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Documenti, 13/2022

La sinodalità, dimensione della comunione

Videomessaggio all’Assemblea plenaria della Pontificia commissione 
per l’America Latina

Francesco

«La parola “sinodalità” non designa un metodo più o meno democratico e ancor meno un metodo “populista” di essere Chiesa. Queste sono deviazioni. La sinodalità non è una moda di organizzarsi o un progetto di reinvenzione umana del popolo di Dio. Sinodalità è la dimensione dinamica, la dimensione storica della comunione ecclesiale fondata dalla comunione trinitaria, che apprezzando simultaneamente il sensus fidei di tutto il santo popolo fedele di Dio, la collegialità apostolica e l’unità con il successore di Pietro, deve animare la conversione e la riforma della Chiesa a ogni livello».

Papa Francesco ha ribadito quale sia il significato vero della sinodalità e quali le sue deviazioni in un videomessaggio (26 maggio) rivolto ai partecipanti all’Assemblea plenaria della Pontificia commissione per l’America Latina, tenutasi dal 24 al 27 maggio, mentre si è appena conclusa la prima fase della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione». 

Disponibile per tutti

L’identità della scuola cattolica

Congregazione per l’educazione cattolica (degli istituti di studi)

La scuola cattolica, a tutti gli effetti inserita nelle dinamiche della comunità ecclesiale, è spesso oggetto di opinioni contraddittorie sul proprio profilo educativo e sulla propria identità. In risposta a ciò il 30 marzo 2022 la Congregazione per l’educazione cattolica ha emanato un’istruzione intitolata L’identità della scuola cattolica per una cultura del dialogo. Il testo, firmato dal card. Giuseppe Versaldi, si articola in tre parti, dedicate rispettivamente alla missione di evangelizzazione della Chiesa, alla responsabilità di tutte le figure coinvolte nel processo educativo, e infine ai punti critici, calati nel contesto del mondo odierno, globalizzato e multiculturale. 

Il problema è tenere insieme identità cattolica e prospettiva interreligiosa. Gli istituti cattolici – si spiega – non dovrebbero essere realtà isolate ma, in accordo con la missione della Chiesa, centri multireligiosi e multiculturali, fondati sul dialogo e sullo scambio. Una dichiarazione di missione o un codice di condotta devono garantire la qualità istituzionale delle scuole cattoliche, pena la sanzione o la dimissione per chi non ne rispetta i valori professati. Questi principi, formulati dalla Congregazione, si collocano nell’orizzonte del «Patto educativo globale» proposto da Francesco, al fine di avviare una cooperazione religiosa, politica e civile nella creazione di un’educazione sana e sostenibile. 

Disponibile per tutti

Rendiconto 2021

CEI – Sostentamento del clero

Ancora in crescita le risorse derivanti dal meccanismo dell’8 per mille in favore della Chiesa cattolica italiana, che al 2020 (ultimo dato disponibile) ammontano alla consistente somma di Ä 1.139.218.216,65. Il Rendiconto 2021 – in adempimento all’art. 44 della Legge n. 222 del 20.5.1985 – rende noti i dati approvati dall’Assemblea generale del maggio 2022 su come viene spesa quella parte di tasse devoluta dai contribuenti alla Chiesa cattolica. La Conferenza episcopale italiana (CEI) fa così sapere che sono gli interventi caritativi la destinazione scelta dai vescovi che è cresciuta maggiormente (+134,48%) – percentualmente parlando e a confronto con l’anno 2000 –, seguiti dalle esigenze di culto (+86,85%) e dal sostentamento del clero (+42,41%). Se prendiamo però i valori assoluti relativi al 2020, l’ordine delle voci è rovesciato: al primo posto infatti c’è il sostentamento del clero (412 milioni di euro), stabili le esigenze di culto (435 milioni di euro), e al terzo posto gli interventi caritativi (295 milioni di euro, 80 all’estero, i restanti 215 in Italia). Sempre nell’ambito «caritativo» la CEI ha versato un contributo extra di 60 milioni di euro, destinato a famiglie e diocesi per far fronte all’emergenza COVID, stornandolo da altre destinazioni, visto che la voce «pandemia» non poteva essere prevista nell’approvazione del bilancio preventivo avvenuta nel 2020.

 

L'Obolo di San Pietro

Lorenzo Tamberi

Voci dalle cattedrali

TERAMO Lettera ai giovani su fede e scienza «Con il cuore e la mente orientati all’ormai imminente festa di Pentecoste», domenica 5 giugno, «desidero condividere con voi il desiderio di essere testimoni della presenza del Risorto nella storia». Così mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, si rivolge ai giovani nella sua lettera per il mese di giugno, riflettendo...

Sinodo: la sintesi francese

Conferenza dei vescovi di Francia

«Il processo sinodale ha visto una partecipazione generosa in molti luoghi, con la sensazione che si trattasse di un’esperienza promettente, un processo comunitario di ascolto e discernimento. Questa consultazione ha però incontrato anche resistenze di vario tipo. In primo luogo la difficoltà di ascoltare le voci dei più vulnerabili; in secondo luogo la difficoltà di raggiungere e mobilitare i giovani e i giovani adulti; in terzo luogo il timore di alcuni cattolici che questo processo serva a imporre cambiamenti alla Chiesa a cui sono legati; infine la difficoltà di molti sacerdoti a riconoscere il valore di questo Sinodo». Il 9 giugno la Conferenza dei vescovi di Francia ha pubblicato la Compilazione nazionale delle sintesi locali sul Sinodo 2023 sulla sinodalità, il processo sinodale lanciato da papa Francesco e sviluppatosi per ora nella sua prima fase, quella diocesana (ottobre 2021-aprile 2022). 

Oltre a una profonda aspirazione a una Chiesa più fraterna, il documento nazionale sottolinea che sono state individuate alcune necessità: «L’importanza di trovare ispirazione nella parola di Dio, l’urgenza di proporre segni che parlino da soli e siano credibili nella società di oggi e la necessità di luoghi di dialogo fraterno». Nell’Assemblea straordinaria di giugno i vescovi hanno stilato un Documento d’accompagnamento, che sarà inviato a Roma insieme alla sintesi nazionale (cf. qui a p. 418).

I vescovi francesi: prospettive e speranze del Sinodo 2023

Vescovi di Francia

l 15 giugno 2022 i vescovi di Francia, riuniti in Assemblea plenaria straordinaria a Lione insieme a un centinaio di invitati laici, hanno votato un Documento di accompagnamento della compilazione delle sintesi sinodali, che sarà inviato a Roma insieme alla compilazione delle sintesi diocesane che hanno concluso la prima fase del Sinodo sulla sinodalità.

 

Sintesi della fase diocesana del Sinodo sulla sinodalità

Conferenza episcopale spagnola

«In Spagna 14.000 gruppi sinodali hanno partecipato a questo cammino condiviso, coinvolgendo più di 215.000 persone, soprattutto laici, ma anche consacrati, religiosi, preti e vescovi». L’11 giugno a Madrid, nel corso dell’Assemblea sinodale finale della Conferenza episcopale spagnola, è stata presentata la Sintesi della fase diocesana del Sinodo sulla sinodalità della Chiesa pellegrina in Spagna, con l’aggiunta in appendice di un «decalogo» rissuntivo finale e di alcune osservazioni sulla Sintesi stessa da parte dei partecipanti all’Assemblea.

Per quanto riguarda le questioni che hanno avuto il maggiore impatto su questo processo sinodale emergono il ruolo dei laici, specialmente le donne, negli organi di responsabilità e di decisione nella Chiesa; gli abusi sessuali, di potere e di coscienza nella Chiesa, che manifestano la necessità di perdono, accompagnamento e riparazione; e la necessità di istituzionalizzare e rafforzare i ministeri laicali. Si è parlato anche, seppure con minore incidenza, dell’ordinazione sacerdotale delle donne e del celibato facoltativo per i preti.

 

La tratta e lo sfruttamento sessuale

Conferenza canadese dei vescovi cattolici – Commissione episcopale per la giustizia e la pace

«La prostituzione non può essere considerata un lavoro o semplicemente una scelta personale». È il perno della lettera pastorale Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi, che la Commissione episcopale per la giustizia e la pace della Conferenza canadese dei vescovi cattolici ha diffuso il 22 novembre scorso e che verte «sul traffico di esseri umani e lo sfruttamento sessuale in Canada». Detto che la prostituzione è una forma di sfruttamento, perché «implica la vendita di qualcosa che per sua natura non può essere comprato o venduto», i vescovi canadesi descrivono con precisione chi sono i clienti («perlopiù uomini… , di ceto economico elevato e con livelli di istruzione medio-alti... fanno uso di materiale pornografico, che influisce sulla loro visione delle persone come oggetti») e chi sono le vittime («ragazze indigene… donne asiatiche… prive di documenti… immigrate… ragazze che vivono in case famiglia, rifugi per senzatetto e orfanotrofi…»). Nella seconda parte ribadiscono (citando in negativo i casi della Nuova Zelanda e della Germania) che la legalizzazione promuove «l’accettazione sociale dello sfruttamento sessuale», mentre valutano positivamente la scelta del Canada di depenalizzare le vittime criminalizzando invece «coloro che comprano sesso»: perché «fermare la domanda» è «l’unico modo per impedire nuovi reati e scongiurare altri danni a carico delle vittime della prostituzione». 

 

L’anarchismo cristiano

Margaux Cassan

Da Bakunin in poi gli anarchici hanno visto la religione come un’alienazione, in quanto tradizione associata a valori imposti da istituzioni come le Chiese. Tuttavia in contrasto con il noto slogan anarchico «Né Dio né padrone», un’ampia gamma di autori cristiani, come Leone Tolstoj, il giovane Paul Claudel e Jacques Ellul, hanno sviluppato una comprensione più sovversiva della fede cristiana, che per molti versi prende in prestito dall’anarchismo.

In un saggio pubblicato sulla rivista dei gesuiti francesi Études, la filosofa Margaux Cassan mostra come la fede cristiana sia stata spesso una forza trainante nella lotta contro ogni forma di autoritarismo e come diverse caratteristiche specificamente cristiane hanno tratti in comune con l’anarchismo. L’anarchismo cristiano in quanto tale, tuttavia, «decostruendo la sovranità e il potere, compreso quello di Dio, non porta solo alla privatizzazione della pratica religiosa… Poiché mette in discussione il legame tra teologia e politica, finisce fatalmente per indebolire la stessa pratica religiosa e per influenzare il cristianesimo così come la politica».

Agenda documenti

Agenda documenti 3 maggio 2022. Il card. Kurt Koch sul 1700° anniversario del Concilio di Nicea (2025). Il 3 maggio, aprendo l’Assemblea plenaria del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani sul tema «Verso una celebrazione ecumenica del 1700° anniversario di Nicea I (325-2025)», il suo prefetto, card. Kurt Koch, nella prolusione (bit.ly/3tAXo02,...