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Documenti, 19/2014, 01/11/2014, pag. 656

La situazione dei cristiani in Medio Oriente

Al Concistoro ordinario pubblico sul Medio Oriente (10.10.2014)

Card. Pietro Parolin
Dal 2 al 4 ottobre scorso sono stati convocati in Vaticano i nunzi del Medio Oriente per un incontro sulla drammatica situazione della regione, con particolare riferimento «ai cristiani e agli altri gruppi perseguitati a causa del loro credo religioso, specialmente in alcune zone dell’Iraq e della Siria». Sul tema, il giorno dopo la conclusione del Sinodo dei vescovi (20 ottobre), il papa ha riunito un Concistoro ordinario pubblico nel quale il segretario di stato, card. Parolin, è intervenuto con il discorso che pubblichiamo. Le preoccupanti «atrocità perpetrate da più parti nella regione, ma in particolare dai fondamentalisti del gruppo denominatosi Stato islamico»; la situazione politica; il «dibattito sull’uso della forza per fermare le aggressioni e per proteggere i cristiani e gli altri gruppi vittime della persecuzione» sono alcuni dei temi affrontati da Parolin, che ha invitato i cristiani a non «cedere alla tentazione di cercare di farsi tutelare o proteggere dalle autorità politiche o militari di turno» e i leader religiosi a rinnovare l’impegno nel dialogo interreligioso e a «denunciare chiaramente la strumentalizzazione della religione per giustificare la violenza».

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Documenti, 2024-5

La Santa Sede: stop alla Commissione sinodale

Card. Pietro Parolin; card. Víctor M. Fernández; card. Robert F. Prevost

Con una lettera del 16 gennaio la Santa Sede ha temporaneamente sospeso la prevista istituzione di una commissione, formata da vescovi e laici, che secondo quanto deciso dal Cammino sinodale tedesco avrebbe dovuto portare alla formazione di un Consiglio sinodale permanente. Pubblichiamo la lettera (www.katolisch.de, nostra traduzione dal tedesco).

 

Documenti, 2023-3

Ritrovare lo spirito di Helsinki

Card. Pietro Parolin, segretario di stato vaticano

Il 13 dicembre 2022 l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, in collaborazione con la rivista di geopolitica Limes e i media vaticani, ha organizzato una conferenza su «L’Europa e la guerra. Dallo spirito di Helsinki alle prospettive di pace». All’incontro ha partecipato il segretario di stato vaticano card. Pietro Parolin, con un intervento intitolato «Dallo spirito di Helsinki alle prospettive di pace». Atto finale della Conferenza di Helsinki (o Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa), gli Accordi di Helsinki furono firmati il 1° agosto 1975 da 33 paesi europei dell’Est e dell’Ovest e da Stati Uniti e Canada, e stabilirono dieci principi che contribuirono alla distensione in Europa.

Secondo il segretario di stato vaticano, oggi «non ci sono le condizioni perché si ripeta quanto accaduto a Helsinki». Tuttavia «non possiamo leggere il presente e immaginare il futuro soltanto sulla base dei vecchi schemi, delle vecchie alleanze militari o delle colonizzazioni ideologiche ed economiche». È necessario «un maggiore coinvolgimento… della società civile europea, dei movimenti per la pace» per «rinfrescare e ringiovanire quei concetti di pace e solidarietà che vengono richiamati, a volte “a gettone” e secondo le convenienze, ma dei quali oggi pochi sembrano prendersi effettivamente cura». In questo processo l’Europa deve tornare a essere «faro di una civiltà fondata sulla pace, sul diritto e sulla giustizia internazionale».

 

Documenti, 2021-17

Francesco: ritornare a messa

Card. Pietro Parolin

In occasione della 71ª Settimana liturgica nazionale (Cremona, 23-26.8.2021), il 23 agosto papa Francesco ha inviato per il tramite del cardinale segretario di stato Pietro Parolin un Messaggio al presidente del Centro di azione liturgica, il vescovo di Castellaneta mons. Claudio Maniago. Nel testo il papa auspica un’azione mirata alla necessità di riportare la messa al centro della fede e della spiritualità, dopo il «digiuno» liturgico causato dalle misure di contrasto alla diffusione del COVID-19 (www.vatican.va).