Dopo il cambio di presidenza americana e la vittoria elettorale dell’alleanza tra il comitato d’affari di Trump e il tecno-fascismo di Musk, la guerra difensiva dell’Ucraina dall’aggressione di Putin in violazione d’ogni diritto internazionale non può più continuare.
I Governi e i Parlamenti nazionali del nostro continente, la Commissione europea e il Parlamento Europeo sono chiamati a essere i custodi di questa speranza in un momento di svolta della storia europea.
Dal momento che occupano le cronache fatti e misfatti della nuova amministrazione USA e in particolare le sparate di Donald Trump e del suo braccio destro non eletto Elon Musk, occorre dare voce a quell’America che non tanto non si riconosce nel Partito repubblicano.
I cambi di regime ridefiniscono la libertà d’insegnamento e di ricerca delle università, ma anche il loro ruolo nello spazio pubblico.
Anora è la storia di una ragazza che abbandona la sua routine perché intravede in un ragazzo la possibilità di un miglioramento abnorme e assai rapido della sua vita ed è pronta a tutto per difendere questa occasione.
Il 23 febbraio i tedeschi hanno votato per il Parlamento federale. I risultati sono quelli previsti da tempo dai sondaggi pre-elettorali. È stata punita la coalizione di Governo composta da Partito socialdemocratico (SPD), Verdi (Grüne) e Partito liberale (FDP).
Pubblichiamo qui, in una nostra traduzione dal francese, una sua recente intervista curata da Sebastian Callies, redattore per il Centro di cultura e influenza dell’Institut des hautes études de Défense nationale, che ringraziamo per la gentile concessione.
Il Triduo pasquale, dal Giovedì santo alla domenica di Pasqua, è il culmine dell’anno liturgico nella Chiesa cattolica romana, come in tutte le Chiese cristiane.
Il 13 febbraio scorso il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) ha organizzato un seminario on-line tra rappresentanti di diverse tradizioni – copta, ortodossa orientale, cattolica e luterana – per esplorare come una celebrazione comune della Pasqua possa unire i cristiani di tutto il mondo nella loro fede comune in Cristo risorto.
Sozomeno, storico greco della prima metà del V secolo, nella sua ampia Storia ecclesiastica composta tra il 440 e il 450, consacra una breve sezione del primo libro alle origini del monachesimo cristiano.
Il commissariamento di un istituto di vita consacrata o di una società di vita apostolica può approdare anche alla soppressione.
Il debito estero torna a minacciare il continente africano, un macigno che continua a sollecitare la Chiesa cattolica a mantenere alta l’attenzione su questo tema.
L’inizio dell’anno sembra avere aperto per la Chiesa di rito siro-malabarese dell’India un tempo di consolidamento della leadership e di pacificazione, dopo anni di contese sulla liturgia che hanno visto contrapposte parte della gerarchia locale e del clero alla Santa Sede.
Nel 1971 Harold J. Berman fu invitato dalla Boston University a tenere le Lowell Lectures on Theology. Nel 1974 l’editore Abingdon Press pubblicò le conferenze, corredate di note, in forma di saggio unitario in 4 capitoli con una introduzione e un post-scriptum.
I finali «rimaneggiati» ci dicono molto sull’inesauribile vitalità delle favole. È vero, si tratta spesso di strategie per addolcire il loro profilo aguzzo, per smussare le asperità che nascondono e per introdurre e «liberare» un intento pedagogico (e rassicurante).
Lettura intrigante quella dei due saggi dell’intellettuale greco Kostas Vàrnalis (1884-1974), accompagnati dalla sapiente guida di Filippomaria Pontani, docente di Filologia greca e latina presso l’Università Cà Foscari di Venezia.
Le onde radio, oltre che titolo del libro, è anche la felicissima metafora attraverso la quale Domenico Segna ci comunica in primo luogo che il vuoto – in natura – non esiste, così come nell’esperienza umana, se proiettata in una dimensione cosmica, non esiste nemmeno il silenzio.
L’odierna stagione, segnata dal ritorno alla forza delle armi come criterio regolatore dei rapporti internazionali, rende particolarmente opportuna la conoscenza del percorso storico che ha portato a cercare le vie per una soluzione pacifica dei conflitti.
Come spiega nell’Introduzione il curatore del volume, don Massimo Epis, che della FTIS è stato preside dal 2016 al 2024, la fede non può porsi «in una condizione di sostanziale estraneità rispetto ai vissuti concreti della comunità civile.
L’autore spazia con molti esempi dalla letteratura alla sociologia per mostrare lati e angolature diverse di una maschilità variamente interpretata nel tempo e nelle diverse civiltà.
L’intento del libro non è di ricostruire in modo puntuale gli avvenimenti; il suo scopo sta nel vagliare criticamente le narrazioni; più esattamente, il suo fine è di «decostruire vulgate e narrazioni “certe” per porre questioni a cui non è possibile dare risposte nette».
Il libro raccoglie 4 opere teatrali scritte da Ignazio De Francesco lungo diversi anni di frequentazione come volontario della Casa circondariale di Bologna
Per quanto indirizzato a chi intenda affrontare con la massima consapevolezza questa materia, il vol. offre riferimenti e sottolineature rilevanti per molte altre tipologie di lettori, particolarmente quelli impegnati nei vari ambiti della formazione intellettuale.
Lo scopo del libro è d’indicare che l’opposizione nonviolenta di cattolici al nazismo sia stata maggiore di quanto di solito si ritenga.
I primi pastori metodisti e i loro successori d’area anglosassone, nonché provenienti da famiglie italiane convertite al verbo protestante di John Wesley (1703-1791), fecero proprio il motto di Massimo D’Azeglio «l’Italia è stata fatta, ora bisogna fare gli italiani».
Il volume è fin dal titolo definito nel suo oggetto, chiaro nella sua tesi, pungente nello stile. In effetti il sociologo Luca Ricolfi, con molti esempi legati all’attualità, non fa mancare spunti polemici verso la tendenza degli ultimi anni a utilizzare un linguaggio che si fa ideologia.
Frutto di uno dei panel ospitato alla Fiera del libro per ragazzi 2023, il volume ne rielabora gli atti, curati dall’instancabile Claudia Camicia, studiosa di letteratura giovanile e presidente del Gruppo di servizio per la letteratura giovanile.
Un «prete affamato di vita». Ancor di più, un prete «affamato di vita da donare a tutti coloro per i quali non solo il futuro ma anche il presente è impossibile».
Tra i 10 e i 15 minuti: questo è il tempo che mediamente serve per tenere un’omelia. Meno di 10 si rischia di non spiegare a dovere le letture fatte; più di 15 la probabilità che l’attenzione dei fedeli cali in maniera verticale sale a livello esponenziale.
Un esercizio di sinodalità è stato compiuto ad Assisi il 22 e 23 febbraio scorsi all’Assemblea nazionale «Costruendo insieme la Chiesa sinodale», convocata dalla trentina di associazioni, gruppi e comunità riunitesi nel 2021 in una rete informale per partecipare insieme al Cammino sinodale delle Chiese in Italia.
La «cura del creato è necessaria perché è cura di un dono. Il Signore, per noi credenti, ce lo ha affidato come un giardino da coltivare e custodire».
Il tema scelto per il convegno della Facoltà teologica di Milano del 18 febbraio scorso – «Ripensare l’umano nell’era delle tecnologie digitali» – è «inevitabile e rischioso», come ha affermato il preside, Angelo Maffeis, nella sua introduzione.
Come risponde l’architettura alla domanda di spiritualità che abita oggi i territori urbani? In modo spesso inadeguato. È la tesi di Andrea Longhi, ordinario di Storia dell’architettura al Politecnico di Torino.
Un percorso è iniziato il 24 febbraio nella biblioteca del Penale del carcere bolognese: tre incontri su «Come parlare di carcere» che si articolano utilizzando sia la narrazione di storie di vita delle persone detenute, sia il coinvolgimento e le testimonianze di altri soggetti (vittime, famigliari di persone recluse).
Scritto attorno al Natale del 1942, Dieci anni dopo è un breve testo che Dietrich Bonhoeffer invia agli amici più intimi prima d’essere arrestato dalla Gestapo, il 5 aprile 1943, e portato nella prigione militare di Tegel. La situazione penale di Bonhoeffer s’aggrava quando si viene a sapere che fa parte del gruppo del fallito attentato a Hitler (20 luglio 1944). Il teologo si era deciso a questo passo dopo avere percorso in solitudine altre strade e dopo avere chiesto, inascoltato, una presa di posizione forte da parte di tutte le Chiese contro il nazismo. Il testo è non solo un bilancio lucido e realistico del tragico decennio hitleriano che sconvolse il mondo, ma istituisce le coordinate per una vera e propria «Teologia della resistenza». La manipolazione della mente, fino alla Dummheit (stupidità), è un problema di carattere sociologico permanente. Il profilo dell’azione responsabile non violenta è lasciato in capo al singolo individuo e apre la via alla legittimità della resistenza difensiva, anche armata, richiesta agli Stati.