A. Cerri
A prima vista appare difficile trovare un legame tra il blues e la storia delle religioni, e mettere a fuoco in che modo una disciplina come questa possa prendere in esame e discutere di un genere musicale che, partendo della sua origine nera e americana, ha oramai pervaso molta della musica europea, prima fra tutti la musica jazz, ma anche quella che ascoltiamo tutti i giorni, dal rock al pop, senza trascurare alcuni omaggi che perfino la musica classica ha fatto a questo stile. Inoltre, tra le innumerevoli espressioni musicali prodotte dall’uomo, il blues sembra il più lontano dall’orizzonte religioso, soprattutto per la profanità del suo significato e per la considerazione sociale negativa di cui sono stati oggetto, almeno in passato, sia i suoi interpreti sia i suoi fruitori, entrambi malvisti e perfino «demonizzati» dal senso comune.
Libri del mese, 15/06/2010, pag. 387