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Attualità

Attualità, 16/2010

Benedetto XVI in Gran Bretagna: la storia è di Dio. Ecumenismo, coscienza, relativismo, violenze

A.M.Valli
Se la riflessione su Dio, sulla religione e sulla virtù viene esclusa dalla vita pubblica, «abbiamo una visione monca dell’uomo e della società» (Holyroodhouse, incontro con le autorità). Per questo le istituzioni religiose, comprese quelle cattoliche, «devono essere libere di agire in accordo con i propri principi e le proprie specifiche convinzioni». La fede infatti non è «un fatto puramente privato e soggettivo», ma «la sorgente della nostra felicità ultima come individui» e «il fondamento di una società giusta e umana» (Westminster Hall, incontro con le autorità civili). Si può riassumere così il ragionamento che Benedetto XVI ha messo al centro della sua storica visita in Gran Bretagna (16-19.9.2010) e che ha fatto da filo conduttore dei suoi interventi nei vari appuntamenti sia a Edimburgo, Glasgow e Londra sia a Birmingham, dove il viaggio si è concluso con la cerimonia per la beatificazione del card. John Henry Newman.

Teologia ortodossa - Due convegni: nuove vie. Oltre la neopatristica

Basilio Petrà
Qualcosa sembra muoversi nell’ambito della teologia ortodossa: ci sono segni che mostrano il crescere in essa dell’esigenza di andare oltre le conquiste e i limiti del XX secolo. Il Novecento – com’è ben noto – è stato per la teologia ortodossa il secolo della riaffermazione della sua identità, a partire dal rinnovamento filocalico russo dell’Ottocento e dallo svilupparsi della filosofia religiosa russa tra Ottocento e Novecento. Quando con la rivoluzione del 1917 si è avuta la diaspora degli intellettuali ortodossi russi in Occidente, specialmente in Francia, si sono create le condizioni che hanno favorito – se non determinato – un simile processo di riaffermazione dell’identità ortodossa nel consesso delle confessioni cristiane, un processo che ha trovato in Georges Florovsky (1893-1979) e nella sua idea della sintesi neopatristica l’espressione più piena. I due punti nodali del cammino teologico ortodosso nel XX secolo – la sintesi neopatristica e l’antioccidentalismo – sono stati oggetto di studio e di riflessione critica in due recenti incontri di teologi ortodossi; il primo in Grecia all’inizio di giugno 2010 (cf. qui a p. 510) e l’altro a New York alla fine dello stesso mese.

Nuovi teologi ortodossi: audacia responsabile

H. Legrand
Nel 1936 si celebrò all’Università di Atene un incontro internazionale sull’avvenire della teologia ortodossa, rimasto celebre per il pressante invito di p. Florovsky a liberarsi dalla propria «cattività babilonese». Con questo intendeva svincolarsi dalle influenze latine subite a Kiev, all’inizio nel XVIII secolo, quando vi si insegnava in quella lingua; e anche dall’idealismo tedesco, distillato nel XIX secolo dietro il paravento di una «filosofia religiosa russa» che, per Florovsky, non era né russa né ortodossa! Per sfuggire a questa «pseudomorfosi», – espressione che fece fortuna – la teologia doveva «ritornare ai Padri», senza ripeterli, e darsi come compito di elaborare una «sintesi neopatristica». Ma 74 anni più tardi un nuovo incontro dello stesso tipo, avvenuto nel giugno scorso, questa volta a Volos, a metà strada fra Atene e Tessalonica, intende prendere le distanze in rapporto alla sintesi neopatristica che, a parere di numerosi partecipanti, avrebbe impedito, certo involontariamente, all’ortodossia di applicarsi alle questioni contemporanee e di contribuire alla loro discussione.

Ecumenismo - Luterani: pane del mondo. XI Assemblea della Federazione luterana mondiale

M. Neri
Dal 20 al 27 luglio 2010 si è tenuta a Stoccarda l’XI Assemblea della Federazione luterana mondiale (FLM). Presenti oltre 400 delegati delle Chiese membro, delegazioni e rappresentanti di altre confessioni cristiane, ospiti del mondo politico e culturale, che si sono confrontati e hanno sviluppato le loro decisioni lungo il filo rosso offerto dal passo del Padre nostro «Dacci oggi il nostro pane quotidiano». L’impegno ecumenico della FLM è stato riaffermato in più occasioni, con una particolare sottolineatura del significato che deve essere riconosciuto alla Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione del 1999 tra la Chiesa cattolica e la stessa Federazione: «Il numero senza precedenti di partecipanti ecumenici fa di questa stessa assemblea una pietra miliare nella storia dell’ecumenismo» – afferma Ishmael Noko, segretario generale della FLM. La relazione introduttiva ai lavori è stata affidata all’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, che ha scelto un taglio d’interpretazione spirituale ed ecclesiale dell’invocazione contenuta nella preghiera di Gesù.

Italia - Valdesi: Nella cultura del paese

M. Neri
Il significato delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, la crisi morale del paese, questioni di integrazione civile ed ecclesiale dei fenomeni di immigrazione, la gestione interna dei proventi legati all’otto per mille (in crescita considerevole per scelta dei contribuenti), la benedizione ecclesiale di coppie omosessuali, l’approvazione di un documento su Cellule staminali. Aspetti scientifici e questioni etiche, sono stati i principali temi del Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste d’Italia svoltosi a Torre Pellice dal 22 al 27 agosto.

Belgio - Violenze sessuali: una Chiesa provata

L. Prezzi
Il 13 settembre la Conferenza episcopale belga ha annunciato l’avvio di un nuovo Centro per le vittime delle violenze da parte del personale ecclesiastico dopo la drammatica dimissione della Commissione sulle violenze del personale ecclesiastico invalidata da una perquisizione giudiziaria che ha sequestrato i 475 dossier raccolti. A presiederlo verranno chiamate quattro personalità fra cui, probabilmente, lo psicanalista Peter Adriaenssens che ha diretto anche la precedente Commissione. Meno probabile è invece la formazione di una commissione di inchiesta parlamentare come richiesto da alcuni politici. Il 9 settembre è stato reso pubblico il rapporto finale della Commissione Adriaenssens. Lo stesso giorno il tribunale ha deciso di restituire i dossier sequestrati sia nella sede della Conferenza episcopale sia nell’abitazione del card. G. Danneels durante l’operazione «militare» del 24 giugno. La decisione del tribunale risale al 13 agosto, ma è rimasta segreta un mese per volontà del giudice istruttore Wim De Troy.

Svizzera - Facoltà teologica: La teologia in discussione?

M. Neri
La presenza delle facoltà teologiche all’interno del sistema universitario statale rimane oggetto di frequenti dibattiti rispetto alla sua legittimità, opportunità e convenienza. A essi contribuiscono, su livelli e con interessi diversi, non solo le forze politiche, l’opinione pubblica, ma talvolta anche la stessa Chiesa cattolica, che vede la teologia ancora prevalentemente come momento di formazione del clero – e in parte per la preparazione dei docenti di religione nella scuola pubblica – e non tanto una delle sue forme avanzate d’interlocuzione con la cultura e il dibattito pubblico.

Trento - Convegno teologi moralisti: il coraggio delle domande. Come rispondere in modo globale

A. Autiero
Alcuni eventi dimostrano tutta la loro singolarità, a partire da diverse angolazioni. Quello del convegno mondiale di teologia morale, svoltosi a Trento dal 24 al 27 luglio scorso, di aspetti singolari ne aveva davvero molti: il numero dei partecipanti (circa 600), le loro provenienze (più di 70 paesi diversi), il loro stato personale (circa due terzi laici e una grande presenza di donne), la loro collocazione professionale (circa 150 erano giovani, cioè o in fase avanzata di dottorato o nei primi sei anni di attività d’insegnamento). Ma anche il programma di svolgimento del convegno era sorprendentemente intenso e ricco: accanto alle circa 40 relazioni plenarie, 240 interventi, raggruppati per temi e in sessioni concomitanti, hanno disegnato la tela degli interessi, scandito una trama delle domande a cui la riflessione etico-teologica deve sapersi aprire.

Africa - Repubblica democratica del Congo: Anniversario di dolore

M.E. Gandolfi
Cinquant’anni d’indipendenza costituiscono un anniversario degno d’essere celebrato. Nonostante questo, il bilancio che si può fare a oggi, da quel lontano 1960, porta a dire che la Repubblica democratica del Congo «è ancora un paese devastato da conflitti passati e presenti». Le continue notizie di uccisioni, saccheggi e violenze che avvengono specialmente nella regione orientale del paese danno ragione a questa sconsolata affermazione del Catholic Aid Agency for Overseas Development (CAFOD), l’organismo di cooperazione internazionale legato alla Chiesa inglese.

Sudafrica - Chiesa cattolica: libertà di stampa

M. Neri
Il 31 agosto 2010 il portavoce della Conferenza dei vescovi cattolici del Sudafrica (SACBC), il card. Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban, è intervenuto con una dichiarazione pubblica sul progetto di legge per la «Protezione dell’informazione » attualmente in discussione presso il Parlamento del Sudafrica. Il testo, nella sua attuale configurazione, gode del supporto dell’African National Congress (ANC), che è il partito di maggioranza del paese. L’intenzione della legge sarebbe quella di punire i giornalisti che danno «informazioni irresponsabili e fuorvianti» su temi d’«interesse nazionale». Con questa espressione vanno intese «tutte quelle questioni correlate all’avanzamento del bene pubblicheco», includendo anche gli aspetti riservati degli accordi, gli atti commerciali dello stato e i «guadagni, le perdite o le spese di ogni persona».

Medio Oriente - Cristiani: i nuovi cattolici. Israele e Kuwait a confronto verso il Sinodo

M.C. Rioli
Sabato pomeriggio, fine del giorno di shabbat. Nella chiesa di san Pietro una piccola comunità si ritrova per l’eucaristia. Siamo a Jaffa, sobborgo nell’immediata periferia di Tel Aviv, un tempo porto e principale via d’accesso in Palestina, ora appendice della capitale. Circa 40 cristiani celebrano la messa: i tratti del volto chiariscono la diversità di provenienze di questi fedeli. A ritrovarsi è una delle comunità cattoliche di lingua ebraica, piccola ma importante realtà che cresce all’interno d’Israele, insieme ad altri cattolici che giungono nel paese. Per comprendere cosa significhi comunione e testimonianza nella Chiesa del Medio Oriente che si prepara al suo primo Sinodo continentale, occorre passare anche da qui.

Pakistan - Kashmir: Offensiva islamista

D. Sala
Le alluvioni che nel mese di agosto hanno causato morte e distruzione in Pakistan e nel Kashmir, provocando 2.000 morti, un milione e mezzo di sfollati e la perdita di un intero raccolto e di centinaia di migliaia di capi di bestiame sono per il Pakistan «il più grande disastro naturale della sua storia». Così si è espresso mons. Lawrence Saldanha, arcivescovo di Lahore e presidente della Conferenza episcopale pakistana, in una lettera scritta a nome dei vescovi cattolici del paese il 20 agosto. «Noi siamo solidali con coloro che soffrono in questa tragedia nazionale. In questo momento critico di tragedia nazionale è nostro dovere cristiano stare fianco a fianco con musulmani e indù come fratelli e far fronte alla comune calamità con coraggio e determinazione. Noi, vostri capi religiosi, vogliamo mobilitare le nostre limitate risorse facendo il possibile per alleviare le sofferenze di molti sfollati».

Vietnam - Anno giubilare: Una Chiesa adulta

L. Prezzi
L'Assemblea ecclesiale nazionale del Vietnam si aprirà a Ho Chi Minh City (ex Saigon) il 21 novembre 2010 e terminerà il 26. È uno dei grandi appuntamenti dell’anno giubilare («Chiesa mistero, comunione, missione») che la Chiesa locale ha voluto per far memoria dei 350 anni dalla fondazione dei due vicariati apostolici del paese (Tonkino e Cocincina) e dei 50 anni dal riconoscimento della gerarchia locale. L’anno giubilare è partito il 24 novembre 2009 e si concluderà il 6 gennaio 2011. Per la festa dell’Assunta 55.000 fedeli hanno visitato il santuario mariano di La Vang, dove si celebrerà la conclusione del giubileo.

Cina - Chiesa cattolica: Assemblee e timori

L. Prezzi
Gli occhi dei cattolici cinesi sono rivolti all’attesa e temuta Assemblea nazionale dei rappresentanti cattolici del paese che dovrebbe essere celebrata entro l’anno. Avrebbe dovuto riunirsi nel 2009, ma il governo ha preferito rimandarla per non esasperare il rapporto con Roma. In essa i vescovi, i delegati dei preti, dei religiosi e dei laici sono infatti chiamati a eleggere le due cariche maggiori della Chiesa patriottica: il presidente della Conferenza dei vescovi e il presidente dell’Associazione patriottica, due istituzioni non compatibili con la pratica ecclesiale sia per i principi cui si ispirano (indipendenza, autogestione, autofinanziamento), sia per il ruolo subalterno che i vescovi hanno. Il posticipo è stato letto come segno di buona volontà del governo che non ha mancato tuttavia di mostrare la sua intenzione di proseguire, organizzando due sessioni di studio con alcune decine di vescovi e responsabili ecclesiali: la prima nel novembre scorso, la seconda all’inizio di luglio di quest’anno. I partecipanti hanno smentito che si trattasse di incontri preparatori, ma il messaggio a Roma resta chiaro.

America Latina - Chiese indipendenti: lontano da Roma. Comunità ecclesiali autodefinite cattoliche

M. Castagnaro
Nel Salvador p. Luis Quintanilla, prete della Chiesa del Magnificat, Chiesa cattolica apostolica salvadoregna, sfugge a un tentativo di omicidio presumibilmente collegato al suo impegno contro l’apertura di miniere a cielo aperto da parte della compagnia canadese Pacific Rim Mining. A Città del Messico l’arcivescovo David Romo, primate della Chiesa cattolica apostolica tradizionale Messico-USA, celebra il primo matrimonio religioso tra persone dello stesso sesso. A Bogotá si tiene l’incontro ecumenico «Fede e politica: una teologia a partire dalla speranza», cui partecipano 120 rappresentanti di diverse Chiese cristiane, tra cui la Chiesa cattolica apostolica indipendente, Esarcato della Colombia. A Brasilia muore a 87 anni dom Luis Fernando Castillo Méndez, patriarca della Chiesa cattolica apostolica brasiliana (ICAB) e della Comunione mondiale delle Chiese cattoliche apostoliche (CICAM).

Argentina - Nomine episcopali: La continuità: Bressanelli

M. Castagnaro
Una soluzione non traumatica». Così la maggior parte degli osservatori ha definito la nomina di mons. Virginio Bressanelli, religioso dehoniano già ordinario di Comodoro Rivadavia (Chubut, Argentina), a coadiutore di mons. Marcelo Melani, vescovo settantunenne di Neuquen, al centro del «caso»apertosi un anno fa con le accuse di «abusi liturgici» e «imprecisioni teologiche» fatte pervenire alla Santa Sede da alcuni gruppi ecclesiali conservatori e sfociate nell’invito a dimettersi rivoltogli dal card. Giovanni Battista Re, all’epoca prefetto della Congregazione per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina.

Dio in un fumetto. Il di-segno del proprio tempo

M.E. Gandolfi, S. Gorla
Discrete teofanie di carta emergono da volumi, albi, storie ma anche singole vignette. È l’articolato mondo del fumetto religioso fedele al motto del patriarca Niceforo: «La vista conduce alla fede meglio che non l’udito». Una fedeltà inclusiva che non vuole contrapporsi a nessuno. Esiste, semplicemente, diremmo naturalmente, ed esiste da anni. Se il fumetto è un medium che ha faticato a veder riconosciuta la propria dignità, ancor più lo è stato (e forse lo è ancora) il fumetto religioso, tuttora poco diffuso e ancor meno studiato.

Italia - La fede a strisce

P. Guiducci
Si può parlare di Dio con bracchetti e bambini in simbiosi con la propria coperta; si può coglier la fame d’assoluto nelle saghe di fragilissimi eroi. Si può sghignazzare del religioso o sorridere per l’umorismo lieve di angioletti leziosi. Perché il fumetto non si sottrae alla ricerca del sacro, alle suggestioni della fede: «Ogni fumetto che fa pensare è fumetto religioso » afferma Domenico Volpi, direttore per oltre vent’anni dello storico settimanale per ragazzi Il Vittorioso. E infatti sono molti i fumetti che, a volte anche insospettabilmente, compiono incursioni nelle lande della fede. In Italia, poi, vi è una tradizione – pur con fasi alterne – di grandi riviste a fumetti legate al mondo religioso.

Il segno di un'apostasia

D. Sala
Senta, signor prete. Il punto è che io vorrei uscire per sempre dalla Chiesa cattolica». «Uscire dalla Chiesa, Beto? Ma non ti basta non partecipare alla vita della nostra comunità?». Così recita l’epigrafe del fumetto che narra la storia di Beto, il «diario di un apostata» come lo definiscono gli autori, una conversione «a rovescio» a sfondo autobiografico raccontata da due giovani fumettisti italiani. Ma pur sempre un’esperienza religiosa, seppure dall’esito negativo, che tuttavia ha qualcosa da dire anche a chi dopo aver affrontato i medesimi dubbi sceglie di continuare a credere e ad appartenere alla Chiesa.

Libri del mese Settembre 2010 - Schedine

Redazione
I «Libri del mese» si possono ordinare indicando il numero ISBN a 12 cifre: - per telefono, chiamando lo 049.8805313; - per fax, scrivendo allo 049.686168; - per e-mail, all'indirizzo vendite.dirette@dehoniane.it - per posta, scrivendo a Centro Editoriale Dehoniano, via Nosadella 6, 40123 Bologna.

G. Gaeta, Il Gesù moderno

P. Stefani

Discernere le presenze di Dio

M. Neri

Avventisti - Wilson nuovo presidente

D. Sala

Presbiteriani USA - Sì al clero gay

D. Sala

Sinodo della Chiesa d'Inghilterra - Donne vescovo

D. Sala

Cirillo in Ucraina per il Battesimo della Rus'

D. Sala

Germania - Chiesa luterana e violenze sui minori

D. Sala

Italia - I battisti nell'otto per mille

D. Sala

Federazione luterana mondiale - XI Assemblea

D. Sala

Alleanza battista mondiale - Upton nuovo presidente

D. Sala

SAE - Sessione su Edimburgo

D. Sala

Thailandia - Incontro interreligioso internazionale

D. Sala

Turchia - Nazionalità turca ai patriarchi stranieri

D. Sala

La moschea a Ground zero

D. Sala

Vecchiocattolici - Congresso internazionale

D. Sala

Taizé - I 70 anni della Comunità

D. Sala

Torre Pellice - Sinodo valdo-metodista e coppie gay

D. Sala

Pentecostali - XXII Conferenza mondiale

D. Sala

Luterani USA - Scissione

D. Sala

Il CEC e Gerusalemme

D. Sala

Luigi Guanella santo

L. Accattoli

Koch e Kasper

L. Accattoli

Sulmona e Celestino V

L. Accattoli

Vacanze a Castel Gandolfo

L. Accattoli

De Paolis ai legionari di Cristo

L. Accattoli

Bilancio in rosso

L. Accattoli

Nuovi Delicta graviora

L. Accattoli

Terzo volume su Gesù

L. Accattoli

Vicariato sui preti gay

L. Accattoli

Munizioni a grappolo

L. Accattoli

Chierichetti e chierichette

L. Accattoli

Visita privata in Abruzzo

L. Accattoli

Il papa ricorda frère Roger

L. Accattoli

Pedofilia USA

L. Accattoli

Nicola Cabibbo

L. Accattoli

Sui rom in Francia

L. Accattoli

Somalia

L. Accattoli

Ratzinger Schuelerkreis sul Concilio

L. Accattoli

Seewald intervista Benedetto

L. Accattoli

USA: dal common ground al Tea Party - Riforma e reazione: le strade dei cattolici americani

M. O'Toole, K. Sprows Cummings, J. McGreevy, M. Faggioli
Nell’ultimo mezzo secolo la Chiesa cattolica negli Stati Uniti ha conosciuto un cambiamento vasto, profondo e irreversibile quale mai nella sua storia precedente, una rivoluzione innescata da fattori interni alla vita ecclesiale, come il concilio Vaticano II, ma anche esterni come l’evoluzione culturale degli anni Sessanta. Gli effetti sono stati una crescita numerica, una progressiva affermazione sociale e culturale dei cattolici nella vita del paese, un’inedita rilevanza politica sia dei vescovi sia dei laici fino agli anni Novanta. Ma molti dati nell’ultimo quindicennio rivelano un’inversione di tendenza: dalla stagione del dialogo a quella dell’incomprensione tra gerarchia e fedeli (M. O’Toole), in particolare le donne (K. Sprows Cummings), delle scomuniche e della polarizzazione sui temi morali e sulle scelte politiche (J. McGreevy). Con i vescovi impegnati in una battaglia culturale nella quale le truppe non li seguono, e che rischia di compromettere ulteriormente l’unità ecclesiale di fronte alle nuove sfide che si affacciano sulla scena (M. Faggioli). Il 2 novembre, data delle elezioni di medio termine, sarà un banco di prova non solo per il presidente Obama.

USA: dal common ground al Tea Party - I cattolici nella vita politica: Un ruolo ridotto

J. McGreevy
Nell’ultimo mezzo secolo la Chiesa cattolica negli Stati Uniti ha conosciuto un cambiamento vasto, profondo e irreversibile quale mai nella sua storia precedente, una rivoluzione innescata da fattori interni alla vita ecclesiale, come il concilio Vaticano II, ma anche esterni come l’evoluzione culturale degli anni Sessanta. Gli effetti sono stati una crescita numerica, una progressiva affermazione sociale e culturale dei cattolici nella vita del paese, un’inedita rilevanza politica sia dei vescovi sia dei laici fino agli anni Novanta. Ma molti dati nell’ultimo quindicennio rivelano un’inversione di tendenza: dalla stagione del dialogo a quella dell’incomprensione tra gerarchia e fedeli (M. O’Toole), in particolare le donne (K. Sprows Cummings), delle scomuniche e della polarizzazione sui temi morali e sulle scelte politiche (J. McGreevy). Con i vescovi impegnati in una battaglia culturale nella quale le truppe non li seguono, e che rischia di compromettere ulteriormente l’unità ecclesiale di fronte alle nuove sfide che si affacciano sulla scena (M. Faggioli). Il 2 novembre, data delle elezioni di medio termine, sarà un banco di prova non solo per il presidente Obama.

USA: dal common ground al Tea Party - Stati Uniti, Chiesa e società: Le donne sono cambiate

K. Sprows Cummings
Nell’ultimo mezzo secolo la Chiesa cattolica negli Stati Uniti ha conosciuto un cambiamento vasto, profondo e irreversibile quale mai nella sua storia precedente, una rivoluzione innescata da fattori interni alla vita ecclesiale, come il concilio Vaticano II, ma anche esterni come l’evoluzione culturale degli anni Sessanta. Gli effetti sono stati una crescita numerica, una progressiva affermazione sociale e culturale dei cattolici nella vita del paese, un’inedita rilevanza politica sia dei vescovi sia dei laici fino agli anni Novanta. Ma molti dati nell’ultimo quindicennio rivelano un’inversione di tendenza: dalla stagione del dialogo a quella dell’incomprensione tra gerarchia e fedeli (M. O’Toole), in particolare le donne (K. Sprows Cummings), delle scomuniche e della polarizzazione sui temi morali e sulle scelte politiche (J. McGreevy). Con i vescovi impegnati in una battaglia culturale nella quale le truppe non li seguono, e che rischia di compromettere ulteriormente l’unità ecclesiale di fronte alle nuove sfide che si affacciano sulla scena (M. Faggioli). Il 2 novembre, data delle elezioni di medio termine, sarà un banco di prova non solo per il presidente Obama.

USA: Dall'america del common ground a quella del Tea Party - Andata e ritorno

M. Faggioli
Nell’ultimo mezzo secolo la Chiesa cattolica negli Stati Uniti ha conosciuto un cambiamento vasto, profondo e irreversibile quale mai nella sua storia precedente, una rivoluzione innescata da fattori interni alla vita ecclesiale, come il concilio Vaticano II, ma anche esterni come l’evoluzione culturale degli anni Sessanta. Gli effetti sono stati una crescita numerica, una progressiva affermazione sociale e culturale dei cattolici nella vita del paese, un’inedita rilevanza politica sia dei vescovi sia dei laici fino agli anni Novanta. Ma molti dati nell’ultimo quindicennio rivelano un’inversione di tendenza: dalla stagione del dialogo a quella dell’incomprensione tra gerarchia e fedeli (M. O’Toole), in particolare le donne (K. Sprows Cummings), delle scomuniche e della polarizzazione sui temi morali e sulle scelte politiche (J. McGreevy). Con i vescovi impegnati in una battaglia culturale nella quale le truppe non li seguono, e che rischia di compromettere ulteriormente l’unità ecclesiale di fronte alle nuove sfide che si affacciano sulla scena (M. Faggioli). Il 2 novembre, data delle elezioni di medio termine, sarà un banco di prova non solo per il presidente Obama.

Raimon Panikkar (3.11.'18-26.8.'10): Profeta dell'armonia cosmica.Teologo cristiano, indù, buddhista

M. Amaladoss
Il significato di Panikkar può essere sintetizzato in due sue citazioni. Fu uno studioso abile e colto, dotato di un’acuta mente dialettica. Ma la ricerca della sua vita fu soprattutto l’esperienza religiosa. La sua riflessione e produzione letteraria, comunque complessa, fu solo un tentativo di esprimere e giustificare la sua esperienza. Scrive: «La religione non è un esperimento; è un’esperienza di vita attraverso la quale si partecipa all’avventura cosmica». Panikkar fu profondamente coinvolto in quest’avventura. Essa gli fece oltrepassare molti confini, geografici e religiosi. Dice: «Lasciai l’Europa per l’India come cristiano, scoprii che ero un indù e ritornai come buddhista senza aver mai smesso di essere cristiano». Essendo nato da un padre indù e da una madre cattolica, una tale avventura interreligiosa faceva parte del suo essere e della sua vita.

Raimon Panikkar: gli scritti. Una sterminata bibliografia

D. Sala
L'ampia quantità di scritti di Raimon Panikkar merita una trattazione apposita, sia per il numero sia per lo spettro largo degli argomenti che ricopre, dal cristianesimo all’induismo al buddhismo, per arrivare al dialogo interreligioso e alle tematiche della pace e dell’etica mondiale.

L'etica dei visitatori. Essere malati esige che vi sia al fianco uno che ti sorregge

P. Stefani
A volte sono in luoghi periferici o addirittura in vecchie ville isolate; altre volte sono agli angoli delle nostre strade in vecchi palazzi riadattati. È dato passarvi sotto anche più volte al giorno. Si conoscono persino i loro nomi, in certi casi inconsapevolmente beffardi: «Anni verdi», «Il focolare», addirittura «Paradiso»… In fondo, però, ciò vale, in nuce, anche per il loro nome comune: «casa di riposo». Nonostante la vicinanza, restano «mondi altri», almeno fino a quando non si ci si trova nelle circostanze di andarvi a trovare qualcuno. Tuttavia, a ora incerta, si è pure assaliti dal pensiero, per lo più presto allontanato, di dover finire lì i propri giorni. Allora si è, non di rado, di fronte a dei «mai» riferiti a sé, ma anche ai propri cari, che restano tali fino a quando quei luoghi non risolvono un problema del quale non sapremmo, altrimenti, come venire a capo. A questa forma consolidata nel tempo, in anni più recenti, se ne sono aggiunte altre. Per alcune di esse non si è osato trovare un termine italiano: è il caso dell’hospice. Qui i nomi sono più diretti: non si riesce troppo a fingere. Spesso si tratta di un nome e di un cognome: tutto lascia credere che siano quelli di una persona che ha preceduto gli «ospiti» sulla stessa via; ora sono i suoi parenti che, per ricordarlo, cercano di rendere meno aspre le sofferenze altrui.

In ricordo di mons. Ablondi

Lettera firmata

Anziani e cure sanitarie

F. Santanera

Cattolici e politica. Lo storico Tassani contro la tentazione degli ostracismi

L. Accattoli
Ho passato buona parte del mese di agosto a leggere – lento pede – il libro di Giovanni Tassani Il Belpaese dei cattolici. Novecento italiano: politica e interpretazioni (Cantagalli, Siena 2010, pp. 265, € 17,00, prefazione di Sandro Magister). Andavo piano perché a ogni pagina trovavo nomi cari e citazioni nuove dai testi e agende e ogni carta d’archivio – spesso mai lette prima da nessuno – e non volevo perdere nulla. È una lettura feconda per chi abbia passione al tema, ricca di pietas per gli sconfitti, sapida nell’esplorazione degli aspetti nascosti di una grande storia.

Il Regno Attualità 16 2010

Redazione
A disposizione di tutti i visitatori del sito web, nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre, la possibilità di scaricare il numero completo in un unico file pdf. Buona lettura!