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Documenti, 19/2014

Un uragano di speranza

Ai partecipanti all'Incontro mondiale dei movimenti popolari

Francesco
Martedì 28 ottobre papa Francesco incontra i partecipanti all’Incontro mondiale dei movimenti popolari. Il discorso che pronuncia ha toni appassionati e attraversa molti temi a lui cari: la questione dei poveri e la loro dignità; i diritti fondamentali (terra, casa e lavoro) e la «cultura dello scarto»; la pace e l’ecologia. Risponde, in modo diretto, all'accusa di essere «comunista»: «Questo nostro incontro risponde a un anelito molto concreto (…); un anelito che dovrebbe essere alla portata di tutti, ma che oggi vediamo con tristezza sempre più lontano dalla maggioranza della gente: terra, casa e lavoro. È strano, ma se parlo di questo per alcuni il papa è comunista. Non si comprende che l’amore per i poveri è al centro del Vangelo». La riflessione sul creato, inoltre, offre al papa l’oc- casione di annunciare pubblicamente l’imminente enciclica sull’ecologia. La conferma dell’interesse per il creato in senso ampio – l’ambiente, la responsabilità dell’uomo, gli effetti negativi dello sfruttamento delle risorse sulle persone – ritorna nella parte finale del discorso alla Pontificia accademia delle scienze (27 ottobre) e nell'omelia della solennità di Ognissanti al cimitero del Verano (1° novembre).

Creazione e cultura dello scarto

All'inaugurazione del busto di Benedetto XVI; Omelia per Ognissanti

Francesco
Il 27 ottobre 2014, nei Giardini vaticani, presso la sede della Pontificia accademia delle scienze, papa Francesco ha inaugurato un busto bronzeo in onore di papa Benedetto XVI. Pubblichiamo di seguito la conclusione del discorso alla cerimonia di inaugurazione, dove viene delineata sinteticamente una riflessione sulla teologia della creazione (www.press.vatican.va). Sabato 1° novembre poi, solennità di Ognissanti, durante l’omelia al cimitero del Verano, nel commento alle letture papa Francesco riprende la riflessione sul creato. Riportiamo, nello specifico, le sue parole sulla devastazione della terra; sulle conseguenze sui poveri del mondo; e sulla speranza nella misericordia divina (www.vatican.it).

Ascoltare con umiltà, parlare con parresia

Interventi in occasione della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi

Francesco
«Una condizione generale di base è questa: parlare chiaro». È stato il segno sotto il quale papa Francesco ha posto i lavori del primo Sinodo dei vescovi da lui convocato (5-19.10.2014), uno strumento la cui revisione ha il valore di «prima riforma» del pontificato (cf. Regno-att. 18,2014,609). «Bisogna dire tutto quello che nel Signore si sente di dover dire (…). E, al tempo stesso, si deve ascoltare con umiltà (...) quello che dicono i fratelli. Con questi due atteggiamenti si esercita la sinodalità», ha detto ai presenti in apertura dei lavori, proseguendo: «E fatelo con tanta tranquillità e pace, perché il Sinodo si svolge sempre cum Petro et sub Petro, e la presenza del papa è garanzia per tutti e custodia della fede». Un con- fronto franco, non senza tensioni e ten- tazioni, come lo stesso papa ha rico- nosciuto concludendo i lavori (18.10). Pubblichiamo i due discorsi insieme all’intervento alla veglia con le fami- glie (4.10) e alle omelie nelle messe di apertura (5.10) e conclusione (19.10) dell’assemblea sinodale straordinaria, che era dedicata alle sfide pastorali sulla famiglia. La messa conclusiva ha coinciso con la beatificazione di Paolo VI, cui si deve l’istituzione del Sinodo dei vescovi (1965).

Soffi il vento della Pentecoste

Nella veglia con le famiglie

Francesco
«Una condizione generale di base è questa: parlare chiaro». È stato il segno sotto il quale papa Francesco ha posto i lavori del primo Sinodo dei vescovi da lui convocato (5-19.10.2014), uno strumento la cui revisione ha il valore di «prima riforma» del pontificato (cf. Regno-att. 18,2014,609). «Bisogna dire tutto quello che nel Signore si sente di dover dire (…). E, al tempo stesso, si deve ascoltare con umiltà (...) quello che dicono i fratelli. Con questi due atteggiamenti si esercita la sinodalità», ha detto ai presenti in apertura dei lavori, proseguendo: «E fatelo con tanta tranquillità e pace, perché il Sinodo si svolge sempre cum Petro et sub Petro, e la presenza del papa è garanzia per tutti e custodia della fede». Un confronto franco, non senza tensioni e tentazioni, come lo stesso papa ha riconosciuto concludendo i lavori (18.10). Pubblichiamo i due discorsi insieme all’intervento alla veglia con le famiglie (4.10) e alle omelie nelle messe di apertura (5.10) e conclusione (19.10) dell’assemblea sinodale straordinaria, che era dedicata alle sfide pastorali sulla famiglia. La messa conclusiva ha coinciso con la beatificazione di Paolo VI, cui si deve l’istituzione del Sinodo dei vescovi (1965).

Farsi custodi del sogno di Dio

Omelia nella messa di apertura

Francesco
«Una condizione generale di base è questa: parlare chiaro». È stato il segno sotto il quale papa Francesco ha posto i lavori del primo Sinodo dei vescovi da lui convocato (5-19.10.2014), uno strumento la cui revisione ha il valore di «prima riforma» del pontificato (cf. Regno-att. 18,2014,609). «Bisogna dire tutto quello che nel Signore si sente di dover dire (…). E, al tempo stesso, si deve ascoltare con umiltà (...) quello che dicono i fratelli. Con questi due at- teggiamenti si esercita la sinodalità», ha detto ai presenti in apertura dei la- vori, proseguendo: «E fatelo con tanta tranquillità e pace, perché il Sinodo si svolge sempre cum Petro et sub Petro, e la presenza del papa è garanzia per tutti e custodia della fede». Un confronto franco, non senza tensioni e tentazioni, come lo stesso papa ha riconosciuto concludendo i lavori (18.10). Pubblichiamo i due discorsi insieme all’intervento alla veglia con le famiglie (4.10) e alle omelie nelle messe di apertura (5.10) e conclusione (19.10) dell’assemblea sinodale straordinaria, che era dedicata alle sfide pastorali sulla famiglia. La messa conclusiva ha coinciso con la beatificazione di Paolo VI, cui si deve l’istituzione del Sinodo dei vescovi (1965).

Parlare chiaro

Saluto in apertura dei lavori del Sinodo sulla famiglia

Francesco
Francesco | sinodo sulla famigliaAscoltare con umiltà,parlare con parresiaInterventi in occasione della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi«Una condizione generale di base è questa: parlare chiaro». È stato il segno sotto il quale papa Francesco ha posto i lavori del primo Sinodo dei vescovi da lui convocato (5-19.10.2014), uno strumento la cui revisione ha il valore di «prima...

Una vera esperienza di «cammino insieme»

Discorso in conclusione del Sinodo sulla famiglia

Francesco
Francesco | sinodo sulla famigliaAscoltare con umiltà,parlare con parresiaInterventi in occasione della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi«Una condizione generale di base è questa: parlare chiaro». È stato il segno sotto il quale papa Francesco ha posto i lavori del primo Sinodo dei vescovi da lui convocato (5-19.10.2014), uno strumento la cui revisione ha il valore di «prima...

Paolo VI, grande papa, coraggioso cristiano

Omelia nella messa di chiusura del Sinodo dei vescovi

Francesco
Francesco | sinodo sulla famigliaAscoltare con umiltà,parlare con parresiaInterventi in occasione della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi«Una condizione generale di base è questa: parlare chiaro». È stato il segno sotto il quale papa Francesco ha posto i lavori del primo Sinodo dei vescovi da lui convocato (5-19.10.2014), uno strumento la cui revisione ha il valore di «prima...

Le sfide sulla famiglia

III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi
Il Sinodo dei vescovi sulla famiglia che si è appena concluso (5-19.10.2014) sul tema «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» costituisce una «novità rischiosa» (Regno-att. 18,2014,609) per la Chiesa di papa Francesco sia sul fronte di un tema – controverso – sia su quello dell’istituzione sinodale, ripresa e rilanciata dalla sua fondazione per mano di Paolo VI nel 1965. I testi che qui pubblichiamo rendono conto di questo percorso: dalla Relatio post disceptationem, pronunciata dal relatore generale card. P. Erdö il 13 ottobre, alle relationes di tre dei dieci circuli minores, sino alla Relatio Synodi, il documento finale di questo Sinodo reso noto per volontà di papa Francesco assieme al numero di «placet» e di «non placet» con cui è stato votato dai padri sinodali sabato 18. Quest’ultimo testo, assieme a una serie di nuove domande, costituirà i Lineamenta su cui si confronteranno le Chiese locali in vista del Sinodo – ordinario – del 2015.

Relatio post disceptationem

Le sfide sulla famiglia

III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi
Santa Sede | sinodo dei vescoviLe sfidesulla famigliaIII Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescoviIl Sinodo dei vescovi sulla famiglia che si è appena concluso (5-19.10.2014) sul tema «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» costituisce una «novità rischiosa» (Regno-att. 18,2014,609) per la Chiesa di papa Francesco sia sul fronte di un tema – controverso...

Relazione del Circulus Gallicus A

Le sfide sulla famiglia

III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi
Santa Sede | sinodo dei vescoviLe sfidesulla famigliaIII Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescoviIl Sinodo dei vescovi sulla famiglia che si è appena concluso (5-19.10.2014) sul tema «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» costituisce una «novità rischiosa» (Regno-att. 18,2014,609) per la Chiesa di papa Francesco sia sul fronte di un tema – controverso...

Relazione del Circulus Gallicus B

Le sfide sulla famiglia

III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi
Santa Sede | sinodo dei vescoviLe sfidesulla famigliaIII Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescoviIl Sinodo dei vescovi sulla famiglia che si è appena concluso (5-19.10.2014) sul tema «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» costituisce una «novità rischiosa» (Regno-att. 18,2014,609) per la Chiesa di papa Francesco sia sul fronte di un tema – controverso...

Relazione del Circulus Anglicus A

Le sfide sulla famiglia

III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi
Santa Sede | sinodo dei vescoviLe sfidesulla famigliaIII Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescoviIl Sinodo dei vescovi sulla famiglia che si è appena concluso (5-19.10.2014) sul tema «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» costituisce una «novità rischiosa» (Regno-att. 18,2014,609) per la Chiesa di papa Francesco sia sul fronte di un tema – controverso...

Relatio Synodi

Le sfide sulla famiglia

III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi
Santa Sede | sinodo dei vescoviLe sfidesulla famigliaIII Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescoviIl Sinodo dei vescovi sulla famiglia che si è appena concluso (5-19.10.2014) sul tema «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» costituisce una «novità rischiosa» (Regno-att. 18,2014,609) per la Chiesa di papa Francesco sia sul fronte di un tema – controverso...

Il sensus fidei nella vita della Chiesa

Commissione teologica internazionale
La recente consultazione delle Chiese particolari in vista del Sinodo straordinario sulla famiglia «poggia sulla convinzione che l’insieme del popolo di Dio, in virtù del senso della fede, è atto a discernere quali sono le vie del Vangelo per oggi». Si occupa di tale «istinto soprannaturale» l’ultimo documento della Commissione teologica internazionale (CTI) – dal titolo Il sensus fidei nella vita della Chiesa –, presentato in giugno su L’Osservatore romano (20-21.6.2014). Esso «risponde a un duplice obiettivo», scrive il segretario della CTI, p. Bonino. «In primo luogo, fa il punto teologico su una nozione tradizio- nale che è stata rivalutata dal Vaticano II. (...) Il secondo obiettivo è quello di proporre criteri per discernere il sensus fideliun autentico e scartarne le contraffazioni». Il documento si articola in quattro capitoli: le fonti bibliche e la storia della nozione (I); la natura e le manifestazioni del sensus fidei della comunità ecclesiale e di ogni singolo credente, nella misura in cui partecipa alla vita della Chiesa (II-III); i criteri per il discernimento di un esercizio autentico del sensus fidei (IV) e l’applicazione della criteriologia a «due realtà importanti»: la religiosità popolare e l’opinione pubblica nella Chiesa.

La situazione dei cristiani in Medio Oriente

Al Concistoro ordinario pubblico sul Medio Oriente (10.10.2014)

Card. Pietro Parolin
Dal 2 al 4 ottobre scorso sono stati convocati in Vaticano i nunzi del Medio Oriente per un incontro sulla drammatica situazione della regione, con particolare riferimento «ai cristiani e agli altri gruppi perseguitati a causa del loro credo religioso, specialmente in alcune zone dell’Iraq e della Siria». Sul tema, il giorno dopo la conclusione del Sinodo dei vescovi (20 ottobre), il papa ha riunito un Concistoro ordinario pubblico nel quale il segretario di stato, card. Parolin, è intervenuto con il discorso che pubblichiamo. Le preoccupanti «atrocità perpetrate da più parti nella regione, ma in particolare dai fondamentalisti del gruppo denominatosi Stato islamico»; la situazione politica; il «dibattito sull’uso della forza per fermare le aggressioni e per proteggere i cristiani e gli altri gruppi vittime della persecuzione» sono alcuni dei temi affrontati da Parolin, che ha invitato i cristiani a non «cedere alla tentazione di cercare di farsi tutelare o proteggere dalle autorità politiche o militari di turno» e i leader religiosi a rinnovare l’impegno nel dialogo interreligioso e a «denunciare chiaramente la strumentalizzazione della religione per giustificare la violenza».

Denunciare e condannare senza ambiguità

Sugli atti dello «Stato islamico»

Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso
Lo scorso 12 agosto, dopo la «restaurazione del Califfato» da parte dei cosiddetti mujahidin dell’area di confine tra Siria e Iraq (30 giugno), il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso ha pubblicato una dichiarazione di «denuncia e condanna» degli «atti criminali indicibili» commessi da gruppi di terroristi sotto le insegne dell’autoproclamato «Stato islamico». Nella dichiarazione, che riportiamo di seguito, si invitano i responsabili religiosi, «soprattutto musulmani», a una presa di posizione chiara e coraggiosa affinché vengano unanimemente condannati «senza alcuna ambiguità» questi crimini e sia denunciata «l’invocazione della religione per giustificarli» (www.vatican.va).

Cambiamenti climatici: intensificare l'impegno

Al Vertice ONU sul clima

Card. Pietro Parolin; leader e rappresentanti religiosi
Per le Chiese e le confessioni religiose, ripristinare un equilibrio tra l’uomo e l’ambiente è una questione di giustizia, perché «i cambiamenti climatici sono oggi uno dei principali ostacoli allo sradicamento della povertà» (Dichiarazione interreligiosa). In occasione del Vertice delle Nazioni Unite sul clima (New York, 23 settembre), il card. Parolin, segretario di stato vaticano, nel suo intervento ha esteso il concetto di «responsabilità di proteggere» anche a questo ambito: «Gli stati hanno una responsabilità comune di proteggere il clima mondiale attraverso azioni di mitigazione, di adattamento e di condivisione delle tecnologie e del “know-how”». Una trentina di leader religiosi (tra cui i cattolici M. Czerny e i cardd. Maradiaga e Onaiyekan), riuniti a New York il 21 settembre in una Conferenza interreligiosa organizzata dal Consiglio ecumenico delle Chiese e da Religioni per la pace, hanno chiesto agli stati dell’ONU di «lavorare in modo costruttivo verso un accordo globale e di vasta portata sul clima a Parigi nel 2015», in una dichiarazione dal titolo Clima, fede e speranza: tradizioni religiose insieme per un futuro comune.

Al Vertice ONU sul clima

Card. Pietro Parolin

Un legame inviolabile tra terra, uomo e Dio

Al Vertice ONU sul clima

Bartolomeo I
Il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, che ha fatto della questione ecologica una delle priorità del suo ministero come leader della Chiesa madre dell’Ortodossia, ha inviato un messaggio al Vertice interreligioso sui cambiamenti climatici, organizzato dalle Nazioni Unite in collaborazione con il Consiglio ecumenico delle Chiese e Religioni per la pace (New York, 21-22.9.2014; www.oikoumene.org, nostra traduzione dall’inglese).

Dichiarazione interreligiosa

Al Vertice ONU sul clima

Leader e rappresentanti religiosi