Attualità, 18/2010, 15/10/2010, pag. 607
Repubblica Ceca - Mons. Duka: Non sprecare il passato
Il prete e teologo Tomáš Halík, ricevendo il premio «Romano Guardini» a Monaco di Baviera il 27 settembre, ricorda come i dissidenti della «Chiesa clandestina» nell’allora Cecoslovacchia ragionassero, senza saperlo, secondo le categorie conciliari, attendendo «una Chiesa più dialogica, ecumenica e a servizio di tutti». Un’intuizione preziosa che ha permesso di sperimentare nelle carceri comuniste «un ecumenismo spontaneo» fra cattolici, protestanti e umanisti e che rimane come aspirazione ancora oggi. La vicenda della «Chiesa clandestina», ormai assimilata e marginale, conteneva in sé elementi preziosi. L’emergere dei suoi esponenti e la fusione con le strutture ecclesiali libere dopo la «rivoluzione di velluto» non sono avvenuti senza fatiche.
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