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Attualità

Attualità, 18/2020

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Italia - Referendum e amministrative: rimane l’antipolitica

Analisi del voto del 20 e 21 settembre

Paolo Segatti

Il 20 e 21 settembre gli elettori sono stati chiamati a decidere se confermare o meno la riforma costituzionale che prevede la riduzione dei deputati da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200. Negli stessi giorni, oltre 18 milioni di italiani sono stati chiamanti a eleggere i consigli regionali e i presidenti di 7 regioni (Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia) e quasi 6 milioni a scegliere da chi farsi amministrare nei 957 comuni di residenza.

 

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Europa - COVID-19: fiducia ansiosa

Indagine su che cosa muove le persone nella crisi della pandemia

Paul M. Zulehner

La pandemia ha improvvisamente cambiato la vita organizzata delle persone e dei popoli. I governi hanno fatto di tutto per evitare un collasso del sistema sanitario e porre fine alla crescita esponenziale dei contagi. Questo non è riuscito a tutti i paesi, neppure a molte regioni ricche e certamente non a quelle nazioni povere con un sistema sanitario precario o praticamente inesistente.

 

Europa - Bielorussia: niente dialogo

Daniela Sala

Mentre inizio a scrivere questo articolo (12 ottobre), il social network Nexta informa che il viceministro dell’Interno bielorusso ha appena affermato che «a causa della radicalizzazione della protesta, la polizia e le truppe speciali del Ministero hanno avuto il permesso di usare armi letali».

 

Francesco - Fratelli tutti: ho fatto un sogno

La terza enciclica di papa Bergoglio

Matteo Ferrari

Le parole hanno un valore grande e, a volte, anche la frequenza della loro ricorrenza è significativa. Iniziando la lettura di Fratelli tutti, la terza lettera enciclica di papa Francesco, si rimane colpiti dal fatto che più volte compaiono il sostantivo «sogno» e il verbo «sognare», soprattutto nell’Introduzione (nn. 1-8), ma anche in altri passaggi del documento, fino a giungere alla preghiera finale: «Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace». Un sogno che egli consegna «a tutte le persone di buona volontà» (n. 56).

 

Santa Sede - Lettera Samaritanus bonus: il fine vita è relazione

Una rilettura dal punto di vista della bioetica e della bio-giuridica

Laura Palazzani
La lettera Samaritanus bonus della Congregazione per la dottrina della fede (22.9.2020) è un documento che ribadisce la posizione della Chiesa cattolica nei confronti del cosiddetto «fine vita», con specifica attenzione ai malati in condizioni critiche e terminali. Una posizione che si è già espressa in documenti precedenti richiamati nel testo, ma che esigevano un...

Santa Sede - Card. Becciu: la fiducia e la trasparenza

Cronaca dalla riforma del comparto finanziario vaticano

Guido Mocellin

Giovanni Benelli (1967-1977), Eduardo Martínez Somalo (1979-1988), Giovanni Battista Re (1989-2000), Leonardo Sandri (2000-2007), Fernando Filoni (2007-2011). Basta ricordare i nomi dei predecessori di Giovanni Angelo Becciu nell’ufficio di sostituto per gli affari generali (cioè di responsabile della I sezione) della Segreteria di stato e associarli ai tre papi Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, dei quali sono stati a servizio, per cogliere il ruolo che chi occupa quell’ufficio riveste nel governo centrale della Chiesa, ovvero il grado di fiducia che il papa deve riporre in questo suo cruciale collaboratore.

 

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Santa Sede - Card. Becciu: oltre il singolo caso

Gianfranco Brunelli

Quello del card. Becciu è un pasticcio. Un pasticcio causato da atteggiamenti che potremmo definire superficiali e familistici. Esso ci racconta in termini più generali come vi sia un serio e perdurante problema nel governo della Chiesa. Non conosciamo le operazioni incriminate compiute dal cardinale, il quale era già ai vertici della Chiesa sin dal pontificato precedente. Qui il tema va posto a un livello più ampio e generale. Oltre il singolo caso.

 

Santa Sede - Cina: confermiamo l’Accordo

Il card. Parolin sulla lunga storia della presenza della Chiesa nel paese

Pietro Parolin

Il dialogo tra Santa Sede e Cina che si sta svolgendo durante questo pontificato ha radici antiche: è la continuazione di un cammino iniziato molto tempo fa. Papa Francesco ha richiamato spesso una delle grandi figure che ha iniziato tale dialogo, Matteo Ricci, ed è tornato recentemente a parlarne dicendo: «Matteo Ricci e i suoi compagni sono entrati a fondo nella cultura locale (…) e solo dopo questo percorso hanno ritenuto di affermare “il Vangelo può vivere anche qui” [in Cina]. Lo stesso è successo con Roberto de Nobili in India. Curioso il fatto che entrambi fossero italiani. Questo deve far pensare: che cosa hanno gli italiani per avere questa capacità di universalizzare?».

 

PIME – 150 anni: un’altra Cina

Giorgio Bernardelli

Ricordare un anniversario importante come i 150 anni dall’arrivo dei primi missionari dell’istituto nella Cina continentale. E insieme provare a guardare dentro alla Cina di oggi, nei suoi mille volti. Era nata così – parecchi mesi fa – l’idea del convegno «Un’altra Cina», che il Centro missionario PIME di Milano insieme al Seminario internazionale dell’istituto (che ha sede a Monza e forma i futuri missionari provenienti da tutto il mondo) hanno organizzato per il 3 ottobre nel capoluogo lombardo.

 

Asia - Myanmar: Cristo era asiatico

Intervista al card. Charles Bo

Albertina Soliani

L’8 novembre in Myanmar si terranno le elezioni politiche. Charles Bo, arcivescovo di Yangon, salesiano, creato cardinale da papa Francesco nel 2015 e attualmente presidente della Federazione delle conferenze episcopali asiatiche (FABC), si è distinto per la sua parola chiara. In occasione dell’appuntamento elettorale ha invitato i propri concittadini a partecipare al voto.

 

Asia - Thailandia: l’ora della protesta

Stefano Vecchia

In Thailandia si è riaccesa la protesta e questa volta a dare voce all’insoddisfazione diffusa sono gli studenti universitari. Da tempo la protesta covava sotto le ceneri di passate tensioni, non ultima quella che 10 anni fa trasformò il centro di Bangkok in un campo di battaglia, con una novantina di morti, durante l’azione militare del 19 maggio 2010 (cf. anche Regno-att. 16,2017,494; 20,2018, 622; 8,2019,240; 22,2019,646).

 

India - Chiesa cattolica: battezzati e dalit

Stefano Vecchia

L’11 novembre i cristiani dell’India, di varie denominazioni, osserveranno la «Domenica di liberazione dei dalit» con una liturgia comune e attività di sensibilizzazione verso la discriminazione di cui sono vittime i battezzati di origine castale bassa, fuoricasta o tribale. Il 60% dei 25 milioni di battezzati indiani vive infatti in una condizione che non solo li emargina dalla società ma che ne riduce il ruolo e la partecipazione anche nella Chiesa cattolica. Un paradosso, dato che essi (come pure i musulmani) sono in maggioranza eredi di conversioni attuate proprio per sfuggire ai vincoli castali e realizzare liberamente la propria vocazione.

 

Amos Luzzatto, 1928-2020: incontrare l’altro e sé stessi

Medico e presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane

Piero Stefani

La preghiera ebraica che i figli recitano per la morte dei propri genitori è il Qaddish, un testo in cui non si parla mai di morte. Non lo si recita in favore di chi ci ha lasciato, lo si pronuncia dopo di lui e in virtù del suo esserci stato: senza quella vita non ci sarebbe neppure quella dei figli. La formula ebraica per onorare un defunto è: «il suo ricordo sia in benedizione (zikhronò le-vrakhàh)».

 

L’enigma Bea

Augustin Bea nella Chiesa pacelliana e nel Vaticano II

Daniele Menozzi

Il gesuita tedesco Augustin Bea (1881-1968) è stato uno dei grandi protagonisti dell’aggiornamento ecclesiale promosso dal coetaneo Giovanni XXIII. La sua figura è indissolubilmente legata al Segretariato per l’unità dei cristiani. Nel maggio 1969, al momento di elencare le commissioni incaricate di predisporre i lavori del concilio Vaticano II, il pontefice chiamava il quasi ottuagenario religioso a dirigere questo nuovo organismo, indicando esplicitamente – ed era il solo caso – il nome di chi l’avrebbe presieduto.

 

Il frate che amava la storia

Onofrio Panvinio tra Rinascimento e Controriforma

Vincenzo Lavenia
L’ottusità dei censori è una materia su cui la ricerca e le pagine letterarie si sono esercitate al punto che nulla dovrebbe sorprendere. Tuttavia, scorrendo questo libro, sgorga un sorriso quando s’incappa nella figura di un anonimo revisore, infastidito dal leggere la parola «cadavere» al posto di «corpo» nel resoconto della morte di un papa vergato...

Schede - Ottobre

Valeria Roncarati (a cura di)

Per la redazione delle Schede di questo numero hanno collaborato: Giancarlo Azzano, Antonio Ballarò, Maria Elisabetta Gandolfi, Flavia Giacoboni, Valeria Roncarati, Daniela Sala, Domenico Segna

 

Benedetto Calati, il monaco della libertà

Guido Innocenzo Gargano

La personalità di padre Benedetto Calati si è rivelata a lui stesso, prima ancora che ai suoi interlocutori, in modo lento e graduale. La sua infanzia e prima adolescenza gli avevano insegnato la normalità di un paese e di una chiesa della penisola salentina. Humus culturale e spirituale abitato da luci e ombre, queste ultime spesso molto oscure non soltanto sul piano sociale, ma anche religioso.

 

G. Lohfink, Alla fine il nulla?

Sulla risurrezione e sulla vita eterna

Piero Stefani

Il titolo originale del volume, risalente al 2017, è tradotto alla lettera in italiano. Dunque anche in tedesco vi è un interrogativo, a cui segue un sottotitolo senza che ci sia la presenza di un esplicito «no». La formulazione adottata suona non priva di aspetti paradossali. Sarebbe stato più lineare optare per una titolazione tipo: «Alla fine l’eterno? Sulla risurrezione e sulla vita in Dio». La scelta compiuta dall’anziano biblista gesuita (è nato nel 1934) è giustificata dal fatto che una delle tesi di fondo del volume è legata a un aut aut: o c’è il nulla o c’è la risurrezione e la vita eterna, tertium non datur.

 

G. Milan, A tu per tu con il mondo

Educarci al viaggiare interculturale nel tempo dei muri

Piergiorgio Cattani

Il libro si propone di essere «una specie di palinsesto pedagogico, un percorso di riflessione e ricerca con tappe (…): prevede un punto di partenza, un punto d’arrivo e un itinerario da percorrere che comprende movimento e sosta» (13). Milan riesce nell’intento di raggiungere un equilibrio tra considerazioni teoriche e suggerimenti concreti per compiere fino in fondo, nella nostra quotidianità, quel cammino necessario per arrivare a considerare l’altro non più un avversario ma un interlocutore, e a immaginare una cittadinanza globale, attiva, responsabile, solidale, ospitale, fraterna.

 

V. Bonanni, La fabbrica di Pinocchio

Dalla fiaba all’illustrazione, l’immaginario di Collodi

Luca Miele

Un libro scritto per ragazzi si è «trasformato in un libro sapienziale per adulti, oggetto di un’incessante pratica ermeneutica e appiglio sdrucciolevole verso una deriva interpretativa. In questo gioco, tuttavia, ciò che si perde è il testo stesso, sostituito dalla teoria che lo riscrive» (VII), scrive Veronica Bonanni. Entrare nel laboratorio di Pinocchio significa innanzitutto questo: restituire l’opera di Collodi al suo disegno originario. Riscattare Pinocchio da un «gioco», quello della continua reinterpretazione in cui smarrirsi, è il «testo» stesso.

S. Segoloni Ruta, Gesù, maschile singolare

Antonio Ballarò

L’autrice avanza l’idea che la ricomprensione del rapporto tra i sessi sia una questione sociale di livello globale, al pari di crisi come quella ecologica, la povertà o le migrazioni. Ricorre quindi intelligentemente all’enciclica di papa Francesco Laudato si’, estendendo al rapporto tra i sessi gli argomenti che il papa riserva al rapporto tra esseri umani e ambiente. A questo proposito, «la fede cristiana può essere una risorsa non solo per l’emancipazione femminile, ma anche per la ridefinizione dell’identità maschile» (15). Il percorso vorrebbe essere simile qui a quello collaudato per l’ebraicità di Gesù, sia pure senza «la stessa delicatezza» (20).

P. Cugini, Chiesa popolo di Dio

Dall’esperienza brasiliana alla proposta di papa Francesco

Cristina Simonelli

Si tratta di un testo rigoroso ed esigente, quanto lo può e lo deve essere una dissertazione dottorale: si tratta infatti della pubblicazione di un dottorato in Teologia dell’evangelizzazione, sostenuto nel 2019 presso la Facoltà teologica dell’Emilia Romagna. Non esiste tuttavia un solo genere di rigore e Cugini lo mostra subito: dichiara nelle premesse metodologiche di basarsi sulla propria esperienza in Brasile (1998-2013), di fare tesoro e rimandare esplicitamente alla genealogia della catena umana, se così si può dire, degli studi compiuti a Bologna citando corsi, lezioni, docenti, e, a partire da questo luogo teologico concreto, riferisce con acribia anche degli studi scientifici di ecclesiologia, senza partire deduttivamente da questi.

 

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Lila

Mariapia Veladiano
L’ultimo romanzo della trilogia di Marilynne Robinson dopo Gilead (Regno-att. 14,2018,422) e Casa (Regno-att. 2,2019,38), Lila (Einaudi, Milano 2017) racconta la vita di Lila, la moglie giovane del pastore John Ames, l’incantato narratore del primo volume, sorpreso dalla buona novella di un amore arrivato in età oltreadulta, inatteso, accolto. Pura gioia, pura trasformazione, pura...

Politica internazionale - Sanità: il segno del virus

Intervista a Nicoletta Dentico

Maria Elisabetta Gandolfi

Parliamo con Nicoletta Dentico, responsabile del programma «Salute globale» per la Society for International Development – un consorzio internazionale che si occupa di giustizia e sviluppo dal 1957 – proprio nei giorni di uscita del suo nuovo libro Ricchi e buoni? Le trame oscure del filantropocapitalismo (EMI, Verona 2020). È di qui che la nostra conversazione prende avvio.

 

Il carcere al tempo del COVID-19

Bruna Pisano
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America Latina - COVID-19: la (poca) salute e il voto

Gabriella Zucchi

Il 6 ottobre 2020 il continente americano registra la metà dei casi di COVID-19 del mondo e oltre la metà dei decessi, con più di 17 milioni di contagi e oltre 574.000 morti. Secondo quanto riferisce la Organización panamericana de la salud (OPS), l’epidemia si diffonde anche tra i giovani, i quali, pur senza presentare sintomi importanti, non sono esenti dallo sviluppare gravi patologie a seguito del virus. Permane la preoccupazione per i gruppi più fragili.

 

Global Christian Forum. Morte di Amos Luzzatto. Avventisti – Razzismo. Congregazione per la dottrina della fede – Ospitalità eucaristica. Germania – Kirchentag. Chiese in Europa – Patto per le migrazioni. Nagorno-Karabakh – Karekin dal papa

Daniela Sala
Settembre Global Christian Forum. Il 3 settembre si tiene in modalità on-line la riunione del Comitato del Global Christian Forum, che stabilisce d’intensificare il suo lavoro futuro in due direzioni: raggiungere le nuove generazioni di leader e incoraggiare gli incontri regionali e nazionali dei leader cristiani. Il Global Christian Forum è un organismo che si pensa come luogo...

Giubileo per la terra. Ripresa udienze generali. Libano. Bielorussia e Nagorno Karabakh. Da Baldisseri a Grech. . Cardinale Becciu. .

Luigi Accattoli
SETTEMBRE Giubileo per la terra. «Sono lieto che il tema scelto dalla famiglia ecumenica per la celebrazione del “Tempo del creato 2020” sia “Giubileo per la terra”, proprio nell’anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario del Giorno della terra»: così Francesco nel Messaggio del 1° settembre 2020 «per la celebrazione della VI Giornata...

Più grande è la carità. Don Olinto Marella beato

Fabio Ruggiero

Chi era «Padre Marella»? Come il suo nome si è legato alla città di Bologna? Perché venne accusato di modernismo? E, soprattutto, sappiamo quanto innovative erano le sue idee pedagogiche e culturali? Il percorso storico che sta dietro alla beatificazione di questo santo della carità secondo la visione paolina è spiegato in queste pagine da Fabio Ruggiero, perito nella causa di beatificazione di don Olinto.

Dalla natale Pellestrina, dove nacque la sua vocazione, passando per gli studi a Roma, fino all’insegnamento a Bologna, l’Olinto noto per il suo pastrano e il cappello teso a chiedere l’elemosina diventa persona di vivace intelletto. «Si batté per il valore della libertà dei figli di Dio e con intima coerenza restò fedele ai doveri del proprio stato sacerdotale, sentendosi fermamente chiamato a esso», nonostante le difficoltà, i contrasti e le amarezze. «Sovente non compreso nella sua portata spirituale e nel suo disegno formativo, anche a motivo di un carattere particolarmente ostinato e finanche orgoglioso, visse sulla propria pelle la complessa storia del rinnovamento culturale del cattolicesimo italiano tra seconda metà dell’Ottocento e iniziali decenni del Novecento, prima di scegliere risolutamente la via dell’amore fraterno verso i più deboli come compimento di un travagliato percorso personale di sacerdote, insegnante ed educatore».

 

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Mascherine

L’eucaristia nella pandemia

Piero Stefani
A volte anche gli interrogativi retorici possono essere lapidari. Ne fornisce un esempio Joseph Roth quando scrive: «Se ci si abitua alla propria infelicità, perché non abituarsi all’infelicità del prossimo (...)?».1 C’è la pandemia, quando la malattia o almeno la paura ci tocca da vicino l’abitudine è rintanata dietro le quinte, allorché...

Orizzonte internazionale

Sarah Numico
ESPRIT 89(2020) 468, ottobre. È dedicato al «Mito dell’impotenza democratica» il numero di ottobre della rivista Ésprit che nel dossier (a cura di Michaël Fœssel) analizza il rapporto tra pandemia e democrazia, rimettendo in gioco elementi come «cooperazione, fiducia e scelte collettive». Nel numero si parla anche di Bielorussia, Cile, di Francia...
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Detenuti e pandemia

Senza i volontari il carcere è morto

Luigi Accattoli
La pandemia che tutti rinchiude ha rinchiuso due volte l’umanità delle carceri, che di questo sovrappiù di confinamento proprio non aveva bisogno: ho percepito qualcosa di questo dramma nel mio lavoro di giurato del Premio Castelli, un premio «letterario» per detenuti che ha dietro la Società di San Vincenzo de’ Paoli. Carlo Castelli (1924-1998), vincenziano...