | La Chiesa che non ascolta la domanda

Mariapia Veladiano
C’è un pretone «con una corporatura e una faccia alla Falstaff» (20) ormai vecchio. Oggi non lo si direbbe proprio, ma in tempi a noi vicini a sessant’anni davvero si stava vicini al gran passaggio. E anche il luogo contribuiva di suo, il paese di Montelice, sull’Appennino, che il progresso del mondo lasciava indietro senza darsi pena: «Sette case addossate...

La vita nei boschi

Mariapia Veladiano
Certo che non di solo pane viviamo, ma se non ci ricordiamo periodicamente il suo valore, ci perdiamo, eccome se ci perdiamo. Non è scontato il pane – la manna è caduta dal cielo solo una volta nella storia –, ma ha bisogno di una terra sana e rispettata, di acqua pulita, di aria che non uccida, e allora sì, il pane ce l’abbiamo. La pandemia e il cambiamento climatico...

Io sono Gesù

Mariapia Veladiano

Non sono molti gli autori italiani contemporanei che scrivono romanzi in cui Dio sia implicato, direttamente o indirettamente, in misura tale che la trama narrativa ne sia intrisa. Come capita in Marilynne Robinson, ad esempio (la trilogia immensa GileadLilaCasa, tutti Einaudi, e aspettiamo impazienti Jack, in arrivo), oppure in Alice McDermott (L’ora nona, ma in qualche misura anche Qualcuno, entrambi Einaudi).

 

Tempo di uccidere

Mariapia Veladiano
Un solo, tragico, ipnotico, bellissimo romanzo. Tempo di uccidere, di Ennio Flaiano (Adelphi, Milano 2020), nasce così: nel dicembre del 1946, Leo Longanesi, che ha appena fondato la sua casa editrice, chiede a Ennio Flaiano di scrivere un romanzo. Entro marzo, perché c’è la prima edizione del Premio Strega e si tratta di partecipare. Il 1o marzo il romanzo viene consegnato,...

La morale del branco

Mariapia Veladiano
È un libro che va preso così com’è, in sé stesso, pezzo unico, La morale del branco di Carlo Cassola (Rizzoli, Milano 1980). Prima c’è La ragazza di Bube (Premio Strega 1960), prima ancora Il taglio del bosco (1950, dopo essere stato rifiutato qua e là), prima ancora i racconti, tanti racconti. Anche questo è un piccolo libro di racconti....

L’innocenza di padre Brown

Mariapia Veladiano
Un prete investigatore? Di sicuro piace. Il Don Matteo simpatico, marpione, allegro, pensoso, umanissimo, impersonato da Terence Hill, 13 stagioni televisive, 94% di gradimento fra gli utenti Google che lo hanno visto. Il reverendo Sidney Chambers di Grantchester, bello come un dio greco, sorriso assassino, passionale, onesto, eccessivo, per ora 5 stagioni ma noi fan siamo in minacciosa attesa, 92%...

La valle del caos e il bambino

Mariapia Veladiano
Ci sono libri che a rileggerli proprio cambiano contenuto. La valle del caos di Friedrich Dürrenmatt (Einaudi, Torino 1990) è legata a un ricordo militante, eroico e giovane. C’è un’età in cui sembra che capire una cosa, giocare con i simboli, addentrarsi in allegorie complesse sia sufficiente a cambiare il mondo. Non è mai così, proprio mai. Di sicuro...

La donna che scriveva di vite povere

Mariapia Veladiano
Il titolo inglese è bellissimo, A Manual for Cleaning Women (Manuale per donne delle pulizie). L’edizione italiana porta un titolo più slavato, La donna che scriveva racconti (Bollati Boringhieri, Torino 2015). L’autrice è Lucia Berlin, e il racconto è la sua arte, superba arte che isola ogni frammento di vita e lo fa brillare come un assoluto. Sono anche frammenti...

L’albero che salva

Mariapia Veladiano
Cento anni fa nasceva Mario Rigoni Stern, lo scrittore della neve, dei boschi, dell’altopiano di Asiago, della guerra. Un grandissimo, ricordato soprattutto per Il sergente nella neve, indimenticabile struggente terribile racconto autobiografico della sua ritirata di Russia. Lo leggiamo a scuola, lo rileggiamo di tanto in tanto. Di guerra ha scritto molto e tanti lo interrogavano. Un testimone....