Attualità, 16/2010, 15/09/2010, pag. 530
Cina - Chiesa cattolica: Assemblee e timori
Gli occhi dei cattolici cinesi sono rivolti all’attesa e temuta Assemblea nazionale dei rappresentanti cattolici del paese che dovrebbe essere celebrata entro l’anno. Avrebbe dovuto riunirsi nel 2009, ma il governo ha preferito rimandarla per non esasperare il rapporto con Roma. In essa i vescovi, i delegati dei preti, dei religiosi e dei laici sono infatti chiamati a eleggere le due cariche maggiori della Chiesa patriottica: il presidente della Conferenza dei vescovi e il presidente dell’Associazione patriottica, due istituzioni non compatibili con la pratica ecclesiale sia per i principi cui si ispirano (indipendenza, autogestione, autofinanziamento), sia per il ruolo subalterno che i vescovi hanno. Il posticipo è stato letto come segno di buona volontà del governo che non ha mancato tuttavia di mostrare la sua intenzione di proseguire, organizzando due sessioni di studio con alcune decine di vescovi e responsabili ecclesiali: la prima nel novembre scorso, la seconda all’inizio di luglio di quest’anno. I partecipanti hanno smentito che si trattasse di incontri preparatori, ma il messaggio a Roma resta chiaro.
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