Attualità, 12/2010, 15/06/2010, pag. 363
Turchia - Uccisione mons. Padovese: colpire i simboli. La sequela di Cristo e l'offerta del sangue
Forse nessuno quanto il patrologo e vescovo Luigi Padovese aveva meditato sulla Turchia come terra martiriale e sulla vocazione al dono della vita che tende a caratterizzare i portatori di responsabilità ecclesiali – specie cattolici e protestanti – nelle regioni dell’attuale risveglio islamico. La rivista Anatolia ieri e oggi e il sito web www.anadolukatolikkilisesi.org, che aveva creato appena nominato vicario apostolico dell’Anatolia (2004), hanno questa vocazione tra i temi dominanti. Riascoltata ora, l’intervista del febbraio scorso a Radio vaticana, nel quarto anniversario dell’uccisione di Andrea Santoro, suona come previsione del proprio martirio: «Si è voluto colpire il simbolo che la persona rappresentava», e quel suo destino «ricorda a tutti noi che la sequela di Cristo può arrivare anche all’offerta del sangue».
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