A
Attualità

Attualità, 18/2010

Italia - La crisi del paese: la politica d'inverno. L'obiettivo di una stabile instabilità

G. Brunelli
È come se questa stagione della nostra vita politica avesse consumato ed esaurito in sé tutte le stagioni precedenti. Ogni linguaggio, ogni riferimento storico-ideale, ogni corrispondenza di valore tra le parole e il loro significato è andata perduta. Dovevamo portare il nostro sistema democratico oltre il 1989, rilegittimandolo, lo abbiamo condotto in una terra di nessuno, nella quale stiamo consumando democrazia. L’avvilupparsi assieme di una crisi economica che è divenuta crisi sociale, e di una crisi politica che è divenuta istituzionale; l’immondizia di Napoli o il turismo morboso di Avetrana incrementato dai media, l’esplosione dei sindacati o l’autonomismo del Nord come sindacato dei territori, il separatismo politico siciliano e lo scontro quotidiano tra tutti i poteri dello stato: tutto questo dice che stiamo consumando la nostra democrazia. Senza che il ceto politico attuale, così esausto e logorato, sembri in grado di abbozzare una risposta in termini generali. Questa vicenda s’è ccelerata ed è esplosa nella crisi politica dell’estate 2010. E oggi è a un passo dall’andare fuori controllo.

Medio Oriente - Sinodo: Ricorda gli esuli. Il problema dei rifugiati interpella le Chiese

J.C. Donnelly; D. Christiansen
La condizione di rifugiato dovrebbe essere temporanea. In base al diritto internazionale, le persone che hanno dovuto lasciare le loro case e la loro patria per timore della persecuzione dovrebbero essere in grado di ritornarvi quando migliora la situazione o di trovare una nuova casa e una nuova patria altrove quando si impedisce loro di ritornarvi. Lo sradicamento dalla propria casa e dalla propria terra è particolarmente traumatico in Medio Oriente, dove famiglia, casa e legami ancestrali con la terra sono essenziali per l’identità della persona. Le persone conservano le chiavi della loro casa per anni dopo esserne stati espulsi o essere fuggiti.

Turchia - Oltre il Sinodo: una prospettiva dall'alto

C. Monge
Vi è uno sguardo di Dio sul Medio Oriente? «Anche questa regione del mondo Dio la vede da una prospettiva diversa, si direbbe “dall’alto”: è la terra di Abramo, di Isacco e di Giacobbe; la terra dell’esodo e del ritorno dall’esilio; la terra del tempio e dei profeti; la terra in cui il Figlio unigenito è nato da Maria, dove ha vissuto, è morto ed è risorto; la culla della Chiesa, costituita per portare il Vangelo di Cristo sino ai confini del mondo. E noi pure, come credenti, guardiamo al Medio Oriente con questo sguardo, nella prospettiva della storia della salvezza». In questo passaggio dell’omelia di Benedetto XVI, in occasione della celebrazione di apertura del Sinodo speciale per il Medio Oriente, si esprime con insistenza la necessità di una «prospettiva dall’alto » nello sguardo al Medio Oriente, nella quale, prima di tutto, non si confondano memoria e semplice nostalgia.

Tibhirine - Il film: des hommes et des dieux. Quando l'occhio laico sa vedere il cuore di una Chiesa

H. Teissier
Il 22 ottobre 2010 è uscita la versione italiana del film francese Des hommes et des dieux – Uomini di Dio, premio speciale della giuria di Cannes 2010. Lo recensisce in esclusiva per Il Regno mons. Henri Teissier, vescovo di Algeri al tempo dei fatti di cui il film tratta.

Italia - SAE - Ecumenismo: Guardare avanti

D. Saroglia
I sogni dei giovani e le visioni dei vecchi, del profeta Gioele (cf. 3,1), sono stati il filo conduttore della XLVII Sessione di formazione del Segretariato attività ecumeniche (SAE), dedicata a un’analisi concreta e disincantata del primo secolo del movimento ecumenico. Il tema, su cui 250 corsisti hanno discusso a Chianciano Terme (SI), nell’ultima settimana del luglio scorso, è stato «Sognare la comunione, costruire il dialogo: cento anni di speranza ecumenica».

Italia - Violenze sessuali nella Chiesa: luoghi di parola. Le vittime e la richiesta d'ascolto

M.E. Gandolfi; L. Prezzi
Non è un caso che nella stessa giornata, sabato 25 settembre, si siano tenute in Italia due piccole ma importanti iniziative in tema di violenze sessuali su minori commesse da personale ecclesiastico. E non è un caso che ciò sia avvenuto senza che l’una sapesse dell’altra. Né è stato casuale lo spazio che il Consiglio permanente della CEI (Roma, 27-30.9.2010) ha riservato al tema della pedofilia a pochi giorni di distanza. Implicitamente o esplicitamente tutti e tre gli eventi, a partire da sensibilità diverse e anche contraddittorie, gettano luce su un fenomeno che nel nostro paese è ritenuto marginale e dunque gestibile caso per caso.

Italia - Politiche sociali: Famiglia come opportunità

M.E. Gandolfi
Quali sono i principali cambiamenti che dovranno affrontare le famiglie dei paesi occidentali nei prossimi trent’anni? Quale sarà l’impatto di tali cambiamenti sulle politiche sociali? È possibile individuare scenari futuri per sollecitare misure di lungo periodo coerenti? Sono queste le principali sfide cui si proponeva di rispondere il convegno organizzato a Bologna dall’Osservatorio nazionale sulla famiglia ponendo a confronto, il 27 e il 28 settembre scorso, tre casi, Francia, Germania e Spagna, in preparazione della Conferenza nazionale della famiglia, che si terrà a Milano tra l’8 e il 10 novembre.

Italia - Vescovi e prima comunione: A 100 anni da Pio X

L. Prezzi
A cent’anni dal decreto di Pio X Quam singulari (1910), in cui si apriva ai bambini la pratica della comunione, due documenti magisteriali ne hanno fatto memoria con una significativa intenzionalità pastorale. Il primo è edito dalla Conferenza episcopale triveneta (La prima comunione all’età dell’uso della ragione; 1.6.2010), il secondo è la lettera pastorale di mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano (Ti trasformerai in me; consegnata al clero diocesano il 23.9.2010).

Europa - Religioni e università: la difficile pluralità. I nuovi fenomeni post-secolari

M. Neri
Nel contesto dell’Occidente europeo l’intersezione fra la presenza delle religioni e l’attività di ricerca e insegnamento universitario si mostra sempre più come uno snodo estremamente complesso, intorno al quale si concentrano questioni che, per lungo tempo, si è pensato di poter affrontare in sedi diverse e separate: politiche di integrazione sociale e culturale, ricerche empiriche e valutazioni normative, ricostruzione delle dinamiche storiche, analisi di carattere fenomenologico e rappresentanze teologiche.

Francia - Stati generali del cristianesimo: Rischiare l'annuncio

L. Prezzi
La nostra epoca ha bisogno di Dio? È stato questo il titolo di una singolare iniziativa promossa dal 21 al 23 settembre in Francia, a Lille, che ha preso il nome di «stati generali del cristianesimo». Pensata nella redazione del settimanale cattolico La Vie e condivisa dalla Chiesa locale e dall’università cattolica della città, l’occasione è divenuta la prima iniziativa dove tutte le anime del cattolicesimo francese hanno potuto esprimersi liberamente.

Austria - Invito alla missione: credibilità cercasi. Fra crisi e progetti

F. Strazzari
Il gravissimo problema delle violenze sessuali dei preti sui minori è stato come uno tsunami, che ha letteralmente sconvolto la Chiesa austriaca e minato le sue fondamenta. Tanto che il numero di fedeli che hanno comunicato allo stato la scelta di uscire dalla Chiesa è cresciuto fortemente (cf. tabella qui a p. 606). Terribili e inquietanti i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno. Grazie a Dio oggi si tira un respiro di sollievo, perché l’esodo sta diminuendo. Si riconosce al card. Schönborn il merito di aver limitato i danni. Ha istituito una commissione d’inchiesta completamente indipendente e ha chiamato a presiederla la signora Klasnic, ex presidente della giunta provinciale della Stiria, proveniente dal Partito popolare austriaco (anche se da tempo si è ritirata dalla politica), cattolica praticante. Della commissione fanno parte psicologi, psicoterapeuti, un giornalista cattolico, un ex politico del Partito socialdemocratico, giuristi. Le acque si sono calmate.

Austria - Chiesa cattolica: Entrate e uscite

D. Sala
In Austria si contavano al 31 dicembre 2009 5,3 milioni di cattolici, lo 0,8% in meno dell'anno precedente, con un aumento del 30% delle domande di uscita dal sistema statale di finanziamento della Chiesa. Nello stesso anno sono uscite 53.216 persone (battendo il record di 52.177 del 2004, l'anno dello scandalo del seminario di St. Pölten), mentre ne sono entrate (o rientrate) 4.650 contro le 5.450 del 2008.

Repubblica Ceca - Mons. Duka: Non sprecare il passato

F. Strazzari
Il prete e teologo Tomáš Halík, ricevendo il premio «Romano Guardini» a Monaco di Baviera il 27 settembre, ricorda come i dissidenti della «Chiesa clandestina» nell’allora Cecoslovacchia ragionassero, senza saperlo, secondo le categorie conciliari, attendendo «una Chiesa più dialogica, ecumenica e a servizio di tutti». Un’intuizione preziosa che ha permesso di sperimentare nelle carceri comuniste «un ecumenismo spontaneo» fra cattolici, protestanti e umanisti e che rimane come aspirazione ancora oggi. La vicenda della «Chiesa clandestina», ormai assimilata e marginale, conteneva in sé elementi preziosi. L’emergere dei suoi esponenti e la fusione con le strutture ecclesiali libere dopo la «rivoluzione di velluto» non sono avvenuti senza fatiche.

Cuba - Chiesa cattolica: una fase nuova. L'importanza del dialogo fra lo stato e la Chiesa

M. Castagnaro
L'incontro del 19 maggio apre una fase nuova, soprattutto se si considera che non è servito a dialogare su temi ecclesiali, ma su Cuba, sul suo presente e sul suo futuro» (card. Jaime Ortega y Alamino, arcivescovo de L’Avana). «L’accettazione di un’istituzione indipendente quale la Chiesa cattolica come interlocutore rappresenta un passo senza precedenti» (Andrés Peréz Díaz, ex professore dell’Istituto superiore di scienze mediche de L’Avana, residente a Miami). «L’esecutivo ha attribuito alla Chiesa un ruolo di arbitro nei confronti dei dissidenti che nessuno aveva avuto» (Fernando García, corrispondente da L’Avana del quotidiano spagnolo La Vanguardia).

Il cinema cristologico e riscritture audiovisive. Il problema delle traduzioni intersemiotiche

D. E. Viganò
La saggistica e la convegnistica hanno mostrato in questi ultimi anni un particolare interesse per il sacro (i suoi simboli e le sue retoriche di narrazioni) nei dispositivi testuali in genere, soffermandosi con attenzione specifica sul rapporto tra i testi biblici e le riscritture audiovisive, occupandosi anche del rapporto tra il cinema e la storia di Gesù. All’abbondanza di testi, convegni e seminari di studio corrisponde una molteplicità di approcci che a volte difficilmente si integrano in una prospettiva composita e unitaria. Del resto è comprensibile che un approccio storico al sacro nel cinema possa mettere in luce alcuni snodi anche linguistici della storia del cinema e, nel contempo, sia poco interessato a far emergere le coordinate socioculturali che hanno fatto da cornice produttiva per alcune delle più significative opere cinematografiche sulla vita di Gesù. Così come un’analisi attenta al contenuto, spesso meno interessata alle costruzioni testuali proprie di un approfondimento più specificamente semiologico.

Libri del mese Ottobre 2010 - Schedine

Redazione
I «Libri del mese» si possono ordinare indicando il numero ISBN a 12 cifre: - per telefono, chiamando lo 049.8805313; - per fax, scrivendo allo 049.686168; - per e-mail, all'indirizzo vendite.dirette@dehoniane.it - per posta, scrivendo a Centro Editoriale Dehoniano, via Nosadella 6, 40123 Bologna.

Media: l'informazione che aiuta

M. Panieri

Venezuela - Elezioni politiche: Chávez ridimensionato

L. Prezzi
I risultati elettorali del 26 settembre in Venezuela confermano la leadership di Hugo Chávez, ma potrebbero incanalare le forze della «rivoluzione bolivariana» nella dialettica democratica e nell’equilibrio dei pesi istituzionali.

Myanmar - Elezioni: Democrazia «disciplinata»

D. Sala
Quelle del prossimo 7 novembre saranno le prime elezioni dopo vent’anni nel Myanmar (Birmania), una delle più longeve e potenti dittature militari dell’Asia. È facile prevedere che non saranno né libere né corrette. Se il risultato è già scontato, tuttavia sarebbe superficiale affermare che nulla cambierà e in base a tale giudizio screditarle a priori. A uno sguardo approfondito e soprattutto esteso a tutto il contesto asiatico sudorientale i cambiamenti in atto appaiono rilevanti, e indicano un lento processo di transizione che chiude la stagione dell’isolamento internazionale e ne consolida una d’integrazione regionale e forse di maggiore stabilità.

Bucarest – La nuova cattedrale ortodossa

D. Sala

CEC – Guarigione delle memorie in Africa

D. Sala

Vienna – Dialogo cattolico-ortodosso

D. Sala

Bose – XVIII Convegno sulla spiritualità ortodossa

D. Sala

Morte di mons. Eleuterio Fortino

D. Sala

Gerusalemme – Preghiera di riconciliazione

D. Sala

Parlamento europeo – Conferenza ecumenica sulla povertà

D. Sala

India – Verdetto sulla moschea di Ayodhya

D. Sala

Marchetto

L. Accattoli

Peres

L. Accattoli

A Carpineto per Leone XIII

L. Accattoli

«Nessuno bruci il Corano»

L. Accattoli

Gran Bretagna e Newman

L. Accattoli

Pedofilia

L. Accattoli

«20 settembre»

L. Accattoli

IOR e Gotti Tedeschi

L. Accattoli

Rientro da Castel Gandolfo

L. Accattoli

Libertà e responsabilità dei media cattolici. Come essere Chiesa

G. Mocellin
Le turbolenze degli ultimi mesi nei rapporti tra Chiesa e opinione pubblica ci hanno aiutato a chiarire un fatto: quello dell’informazione cattolica – sia dalla prospettiva di chi vi lavora sia da quella dei destinatari – è un punto d’osservazione particolare per vedere e per fare la Chiesa. È una collocazione interna, ma sollecitata al massimo a cogliere come un sismografo ogni sommovimento, da qualsiasi parte provenga, a interpretarlo e a ritrasmetterlo sia verso l’interno sia verso l’esterno della compagine ecclesiale. È un luogo d’intersezione, di dialogo e di responsabilità civile ed ecclesiale, che si racconta qui attraverso le voci di diversi interpreti ascoltate al recente Congresso della stampa cattolica (Roma, 4-7 ottobre 2010): G. Erlandson di Our Sunday Visitor (USA), D. Quinio de La Croix (Francia), L. Ring-Eifel della KNA (Germania), D. Arasa della Pontificia università della Santa Croce, F. Lombardi della Sala stampa della Santa Sede, con una nostra introduzione che ne raccoglie i punti più programmatici.

Stati Uniti - Media cattolici: Fede adulta

G. Erlandson
Le turbolenze degli ultimi mesi nei rapporti tra Chiesa e opinione pubblica ci hanno aiutato a chiarire un fatto: quello dell’informazione cattolica – sia dalla prospettiva di chi vi lavora sia da quella dei destinatari – è un punto d’osservazione particolare per vedere e per fare la Chiesa. È una collocazione interna, ma sollecitata al massimo a cogliere come un sismografo ogni sommovimento, da qualsiasi parte provenga, a interpretarlo e a ritrasmetterlo sia verso l’interno sia verso l’esterno della compagine ecclesiale. È un luogo d’intersezione, di dialogo e di responsabilità civile ed ecclesiale, che si racconta qui attraverso le voci di diversi interpreti ascoltate al recente Congresso della stampa cattolica (Roma, 4-7 ottobre 2010): G. Erlandson di Our Sunday Visitor (USA), D. Quinio de La Croix (Francia), L. Ring-Eifel della KNA (Germania), D. Arasa della Pontificia università della Santa Croce, F. Lombardi della Sala stampa della Santa Sede, con una nostra introduzione che ne raccoglie i punti più programmatici.

Il quotidiano francese La Croix: Servire l'intelligenza della fede

D. Quinio
Le turbolenze degli ultimi mesi nei rapporti tra Chiesa e opinione pubblica ci hanno aiutato a chiarire un fatto: quello dell’informazione cattolica – sia dalla prospettiva di chi vi lavora sia da quella dei destinatari – è un punto d’osservazione particolare per vedere e per fare la Chiesa. È una collocazione interna, ma sollecitata al massimo a cogliere come un sismografo ogni sommovimento, da qualsiasi parte provenga, a interpretarlo e a ritrasmetterlo sia verso l’interno sia verso l’esterno della compagine ecclesiale. È un luogo d’intersezione, di dialogo e di responsabilità civile ed ecclesiale, che si racconta qui attraverso le voci di diversi interpreti ascoltate al recente Congresso della stampa cattolica (Roma, 4-7 ottobre 2010): G. Erlandson di Our Sunday Visitor (USA), D. Quinio de La Croix (Francia), L. Ring-Eifel della KNA (Germania), D. Arasa della Pontificia università della Santa Croce, F. Lombardi della Sala stampa della Santa Sede, con una nostra introduzione che ne raccoglie i punti più programmatici.

Il giornalismo cattolico in Germania: Evitare le polarizzazioni

L. Ring-Eifel
Le turbolenze degli ultimi mesi nei rapporti tra Chiesa e opinione pubblica ci hanno aiutato a chiarire un fatto: quello dell’informazione cattolica – sia dalla prospettiva di chi vi lavora sia da quella dei destinatari – è un punto d’osservazione particolare per vedere e per fare la Chiesa. È una collocazione interna, ma sollecitata al massimo a cogliere come un sismografo ogni sommovimento, da qualsiasi parte provenga, a interpretarlo e a ritrasmetterlo sia verso l’interno sia verso l’esterno della compagine ecclesiale. È un luogo d’intersezione, di dialogo e di responsabilità civile ed ecclesiale, che si racconta qui attraverso le voci di diversi interpreti ascoltate al recente Congresso della stampa cattolica (Roma, 4-7 ottobre 2010): G. Erlandson di Our Sunday Visitor (USA), D. Quinio de La Croix (Francia), L. Ring-Eifel della KNA (Germania), D. Arasa della Pontificia università della Santa Croce, F. Lombardi della Sala stampa della Santa Sede, con una nostra introduzione che ne raccoglie i punti più programmatici.

L'istituzione nella rete: luogo d'interazione

D. Arasa
Le turbolenze degli ultimi mesi nei rapporti tra Chiesa e opinione pubblica ci hanno aiutato a chiarire un fatto: quello dell’informazione cattolica – sia dalla prospettiva di chi vi lavora sia da quella dei destinatari – è un punto d’osservazione particolare per vedere e per fare la Chiesa. È una collocazione interna, ma sollecitata al massimo a cogliere come un sismografo ogni sommovimento, da qualsiasi parte provenga, a interpretarlo e a ritrasmetterlo sia verso l’interno sia verso l’esterno della compagine ecclesiale. È un luogo d’intersezione, di dialogo e di responsabilità civile ed ecclesiale, che si racconta qui attraverso le voci di diversi interpreti ascoltate al recente Congresso della stampa cattolica (Roma, 4-7 ottobre 2010): G. Erlandson di Our Sunday Visitor (USA), D. Quinio de La Croix (Francia), L. Ring-Eifel della KNA (Germania), D. Arasa della Pontificia università della Santa Croce, F. Lombardi della Sala stampa della Santa Sede, con una nostra introduzione che ne raccoglie i punti più programmatici.

Comunione ecclesiale e controversie: Parlare per capirsi

F. Lombardi
Le turbolenze degli ultimi mesi nei rapporti tra Chiesa e opinione pubblica ci hanno aiutato a chiarire un fatto: quello dell’informazione cattolica – sia dalla prospettiva di chi vi lavora sia da quella dei destinatari – è un punto d’osservazione particolare per vedere e per fare la Chiesa. È una collocazione interna, ma sollecitata al massimo a cogliere come un sismografo ogni sommovimento, da qualsiasi parte provenga, a interpretarlo e a ritrasmetterlo sia verso l’interno sia verso l’esterno della compagine ecclesiale. È un luogo d’intersezione, di dialogo e di responsabilità civile ed ecclesiale, che si racconta qui attraverso le voci di diversi interpreti ascoltate al recente Congresso della stampa cattolica (Roma, 4-7 ottobre 2010): G. Erlandson di Our Sunday Visitor (USA), D. Quinio de La Croix (Francia), L. Ring-Eifel della KNA (Germania), D. Arasa della Pontificia università della Santa Croce, F. Lombardi della Sala stampa della Santa Sede, con una nostra introduzione che ne raccoglie i punti più programmatici.

Gli scandali e la riconciliazione. «Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli»

P. Stefani
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli » (Mt 18,10).1 Viene dato per scontato che questi «piccoli» siano «bambini» e che il passo ben si attagli al più vulgato – ma anche doloroso – scandalo che si sta manifestando, in questi ultimi tempi, all’interno della Chiesa cattolica: la violenza sessuale sui minori. È così? Se guardiamo alle intenzioni più profonde del testo, ma anche alle sue più penetranti ricadute attuali, la risposta deve essere negativa. Va da sé che il testo evangelico non si riferisce in modo diretto alla pedofilia; il punto, tuttavia, non sta qui; piuttosto bisogna chiedersi se la frase si riferisca davvero in modo diretto ai bambini. Se così non fosse, chi sono allora i piccoli di cui si parla?

E.F. Fortino (2.4.'38-22.9.'10): Amico degli ortodossi. Anima storica dell'impegno per l'unità

D. Salachas
La mia conoscenza con mons. Fortino risale al lontano 1958, quando per cinque anni siamo stati compagni di seminario nel Pontificio collegio greco di Roma. Prima di entrare in quel collegio, il 3 ottobre 1958, aveva studiato nel liceo e seminario minore del Monastero di Grottaferrata, dove aveva avuto una solida formazione spirituale e un’accurata preparazione in materie classiche, con una perfetta conoscenza del latino e del greco antico e liturgico, lingue necessarie per proseguire i suoi studi filosofici e teologici all’Università gregoriana.

Anno dei preti - Anno dei battezzati

A. Soupa; C. Pedotti

Comunità ebraico-cristiane

L. Gianola

Una visita ai siti «memoriali» e al memento dei morti nell'era digitale

L. Accattoli
Voglio parlarvi del fenomeno nuovissimo dei «siti memoriali» di Internet: è un’espressione che invento io per indicare i siti che restano attivi dopo la morte dell’autore o del personaggio di riferimento e si fanno custodi della sua memoria. Parto dal «gruppo» di Facebook nato a sostegno del vescovo Carlo Chenis quando esplose la sua malattia e tuttora attivo dopo la morte. Poi dico qualcosa del blog di Angela Altieri che è andato avanti per tre anni con Angela scrivente e continua oggi in sua memoria. Per terzo metto il gruppo di Facebook degli amici di Francesco Alviti, morto di tumore a 22 anni, che tengono vivo il suo «profilo» da quasi tre anni.

Il Regno Attualità 18 2010. La rivista completa

Redazione
A disposizione dei nostri abbonati la possibilità di scaricare il numero completo in un unico file pdf. Buona lettura!